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Cala Cimenti lascia i suoi ricordi in "Sdraiato in cima al mondo"

È il 14 febbraio 2020…Oggi è il giorno del mio quarantacinquesimo complean­no. Ormai sono nella fase in cui i compleanni mi mettono malinconia perché mi ricordano che sto invecchiando, ma rappresentano per me anche momenti in cui fare delle pic­cole riflessioni. Si potrebbe dire che faccio il punto della si­tuazione: mi fermo un attimo, mi giro indietro e osservo. Sì, perché per mia natura sono sempre rivolto in avanti, verso il futuro, sempre a pensare a cosa farò, dove andrò, in quale altro strambo progetto mi lancerò. Sono però convinto che quello che sei adesso e quello che pensi, vivi o progetti sia fortemente permeato dal tuo passato. Da tutte le tue azioni,  le tue parole, il tuo modo di pensare attuali traspaiono le tue esperienze, i successi, le sconfitte, gli amori e le delusioni; i grandi dolori, le amicizie, i luoghi che hai raggiunto o attra­versato. Tutto. Insomma, tu sei quello che hai fatto e vissuto.

Cala Cimenti - Tratto da Sdraiato in cima al mondoSperling & Kupfer 2020

9 febbraio 2021

Si è spento ieri, sulle cime di casa il noto sci-alpinista estremo Cala Cimenti. Sportivo e amante dei viaggi, sin da bambino ha fatto esperienze in alta quota, partendo dai nostrani Monte Bianco, Monte Rosa e Gran Paradiso. Dopo aver raggiunto le cime del Cho Oyu (8.201mt) e del Manaslu (8.163), decide di ridiscendere ognuna delle montagne scalate con gli sci. Anche per questo gli viene conferita l’onorificenza Snowleopard, primo e per ora ancora unico italiano. È stato il primo a salire in vetta al Gasherbrum VII e a realizzarne la discesa integrale con gli sci. A giugno 2020 ha pubblicato con Sperling & Kupfer il suo primo libro ”Sdraiato in cima al mondo” in cui racconta la sua avventura e il suo lungo viaggio, iniziato sul Nanga Parbat e terminato alle pendici del Gasherbrum VII, e la sfida per salvare il compagno Francesco dalla morte.

 

SDRAIATO IN CIMA AL MONDO

LA MIA STORIA DALLA VETTA DEL NANGA PARBAT ALL'INFERNO DEL GASHERBRUM VII

CIMENTI CALA

Sabato 20 luglio 2019, Ghiacciaio del Gasherbrum.

Cala Cimenti, scalatore e sciatore d’alta quota, è appena arrivato sulla cima dell’inviolato G7. È il primo a mettere piede lassù: l’entusiasmo è alle stelle e i suoi sci reclamano la prima discesa su quella parete immacolata. È molto ripido e la neve è dura. Ma l’ebbrezza e l’adrenalina non lo distraggono, lo mantengono vigile e attento. Finita la discesa, Cala si guarda intorno e prende la macchina fotografica per filmare il suo compagno di scalata, Francesco Cassardo. Ma un urlo strozzato rapisce la sua attenzione: Francesco sta cadendo. Testa e piedi, testa e piedi: in un susseguirsi di capriole, acquista subito velocità, e presto la montagna ammantata di bianco si colorerà del suo zaino, dei suoi vestiti e di macchie rosse.

Si apre qui il libro Sdraiato in cima al mondopubblicato da Sperling & Kupfer,in cui Cala Cimenti racconta la sua avventura e il suo lungo viaggio, iniziato sul Nanga Parbat e terminato alle pendici del Gasherbrum VII.

È l’estate del 2019 quando Cala decide di partire per questa doppia impresa.

Prima tappa, il Nanga Parbat: la nona vetta più alta del mondo, soprannominata «la montagna assassina» per via dell’elevato numero di avventurieri che non hanno più fatto ritorno, era diventata un sogno proibito. Insieme a una coppia di alpinisti russi, Vitaly e Anton, Cala affronta la montagna senza scrupoli. La loro compagnia, goliardica e divertente, rende più lievi le giornate, ma non le salite. Perché, tra percorsi quasi impraticabili e valanghe improvvise, il maestoso e maledetto Nanga mette Cala a dura prova, ponendogli di fronte ostacoli e imprevisti. Ma la ricompensa, vista dagli 8.126 metri della cima, è immensa.

