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Dal 17 gennaio al PACTA Salone "FEDRAH o della Spietà dell’Amore", variazioni attorno al mito per la regia di Michele Di Mauro

PACTA SALONE

FEDRAH o della Spietà dell’Amore

Variazioni attorno al mito e alle sue riscritture 

Dal 17 gennaio, l’universo di Fedra avvolge il PACTA Salone di Milano

 

Il nuovo anno continua al PACTA Salone con la sezione New classic dedicata ai grandi maestri. Dal 17 al 22 gennaio 2023 va in scena FEDRAH o della Spietà dell’Amore. Variazioni attorno al mito e alle sue riscritture per la regia di Michele Di Mauro, una produzione Piccola Compagnia della Magnolia, in coproduzione con Gli Scarti/FuoriLuogo, La Spezia con il sostegno di Tap/Torino Arti Performative e con il supporto di Cap10100 in collaborazione con Istituto per i beni marionettistici e il Teatro Popolare - Marionette di Francesco Arini: una creazione del 2021 che ha il suo cuore nell’universo sconfinato e struggente di Fedra e delle sue innumerevoli riscritture.

 

Nel mito delle tragedie di Euripide, Fedra, moglie di Teseo, presa da folle amore per il figliastro Ippolito, casto seguace di Artemide, e da lui respinta, si uccide accusando Ippolito di aver tentato di sedurla, provocandone così la morte.

Quando inizia e quando finisce un classico? E cosa lo definisce? La compagnia torinese di teatro contemporaneo Piccola Compagnia della Magnolia e l’artista Michele Di Mauro hanno provato a interrogarsi in merito. In scena tre personaggi: Fedra, Ippolito e Strophe, non un’ipotesi di nuova famiglia reale (di natura fiabesca) ma un azzardo di parallelo coi nuovi Re. Con quelle famiglie che hanno cambiato la storia e continuano a tenerla in pugno. Che hanno sostituito le tragedie letterarie con le proprie, private.

 

“Tra Euripide e Racine, tra Sarah Kane e Kate Tempest, - spiega il regista Michele Di Mauro - passando sotto l’immaginario dissacrante di Elvis Flanella, FEDRAH (che ha le radici nella reinvenzione del classico e l’H in onore di SaraH) ha nel suo centro drammatico l’Amore come Inizio e Fine di tutto. E intorno a Esso, famiglie che si sgretolano, passioni che il destino gestisce e gli uomini non riescono a domare. Oggi il mondo sembra refrattario al Sentimento, e quindi alla vita stessa, al futuro che verrà. Nella verità inattaccabile del Desiderio di Fedra è invece contenuta un’oggettività eccitante. Attraversare le innumerevoli riscritture di Fedra vuol forse dire ‘provare a farsi carico” del cuore emotivo del Mondo”.

 

PACTA SALONE

Dal 17 al 22 gennaio 2023                                                                                    New Classic

FEDRAH o della Spietà dell’Amore                                                        

Variazioni attorno al mito e alle sue riscritture                                         prima milanese

elaborazione drammaturgica e regia Michele Di Mauro 

con Giorgia Cerruti, Francesca Cassottana, Davide Giglio 

orizzonti sonori Guglielmo Diana 

scene e luci Lucio Diana 

tecnico luci Marco Ferrero 

immagini, suoni, parole e sinapsiche verticali Elvis Flanella 

assistente alla regia Alessandro Persichella 

realizzazione scenotecnica Maurizio Fo 

organizzazione/produzione Angelo Pastore 

segretaria di compagnia Emanuela Faiazza 

produzione Piccola Compagnia della Magnolia 

in coproduzione con Gli Scarti/FuoriLuogo, La Spezia 

con il sostegno di Tap/Torino Arti Performative 

con il supporto di Cap10100 in collaborazione con Istituto per i beni marionettistici e il Teatro Popolare - Marionette di Francesco Arini

 

Durata 75’

 

INFORMAZIONI GENERALI

Dove siamo: PACTA SALONE via Ulisse Dini 7, 20142 Milano

MM2 P.zza Abbiategrasso-Chiesa Rossa, tram 3 e 15, autobus 65, 79 e 230

Per informazioni: www.pacta.org - tel. 0236503740 - mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. -Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Orari spettacoli: da martedì a sabato ore 20.45 | giovedì ore 19.00 | domenica ore 17.30 – VERIFICARE SUL SITO GLI ORARI

Orari biglietteria: via Ulisse Dini 7, 20142 Milano

dal lun al ven dalle ore 12.00 alle ore 15.00 e dalle ore 17.00 alle ore 19.00 | nei giorni di programmazione, 1h prima dell’inizio dello spettacolo 

