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LEMURI, IL VISIONARIO Intervista ai protagonisti di Rock Targato Italia

LEMURI, IL VISIONARIO “La Strada degli Spiriti”

ROCK TARGATO ITALIA #28

LA #COMPILATION

Ascoltala su Spotify: https://spoti.fi/3JzWx5h

INTERVISTA ALL'ARTISTA

Come ha origine il tuo percorso musicale e come si è sviluppato fino a oggi?

Il mio percorso artistico nasce a Pordenone alla fine degli anni 80’ nell’ambito di un movimento di gruppi allora noto come “The Great Complotto”. Lì incontrai Davide Toffolo (TARM) e Gianmaria Accusani (Prozac+) ed insieme fondammo i FUTURITMI. Il nostro percorso raggiunse il suo apice nel 1990 con un disco prodotto da Nick Griffiths (Pink Floyd) e l’esibizione al teatro Ariston a Sanremo Rock. Qualche anno dopo lo scioglimento del gruppo mi trasferii a Milano dove incominciai la mia carriera di autore e cantautore. Dopo moltissime esperienze e collaborazioni musicali e teatrali, nel 2010 creai il mio alter ego Lemuri il Visionario e cominciai un bellissimo viaggio che è ancora felicemente in pieno corso.

Come nasce un tuo brano? Che importanza hanno le parole all'interno della tua musica?

E di cosa parlano le tue canzoni? Nasce quasi sempre a notte fonda e da estatici momenti di improvvisazione pianistica alternati ad ozio creativo. Sdraiato su un divano il pensiero comincia a volare oltre quella dimensione di falsa concretezza che noi siamo soliti chiamare realtà. Libero, data l’ora, dalla schiavitù di compiere e programmare azioni utili alla mera sopravvivenza ma quasi sempre inutili alla felicità dell’anima, la fantasia mi trasporta in una dimensione parallela. Quando un pensiero o un’emozione mi conquistano so immediatamente di cosa parlerà la mia nuova canzone. Le parole sono ovviamente fondamentali. Mi capita spesso far nascere prima il testo della parte musicale. Questo mi dà anche la possibilità di usare l’armonia, la melodia e il ritmo più adatti per descrivere il significato della canzone. Come una sorta di colonna sonora in pratica.

Quali sono gli artisti che più stimi nella scena italiana contemporanea?

Devo dire che purtroppo non mi sento molto rappresentato dalla contemporaneità. L’esplosione del Rap e della Trap hanno creato una distanza espressiva per me difficile da colmare. Diciamo che la mia vera passione resta la musica inglese anni 70/80 ed la grande scuola dei cantautori italiani. Attualmente credo di poter nominare tra i miei preferiti in Italia Samuele Bersani, Bungaro e Brunori Sas. Raccontaci un aneddoto particolarmente significativo sul tuo percorso musicale. Beh, la cosa più particolare è il fatto che per una serie di strane coincidenze io sia l’interprete vocale maschile del famosissimo successo dance rumeno del 2004 “Dragostea Din Tei”. Ormai un vero evergreen che eseguo con successo in una chiave diversa durante i miei concerti raccontando al pubblico l’incredibile genesi del progetto.

Guardandoti attorno, al di là della musica, qual è la tua visione dell'Italia di oggi?

 Direi che pur mantenendo in qualche modo sempre intatto il mio fanciullesco entusiasmo verso questo fantastico viaggio chiamato vita, devo ammettere di essere sempre più preoccupato per la piega sempre più cinica e materialista che sta prendendo il mondo intero e l’Italia in modo particolare. Le persone, indottrinate sin dall’infanzia da famiglia, educazione scolastica, media e istituzioni, mettono al centro dei loro pensieri l’aspetto economico e finanziario a scapito degli ideali e soprattutto dei sogni. Ecco, per gli italiani oggi sognare ad occhi aperti è sempre più un’azione controcorrente e quindi l’arte, che da sempre rappresenta il sentire profondo di un popolo, rispecchia in pieno questo momento storico così difficile per tutti noi. In ogni caso non c’è scelta. Bisogna continuare a lottare.

Sogni, ambizioni o progetti per il tuo futuro?

A 10 mesi dall’uscita del disco “Viaggio al centro di un cuore blu” posso dire che a causa della pandemia abbiamo potuto fare molta promozione on line e sui social ma meno concerti live del previsto. Le aspettative a partire dall’estate 2022 sono migliori e quindi spero vivamente di poter recuperare ed incontrare finalmente il pubblico. Nel frattempo, sto già scrivendo nuove canzoni e l’obbiettivo per quest’anno è anche quello di riuscire ad aumentare il numero di passaggi televisivi e radiofonici per far conoscere Lemuri il Visionario e le sue canzoni ad un pubblico sempre più vasto.

Francesco Caprini

Divinazione Milano S.r.l. 

Ufficio Stampa, Radio, Tv, Web & Social Network 

Via Andrea Palladio n. 16 - 20135 Milano 

Tel. 02 5831 0655  mob. 3925970778

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web: www.divinazionemilano.it

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Leonida De Filippi: hypersonic

LEONIDA DE FILIPPI: HYPERSONIC

CURATED BY ALBERTO MATTIA MARTINI

210 GALLERY March, 4 - 27, 2022

OPENING: March, 3 2022 from 6.00 to 9.00 p.m.

Dopo aver elaborato un suo linguaggio specifico, di derivazione pop, dove reinterpretava, anticipando i tempi, le immagini mediali con il linguaggio pittorico attraverso l’imitazione del pixel digitale, da qualche anno Leonida De Filippi si è concentrato su un archetipo iconografico costituito da grandi cerchi multicolori.