Sarà il G7, la seconda tappa, a fargli vivere una delle più terribili avventure della sua vita: dopo la caduta accidentale, Francesco rischia di morire in modo impietoso. Il tributo, fisico ed emotivo, richiesto a Cala per salvare il compagno è davvero grande: i soccorsi non riescono ad arrivare e le notti si susseguono a temperature gelide e senza tenda. Sarà grazie alla collaborazione con la moglie Erika dall’Italia che riuscirà a mantenere il sangue freddo e ad aspettare i soccorsi che, infine, porteranno in salvo Francesco.

Una storia di avventura e perseveranza, di amicizia e di amore, di coraggio e di speranza.

 

Traduzione di

15 x 21 cm

brossura

208 pp.

17,90 €

www.sperling.it

 

 

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FRANCO BATTIATO - ALDO NOVE

Sperling & Kupfer
14 x 21 cm
brossura
256 pp.
17,90 €
In libreria il 27 ottobre


www.sperling.it
FRANCO BATTIATO
ALDO NOVE

I suoni erano inauditi, ma facevano parte di me. Rarefazioni che avevo pur vissuto, anche se mai trovate espresse nel panorama musicale che mi circondava. Come un viaggio in abissi che contenevo.
In un altro spazio.
In un altro tempo..

La facoltà dello stupore: è questo il nucleo attorno al quale orbita l’intera esperienza artistica di Franco Battiato, la matrice che accomuna tutti i brani della sua vastissima produzione. La sua musica è un dono, un invito a smarrirsi per poi ritrovarsi; è un’esortazione a sperimentare continue incursioni in un altrove sconosciuto, negli infiniti «mondi lontanissimi» che possono aprirsi lungo il cammino delle nostre vite. Ed è proprio questo «senso di stupore inaudito» il sentimento dal quale prende le mosse Aldo Nove per ripercorrere la parabola umana e creativa del musicista siciliano e illuminare le incessanti peregrinazioni dello spirito che la alimentano.
Nelle pagine di Franco Battiato, di Aldo Nove, edito da Sperling & Kupfer, si ha modo di conoscere un giovanissimo Battiato che a Riposto, in Sicilia, trascorre interi pomeriggi ad ascoltare i suoni della natura, con l’inquietudine di chi ha sempre voglia di andare via; anni dopo, a Roma, lo si vede incassare il «le faremo sapere» dei discografici, per poi seguirlo a Milano, dove muoverà i primi passi nel mondo della musica e si imporrà all’attenzione del pubblico e della critica come una delle voci più originali del momento. Si legge di incontri sorprendenti, di turbamenti capaci di trasformarsi in musiche e parole, in suoni che sembrano provenire dal recesso dell’anima e hanno la forza di dilatare il tempo e lo spazio. Il lettore viene condotto per mano nei meandri dell’opera di uno dei più grandi geni della musica contemporanea e sarà chiamato a cogliere i «frammenti dell’infinito» disseminati lungo un percorso musicale ed esistenziale di rara intensità.
Infine, si leggono le parole d’amore e di riconoscenza di un grande scrittore nei confronti di un uomo in grado come pochi altri di trascendere i confini, di guardare oltre le cose.

ALDO NOVE è nato a Viggiù, in provincia di Varese, nel 1967. Il suo primo libro, Woobinda, è stato pubblicato da Castelvecchi nel 1996. Per Einaudi sono apparsi Puerto Plata Market (1997), Superwoobinda (1998), Amore mio infinito (2000), La più grande balena morta della Lombardia (2004), Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese… (2006) e La vita oscena (2010). Nel 2014 ha pubblicato per Bompiani Tutta la luce del mondo e l’anno dopo ha dato alle stampe per Mondadori Electa Un bambino piangeva. Nel 2016 è uscito Anteprima mondiale per La nave di Teseo e nel 2018 Il professore di Viggiù per Bompiani. Nella «Collezione di poesia» Einaudi sono usciti Nelle galassie oggi come oggi. Covers (2001), Maria (2007), A schemi di costellazioni (2010), Addio mio Novecento (2014), Poemetti della sera (2020).

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