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Milano l’autrice Vanna Vinci e Balthazar Pagani di 24 ORE Cultura presentano la Graphic Novel TAMARA DE LEMPICKA graphic novel di Vanna Vinci pubblicata da 24 ORE C

Mercoledì 6 maggio 2015 alle 19.30
presso Spazio b**k
via Porro Lambertenghi, 20 – Milano
l’autrice Vanna Vinci e Balthazar Pagani di 24 ORE Cultura
presentano
la Graphic Novel

TAMARA DE LEMPICKA
graphic novel di Vanna Vinci
pubblicata da 24 ORE Cultura
a seguire booksigning

“Tamara de Lempicka sarebbe felicissima di questa graphic novel di Vanna Vinci: era una vera star dalla vita spericolata, ora è una popstar, un’affascinante trasgressiva elegante eroina da fumetto!”
Gioia Mori

Tamara nasce in una ricca famiglia di Varsavia – nel 1898, dicono i suoi biografi, ma le date non sono fatte per le signore: Tamara è sempre giovane e sempre moderna, sempre bella e spregiudicata. Imparò a conoscere la bellezza viaggiando giovanissima a Firenze, Roma e Venezia; il giorno dopo le nozze con un nobile playboy, si lasciò corteggiare da un diplomatico siamese; incontrò Marinetti e con lui decise di andare a bruciare il Louvre; frequentò assiduamente festini omo ed etero sessuali, non negando nulla al suo erotismo, ma si trovò anche costretta a fuggire prima dalla rivoluzione bolscevica, poi dall’Europa delle persecuzioni naziste, per ricrearsi una esistenza negli Stati Uniti.
La sua vita, dunque, ben si presta al racconto e la matita di Vanna Vinci ne restituisce tutta l’avvincente e appassionante vicenda in questa graphic noverl che 24 ORE Cultura pubblica in occasione della mostra monografica in programma a Palazzo Chiablese di Torino (19 marzo – 30 agosto 2015).
Protagonista del bel mondo di San Pietroburgo, Parigi, Hollywood e New York, Tamara fu donna elegante, sfrontata e di una sensualità irrequieta; amante di uomini del mondo intellettuale del tempo e di donne della società bene, trasferì tutta la sua passione per la vita e l’erotismo nella sua arte.
La mano di Vanna Vinci restituisce ai lettori un appassionato ritratto di questa straordinaria donna e artista, in un’avvincente biografia a fumetti che ben illustra l’esistenza trasgressiva della grande Tamara de Lempicka.

VANNA VINCI – autrice e illustratrice, ha cominciato la sua carriera sulle pagine della storica rivista di fumetti “Nova Express”. Da allora le sue storie e le sue graphic novel sono state pubblicate dalle migliori case editrici italiane e straniere. L’arte e il personaggio di Tamara de Lempicka e gli anni leggendari in cui ha vissuto sono stati per Vanna una fonte inesauribile d’ispirazione.


Ingresso gratuito
Per informazioni: Spazio b**K Telefono: 02 8706 3126

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Domenica 24 Maggio 2015, La Tana del Coniglio

Domenica 24 Maggio 2015, alle h. 19.00 al termine della giornata/fiera dedicata ai fiori, organizzata dal Comune di Pieve Albignola,

La Tana del Coniglio Vi aspetta alla Pizzeria "Il Fermento" di Pieve Albignola

L'evento è dedicato alla presentazione dell'ultimo romanzo "Il Libro della Vita" della scrittrice Debora De Lorenzi.

Non la solita presentazione ma una " danza che vi avvolgerà, di occhi, mani, parole, suoni per portarvi dentro questo romanzo, complici
scrittori, scrittrici, artisti e musicisti".....

Vi aspettiamo !
Daniela


La Tana del Coniglio
L’Officina delle Idee
Dott.ssa Daniela Bellomi
Via Marconi, 44
27020 Dorno (PV)
Tel e Fax 0382.84065
Phone 335224415
Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.latanadelconiglio.it

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Recensione film Whiplash

Ho imparato a leggere prima di iniziare le scuole elementari. Ho uno dei ricordi più belli associati a mio padre che appartiene a quel periodo: lui che pazientemente mi aiuta a ritagliare macchinine, gonne, occhiali, cravatte ed ogni altro tipo di immagine presa dalle riviste già sfogliate. Avevamo un quaderno tutto per noi, un album per quel momento di creatività domenicale che rendeva entrambi felici, una ad incollare i pezzetti colorati, l’altro a scriverne sotto il nome e ad insegnare.
Arte, amore, dedizione e attesa, gli ingredienti che mi hanno portato a sviluppare una vera e propria passione per la scrittura e tutto il mondo letterario.


Quando però inizia a fare capolino lo zampino dell’ordine, dell’imposizione dall’alto, quando la scelta personale non è più la forza che move il sole e l’altre stelle, si può facilmente cadere preda di una paralisi creativa, di una dialettica d’amore-odio verso la disciplina prima tanto osannata e si rischia di metterla in disparte per qualche periodo. Il momento di straniamento a me capitò a causa di una maestra che, per tenermi allenata, mi costrinse a tenere giornalmente un diario, in cui annotare pensieri quotidiani, pena scrittura di pagine e pagine consecutive delle parole sbagliate cerchiate in rosso fuoco.