Acquisto biglietti: www.pacta.org e Circuito Vivaticket (online, telefonicamente e nelle prevendite fisiche)

Prezzi biglietti: Intero €24 | Rid. Convenzioni, CRAL e gruppi (min. 10 persone) €16 | Under 25/over 60 €12 | gruppi scuola €9 | 

SPETTACOLO + APERITIVO (drink e stuzzicherie) presso Majuda, via dei Missaglia 13, Milano (lun-sab h 7-21): 19€ 

 

ABBONAMENTI: AMICI DI PACTA 6 ingressi €66 – IL SALONE (4 spettacoli) €40 - CARTA TANDEM 2 ingressi a 2 spettacoli €38 – CARTA FAMIGLIA (minimo 3 persone) €24 

 

 

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Campus Itinerari Corvetto - la mostra | sabato 14 gennaio, ore 11.00

CAMPUS ITINERARI CORVETTO

La mostra

 

Sabato 14 gennaio, ore 11.00

Viafarini.work, via Marco D’Agrate 33

 

Le artiste Rossana Baroni, Paola Gaggiotti, Liana Ghukasyan con Ester Galli e Amanda Spernicelli presentano i lavori sviluppati con i bambini durante il Campus di Natale a Viafarini.work nel quartiere di Corvetto.

 

Dopo la prima esperienza di campus avviata nell'estate del 2022, Viafarini.work prosegue con l'impegno a collaborare con artisti e professionisti in ambito educativo per offrire attività creative a bambine e bambini nel quartiere. La mostra di Campus Itinerari Corvetto presenta il frutto di un'esperienza ludico educativa, nella quale arte, cultura ed educazione si incontrano senza gerarchie.

Il progetto di Campus di Viafarini.work trova nella mostra un'occasione conclusiva del campus natalizio e di anticipazione al prossimo campus estivo 2023, reso possibile grazie alle donazioni ottenute dalla campagna di crowdfunding civico del Comune di Milano.

 

Il progetto è realizzato con la collaborazione di ARTàMICA, CAT, Forme Tentative e LaStrada.

 

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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ZAPPA '80: MUDD CLUB/MUNICH" | IN USCITA IL 3 MARZO

DAL NIGHTCLUB ALL’ARENA: FRANK ZAPPA DAL VIVO NEL 1980

CON UNA RARA FORMAZIONE NEL NUOVO PROGETTO D’ARCHIVIO

“ZAPPA ’80: MUDD CLUB/MUNICH”

 

DUE CONCERTI COMPLETI REGISTRATI NELL’INTIMO MUDD CLUB DI NEW YORK CITY

 

E NELL’IMMENSA OLYMPIAHALLE DI MONACO DI BAVIERA

 

 

 

TRE ORE DI PERFORMANCE INEDITE DAL VIVO PER LA PRIMA VOLTA DISPONIBILI, LA TESTIMONIANZA SONORA INEDITA DI UNA BAND CHE EBBE UNA BREVE MA INTENSA DURATA

 

 

 

ENTRAMBI I CONCERTI SARANNO PRESENTATI IN 3CD/DIGITALE

 

O SEPARATAMENTE IN VINILE, 2LP (MUDD CLUB) E 3LP (MUNICH)

 

 

 

“OUTSIDE NOW” DAL VIVO AL MUDD CLUB DISPONIBILE DA OGGI IN STREAMING

 

 

 

IN USCITA IL 3 MARZO 2023 PER ZAPPA RECORDS/UNIVERSAL MUSIC

 

 

 

Presentando due concerti inediti della band assemblata da Frank Zappa nella primavera del 1980, la nuova testimonianza degli archivi dal vivo, Zappa 80: Mudd Club/Munich, offre ai fan l’opportunità di ascoltare due concerti registrati in ambienti completamente diversi: l’intimo (240 persone) Mudd Club di New York City e l’immensa arena tedesca (12000 persone) Olympiahalle di Monaco Di Baviera. Prodotto da Ahmet Zappa e dallo Zappa Vaultmeister Joe Travers, questa nuova storica pubblicazione in uscita il 3 Marzo 2023 per Zappa Records/Universal Music vede per la prima volta in azione la lineup diretta da Zappa con i due cantanti Ike Willis e Ray WhiteArthur Barrow al basso, Tommy Mars alle tastiere e il nuovo arrivato David Logeman alla batteria che sostituì momentaneamente il batterista Vinnie Colaiuta.

 

 

 

Solo due brani da questi concerti - "Love Of My Life" dal Mudd Club e "You Didn't Try To Call Me" da Monaco - erano stati precedentemente pubblicati da Zappa nella sua serie live, You Can't Do That On Stage Anyomre.

 

 

 

Lo show al Mudd Club venne registrato l'8 maggio 1980 da Klaus Weidemann su un Nagra a 2 tracce mentre lo show di Monaco all'Olympiahalle venne registrato e mixato da Mick Glossop direttamente in digitale: ha quindi la particolarità di essere la prima registrazione dal vivo interamente digitale di Zappa.  Realizzato con un Sony PCM 1600, il concerto venne registrato su una videocassetta U-Matic da 3/4”, che al tempo era considerato state of the art ed oggi una vera reliquia, testimonianza della rapida evoluzione della registrazione del suono. Lo show è stato trasferito dai master digitali originali da Travers e i due concerti sono stati masterizzati da Bernie Grundman al Bernie Grundman Mastering.

 

 

 

Zappa '80: Mudd Club/Munich , che viene presentato oggi in anteprima con un’incredibile versione di un brano dall’album Joe's Garage"Outside Now", dal Mudd Club show, sarà disponibile in digitale e in triplo CD con le 15 tracce del concerto completo al Mudd Club sul primo CD e l'intero concerto di Monaco (22 tracce) sul secondo e terzo CD. Il booklet dell’album contiene foto del tour realizzate dal superfan George Alper. George, figlio del famoso fotografo degli anni '60 Joe Alper, era amico di Frank e faceva parte della sua ristretta cerchia di amici a New York, si occupava del merchandising del tour e ricorda quei momenti nelle ampie note di copertina che includono inoltre un'introduzione di Joe Travers, le note dettagliate traccia per traccia a cura del membro della band Arthur Barrow ed un saggio di Steve Vai che aveva assistito allo spettacolo del Mudd Club da fan diciannovenne prima di essere assunto da Zappa per la trascrizione delle parti di chitarra e batteria. Pochi mesi dopo Vai venne invitato ad unirsi alla band ed il virtuoso chitarrista ricorda: “Da quel momento in poi, il vorticoso mondo di Frank Zappa in cui mi sono imbarcato per i successivi 3 anni è stato intenso, divertente, terrificante a volte, ma profondamente e profondamente gratificante”.

 

 

 

Oltre che in triplo CD, i due concerti del Mudd Club e di Monaco Di Baviera saranno disponibili anche separatamente in vinile 180g: Mudd Club in doppio LP a 45 giri e Monaco in triplo vinile a 33 giri. Anche in questo caso le versioni in vinile sono state masterizzate da Bernie Grundman e saranno disponibili in versione standard black o colorate (Coke Bottle Green per Mudd Club e Transparent Orange per Munich).

 

 

 

Nel 1980 il Mudd Club era un locale underground della lower Manhattan, conosciuto per essere un ritrovo popolare per la controcultura ed un bastione della new wave e del punk che dominavano la scena musicale di New York. Come scrive Travers "celebrità e musicisti frequentavano l'‘art bar cabaret’ durante il suo periodo di massimo splendore tra il 1979 e il 1983, ballando e bevendo tra gli abituali frequentatori della New York City più profonda e vera". Zappa amava il piccolo club e quei punk e hipster che lo popolavano, e proprio per questo volle suonare lì durante il tour, programmando un'esibizione l'8 maggio 1980 nella piccola sala da 240 posti, inserendola tra date molto più grandi nelle arene di Cincinnati e Filadelfia e il Nassau Coliseum di Long Island, dove suonò due volte in una notte davanti a più di 20.000 fan.

 

 

 

Zappa, insieme alla sua band di cinque elementi, offrì nell’affollato club un emozionante set di 15 canzoni della durata di un'ora, con brani tratti dagli album del 1979 appena pubblicati, l'opera rock Joe's Garage ("Joe's Garage""Keep It Greasy""Outside Now""Why Does It Hurt When I Pee?") e Sheik Yerbouti ("Bobby Brown Goes Down""City Of Tiny Lites"), insieme a classici brani del suo sterminato repertorio tra cui "I Ain't Got No Heart" e "You Didn't Try To Call Me" da Freak Out! (1966) e la title track di "Chunga's Revenge". La band suonò per la prima volta l'omaggio di Zappa al club, "Mudd Club" e composizioni ancora inedite come "The Meek Shall Inherit Nothing" e "You Are What You Is", che sarebbero poi state pubblicate l'anno seguente su “You Are What You Is”. Lo spettacolo venne registrato da una troupe cinematografica austriaca DoRo (Rudi Dolezal e Hannes Rossacher) che incluse due canzoni - "Mudd Club" e "Chunga's Revenge" - nel loro documentario "Frank Zappa: New York and Elsewhere".