Cambiate oggetto, la musica e l’amore per la batteria, e soggetti, un adolescente determinato che studia al conservatorio e un insegnante al limite tra lo spingere al massimo le capacità degli alunni e il trattarli come il Sergente Maggiore Hartman in Full Metal Jacket, e avrete Whiplash.
Il film, vincitore di tre premi oscar, ha visto finora numerosi premi assegnati a J.K.Simmons, attore che interpreta Terence Fletcher, il dittatoriale educatore della migliore orchestra del conservatorio di Manahattan. Fletcher è il tipico maniaco del controllo, che gioca con le debolezze dei suoi “discepoli”, terrorizzati anche solamente a guardarlo dritto negli occhi. Un solo ragazzo incrocia volontariamente il suo sguardo, catturandolo per sempre: Andrew Neiman.


Andrew, spinto solo dalla sua grinta e dall’amore profondo per i grandi batteristi del passato, tra sudore, dita insanguinate, ritmo frenetico e massima velocità, si rifugia nell’unico mondo capace di comprendere a fondo la sua anima e il suo spirito ribelle che anela a dimostrare le proprie capacità, a diventare uno dei migliori batteristi jazz del presente. La maturità e il talento del ragazzo lo portano a farsi strada dapprima nella classe di Fletcher, di cui diventa membro titolare nonostante la sua giovane età, per poi arrivare ad ottenere anche le prime esibizioni sul palcoscenico, suonando alla perfezione il difficile brano Whiplash.
Lontano da un padre che sembra non appoggiare a fondo i suoi sogni, soffocando sul nascere possibili relazioni amorose che potrebbero distrarlo, Andrew continua imperterrito per la sua strada, che si rivela però troppo in salita a causa dello stesso insegnante che vorrebbe solamente aiutarlo a mettere in gioco il suo potenziale. Come ammette lo stesso Fletcher: “Ero lì per spingere le persone oltre le loro aspettative. Era quella la mia assoluta necessità”.


Andrew rimarrà sepolto da questa carica di lavoro fisico e mentale o riuscirà a emergere e a dimostrare, soprattutto a se stesso, che tutti i suoi sforzi sono valsi la pena?
Il mio intimo e profondo amore per la lettura e scrittura non è scomparso dopo quell’episodio avvenuto tempo addietro. Ci sono pause che ricaricano per più tenaci riprese, regalando una forza inaspettata. Le belle sorprese, se legate a qualcosa che amiamo con tutto il nostro cuore, non finiscono mai: perché siamo noi stessi che ce le creiamo, indipendentemente da chi ci sostiene o mette in difficoltà.

 


Titolo originale: Whiplash
Regia e sceneggiatura: Damien Chazelle
Paese di produzione: Stati Uniti
Lingua originale: inglese
Anno: 2014
Durata: 105 minuti
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: drammatico

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Roberto Bonfanti "Alice" il suo nuovo romanzo - di Valeria Gaetani

“Florentino Ariza aveva la risposta pronta da cinquantatré anni sette mesi e undici giorni, notti comprese.
'Per tutta la vita' disse.”
Gabriel García Márquez

-2, -215, -214, …, -1. E’ un conto alla rovescia quello di Alice e Francesco, un susseguirsi di nuovi ricordi che, dopo aver vagato tra stelle e neve, sembrano ritrovarsi nei vecchi riti, nelle promesse mai mantenute, nelle infinite pagine scritte dopo un concerto o una lezione di italiano.

Roberto Bonfanti, scrittore lombardo dalla capacità di mettere su carta emozioni e sentimenti celati nel nostro cuore, nel suo ultimo romanzo “Alice (due piccoli stupidi)” trasporta il lettore in quel mondo fatato che è la memoria.

Pagina dopo pagina, si alternano le più intime confessioni di Francesco, tra un sorso di whisky e una canzone cantata male, dopo dodici anni sempre con lo sguardo rivolto verso il cielo, alla ricerca della terza stella a destra della luna. Il cantautore, protagonista maschile della storia, confessa anche a se stesso di non essersi mai dimenticato di quella ragazza dagli occhi verdi sfuggenti ma fragili: Alice, “lo sai anche tu: io ero proprio innamorato perso. Innamorato come non sono ma più riuscito a esserlo di nessun’altra”.

Francesco è fermo all'immagine di un’ Alice sedicenne, quella ragazza dalla timidezza ossessiva, che per la sua insicurezza disarmante lo abbandona alla fermata degli autobus, scappando di punto in bianco da quell’amore fatto di comprensione e abbracci rassicuranti.

Ed è proprio in un abbraccio, lungo, inatteso, che l’Alice donna si abbandona con Francesco in un momento in cui la sua vita pare ormai ben solida, lontana da quelle turbolenze che l’avevano fatta fuggire in passato. Tra lavoro e preparativi del proprio matrimonio, tra un compagno dalla sensibilità completamente diversa dalla sua, che riesce ad amarla senza forse arrivare a comprenderla a fondo, Alice osserva cadere un fiocco di neve, che sconvolge la sua ormai ordinaria quotidianità. Quel fiocco sembra sciogliere antiche reticenze, timori e disillusioni, portandola a riavvicinarsi a quel Peter Pan, principe senza corona del suo passato.
Tuttavia Alice non ha mai creduto alle favole, preferendo sempre risolvere i propri cortocircuiti interiori con pomeriggi di totale isolamento, facendo vagare i propri pensieri osservando il paese dall’alto, seduta su un motorino a fianco di una chiesetta, immersa nella nebbia.

Ed è proprio quella chiesetta il viaggio finale delle proprie elucubrazioni. Alice fa la sua scelta: capisce che sono le decisioni, non le promesse, che salvano, che solo la volontà e la razionalità possono purificare la sua anima, e che i ricordi, come stelle, non svaniscono, ma rimangono sempre lì fissi in cielo, in una lontananza rassicurante.

Valeria Gaetani

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