 

 

 

Mentre lo spettacolo al Mudd Club si tenne all'inizio del tour, il concerto all'Olympiahalle di Monaco fu lo spettacolo finale per la band, arrivata al top dopo tre mesi di tour insieme. Il set, che includeva la maggior parte delle canzoni suonate al Mudd Club, durava quasi il doppio e comprendeva highlight come "Cosmik Debris""Dancin' Fool""Pound For A Brown""The Illinois Enema Bandit e una cover di "Nite Owl" di Tony Allen. La band suonò anche una prima versione di "Pick Me, I'm Clean", che Zappa avrebbe poi pubblicato l'anno seguente nel doppio live album Tinsel Town Rebellion.

 

 

 

Zappa '80: Mudd Club/Munich è un'opportunità per assaggiare Zappa e la sua formidabile band del 1980, due memorabili concerti in due venue così differenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Zappa ’80: Mudd Club/Munich 3CD

 

CD 1: Mudd Club New York, NY May 8th, 1980
1. Mudd Club Show Start
2. Chunga’s Revenge
3. Keep It Greasy
4. Outside Now
5. City Of Tiny Lites (Edited)
6. Pound For A Brown
7. You Are What You Is
8. You Didn’t Try To Call Me
9. I Ain’t Got No Heart
10. Love Of My Life
11. Easy Meat
13. Mudd Club
14. The Meek Shall Inherit Nothing
15. Joe’s Garage
16. Why Does It Hurt When I Pee?

 

CD 2: Munich, Germany Olympiahalle July 3rd, 1980
1. Munich ’80 Show Start
2. Chunga’s Revenge
3. Keep It Greasy
4. Pick Me, I’m Clean
5. City Of Tiny Lites
6. Pound For A Brown
7. Cosmik Debris
8. You Didn’t Try To Call Me
9. I Ain’t Got No Heart
10. Love Of My Life
11. You Are What You Is

 

CD 3: Munich, Germany Olympiahalle July 3rd, 1980
1. Easy Meat
2. Mudd Club
3. The Meek Shall Inherit Nothing
4. Joe’s Garage
5. Why Does It Hurt When I Pee?
6. Dancin’ Fool
7. Bobby Brown Goes Down
8. Ms. Pinky
9. Stick It Out
10. Nite Owl (T. Allen)
11. The Illinois Enema Bandit

 

 

 

Zappa ’80: Mudd Club – 2LP
Side 1
1. Mudd Club Show Start
2. Chunga’s Revenge
3. Keep It Greasy
4. Outside Now

 

Side 2
1. City Of Tiny Lites (Edited)
2. Pound For A Brown
3. You Are What You Is

 

Side 3
1. You Didn’t Try To Call Me
2. I Ain’t Got No Heart
3. Love Of My Life
4. Easy Meat

 

Side 4
1. Mudd Club
2. The Meek Shall Inherit Nothing
3. Joe’s Garage
4. Why Does It Hurt When I Pee?

 

 

 

 

 

Zappa ’80: Munich – 3LP

 

Side 1
1. Munich ’80 Show Start
2. Chunga’s Revenge
3. Keep It Greasy
4. Pick Me, I’m Clean

 

Side 2
1. City Of Tiny Lites
2. Pound For A Brown

 

Side 3
1. Cosmik Debris
2. You Didn’t Try To Call Me
3. I Ain’t Got No Heart
4. Love Of My Life
5. You Are What You Is

 

Side 4
1. Easy Meat
2. Mudd Club
3. The Meek Shall Inherit Nothing
4. Joe’s Garage
5. Why Does It Hurt When I Pee?

 

Side 5
1. Dancin’ Fool
2. Bobby Brown Goes Down
3. Ms. Pinky
4. Stick It Out

 

Side 6
1. Nite Owl (T. Allen)
2. The Illinois Enema Bandit

 

 

 

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L’INESORABILE LEGGEREZZA DEL NAZIONAL POPOLARE

articolo di Paolo Pelizza

   - Anche quest’anno ci siamo! O meglio, è da febbraio dell’anno passato che se ne parla con commenti, anticipazioni, polemiche, sorprese (?) e la solita esclusione dei Jalisse (che ci riproveranno!).

Il Festival di Sanremo del super conduttore ipertrofico di aggettivi e superlativi più o meno assoluti è tornato. E’ tornato con la burla tra lui e il suo amico storico Fiorello che fa ridere solo loro due.

E’ tornato con reunion formidabili come quelle degli Articolo 31 e quella di Paola e Chiara che si ripresenteranno insieme. E’ tornato con la co-conduttrice che più garanzia di lei per gli ascolti ad aprire e chiudere la kermesse non si può.

Torna con Giorgia che, superato un po’ di snobbismo, ha detto che è un modo per arrivare più velocemente al pubblico. Torna con i big di una volta come Anna Oxa.

Torna con le consuete riesumazioni come quella dei Cugini Di Campagna, ai quali è bastato polemizzare con i Maneskin per farsi catapultare sul palco dell’Ariston. Redivivo anche Gianluca Grignani (su cui punto molto per ravvivare il Festival!). Torna con il Gassman di terza generazione, ormai ex giovane in gara.

 Torna con la melassa di Mengoni che ci vengono le carie solo a pensarci. Torna con la raffinata spensieratezza di Colapesce e Di Martino.

Arrivano, dopo il fallito tentavo solista di Kekko di qualche anno fa, anche i Modà: d’altra parte non avevano di meglio da fare. Torna Ultimo, accreditato pupillo del governo di destra che attualmente dirige il Paese.

Tornano anche Elodie e Madame, le due paladine del gender fluid, che grande modernità. Peccato che, nella scorsa edizione, Drusilla Foil che ha fatto sull’argomento uno speech molto bello e ispirato (oltre a cantare meglio di molti in gara) è andata alle due del mattino. La RAI è moderna e coraggiosa ma con grande cautela. Madame, in particolare, è al centro di una tempesta mediatica perché accusata di essersi fatta vaccinare contro il Covid 19 per finta. Amadeus è garantista come noi e ne sono felice. Bisognerebbe però chiedere al suo compagnuccio di merende (Fiorello, N.d.R.) cosa ne pensa, visto che all’inizio del Festival asettico e sottovuoto spinto durante la pandemia non si è risparmiato un’intemerata molto veemente contro chi questi vaccini non li voleva fare. Chissà oggi dopo scandali, processi e ricerche scientifiche cosa ne pensa …

Arriva anche la giovanissima Ariete, artista nata ad X Factor, con il brano Mare Di Guai, mai un titolo così filologicamente corretto. Dal talent show di Sky arriva anche Gianmaria. Tornano Levante e Mara Sattei.

Da Sanremo Giovani arrivano i Colla Zio, un’altra simpatica ensemble di hippoppari di casa nostra di cui si sentiva una certa mancanza.

Ritorna anche l’eterno ragazzo, Gianni Morandi. Senza alcun brano di Jovanotti, affiancherà il presentatore dello “straordinario” “eccezionale” “meraviglioso” per tutte e cinque le serate. Almeno non canterà? Non ci conterei.

Sanremo è, come al solito, inesorabile. Talmente leggero da essere pesantissimo e da riuscire ad essere un inutile dinosauro che si stupisce tutti gli anni di non essersi estinto con gli altri. Tuttavia raccoglie ancora audience e fa parlare di sé per un anno intero per poi ricominciare con un loop oramai fossilizzato tra polemichine inutili, stronzate, scarsa qualità musicale (per la maggior parte) e livello culturale infimo. Chissà se per merito suo o perché tenuto in vita artificialmente … In ogni caso, trattasi di accanimento terapeutico.

D’altra parte, la leggerezza è importante per un popolo che non ha grande memoria come il nostro. La leggerezza è importante in mezzo alle disgrazie che passano sopra la nostra testa senza soluzione di continuità. La leggerezza è importante in mezzo alle pandemie. La leggerezza è fondamentale in mezzo all’economia di guerra. La leggerezza è un valore in mezzo alle tempeste che ci agitano e quelle che ci agiteranno.

Qualcuno ha spiegato che nei paesi dove esistono regimi totalitari, il popolo non si ribella perché quei regimi lo domina con la paura (anche se prima o poi …). Questi popoli sottoposti a dittatura, però sono consapevoli che la privazione della libertà e dei diritti che viene perpretata a loro danno è ingiusta e criminale. Noi no. A noi basta farci vedere uno spauracchio e chiediamo che i nostri diritti e le nostre libertà vengano riformate o sospese o, peggio, abrogate.

Benvenga Sanremo e il suo consueto circo nazional popolare desueto e impolverato, allora.  Siamo sicuri, però, che non sia  leggerezza ma più vacuità?

di Paolo Pelizza

© 2023 Rock targato Italia

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