Una serie che ha intitolato “Circolarity”, divenuta anche un progetto itinerante, con importanti implicazioni sociali che si sviluppano all’interno della sua attività di volontario nelle zone più povere e remote del mondo.
I quadri presentati oggi alla 210Gallery appartengono a questo ciclo: superata ogni necessità figurativa, si concentrano sul simbolo del cerchio, riducendo l’iconografia all’essenziale e approdando così all’astrazione. I cerchi, colorati a tinte piatte, dai colori vivaci e fortemente contrastati sembrano catturare lo sguardo dello spettatore verso il proprio interno, in un movimento rotatorio di grande impatto formale, che richiama le atmosfere optical e la grafica pubblicitaria degli anni Settanta. Come speiga il curatore della mostra Alberto Mattia Martini “sono oggetti dal forte ascendente iconico, forme che rimandano a immagini facilmente identificabili, essenziali, ma nelle quali vive appunto un irrefrenabile desiderio di vita, oltre e nonostante la simbologia congenita di vanitas dominante al loro interno”. In questo modo, il fruitore dell’opera è invaso da un senso di gioioso straniamento dalla realtà, e portato dall’armonia delle forme a un senso di concentrazione interiore. “Il cerchio”, spiega l’artista, “è il simbolo di energie che si diramano dall’interno all’esterno, all’infinito, ma che allo stesso tempo portano a concentrarsi sul cuore di sé stessi: dunque sulla persona, sulla mente, sulla singolarità di ognuno”.

In mostra sono presenti anche alcune sculture, sempre basate sull’iconografia del cerchio, realizzate per lo più su legno grezzo lavorato e dipinto.

DOVE: 210 GALLERY

II floor - Galleria Vik Milano Via Silvio Pellico, 8, Milano 

BIO DELL’ARTISTA

Leonida De Filippi è nato a Milano nel 1969, dove vive e lavora.
Ha esposto in mostre in tutto il mondo, da Parigi, a Lugano, a Londra, fino alla Cina e alla Corea del Sud. Tra i musei che hanno ospitato le sue opere ricordiamo: il Padiglione d’arte contemporanea di Milano, il Mart, Museo d’Arte Contemporanea di Rovereto, lo ZKM di Karlsruhe, in Germany, e la Galleria d’arte moderna di Genova. Nel 2017 ha partecipato al Wuhan Festival of Arts, in China, con un progetto itinerante che vedeva la proposizione dei suoi quadri circolari sul territorio cittadino e il coinvolgimento degli abitanti della città. Nel 2021 ha presentato la mostra “R- Esistenza”, al Palazzo della Provincia autonoma di Trento.

Contatti:

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@210gallerymilano

 

 

 

 

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In giro per Milano: 6 tour alla riscoperta dei sestieri cittadini

Così era Milano: i sestieri 

Un ciclo di 6 nuovi tour che ci portano alla riscoperta delle porte di Milano e dei relativi sestieri: perché si chiamano così e quali erano i loro stemmi? Cosa caratterizza ancora oggi i quartieri attorno agli storici ingressi cittadini? Innumerevoli e sorprendenti sono le storie e le curiosità che custodiscono i 6 assi stradali principali che, dall’epoca romana in poi, hanno caratterizzato l’impostazione urbanistica della città.

Questo il calendario dei tour

Domenica 6 Marzo – ore 15:30 

PORTA VERCELLINA

(Magenta)

Grandi artisti, nuovi quartiere stemmi a confronto

Sabato 12 Marzo – ore 10:30 

PORTA ROMANA

(Vigentina e Ludovica)

Santi, diavoli e antiche tradizioni

Sabato 19 Marzo – ore 10:30 

PORTA ORIENTALE

(Venezia, Monforte, Vittoria)

Le Cinque Giornate

Domenica 27 Marzo – ore 10:30 

PORTA NUOVA

Tra giardini, salotti risorgimentali e moda 

Domenica 3 Aprile – ore 15:30 

PORTA COMASINA

(Garibaldi, Volta)

L’acqua, i commerci e… Garibaldi 

Sabato 9 Aprile – ore 15:30 

PORTA TICINESE

(Genova)

Tra archeologia, condanne a morte e maledizioni

Clicca qui per scoprire tutti i tour in programma!

 

 

 

 

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Tito Livraghi: Giulia Samoyloff la leonessa di milano

LA LEONESSA DI MILANO GIULIA SAMOYLOFF

Sabato 26 Febbraio – ore 17:00 

Aula magna parrocchiale di Gorla

Via Asiago, 5, 20128 Milano  

Il noto medico scrittore milanese Tito Livraghi presenta il suo romanzo La Leonessa di Milano Giulia SamoyloffUn appassionante viaggio nella Milano della prima metà dell'Ottocento con proiezione di immagini e reading a cura del gruppo Equi.Voci. In collaborazione con Associazione culturale ViPreGo.

Trama: Quando Giulia Samoyloff arriva a Milano, nel 1828, ha 25 anni ed è (già) divorziata. Cresciuta alla corte di San Pietroburgo, amante del futuro zar Nicola I,è imparentata con i Litta. In città si fermerà per vent’anni, fino alla vigilia dello scoppio delle Cinque Giornate del ’48, in un sontuoso palazzo della contrada di Borgo Nuovo. Ricchissima, bellissima e sfacciatamente eccentrica, diventerà subito il riferimento della società mondana cittadina

Ingresso gratuito

Per informazioni e prenotazioni:

tel. 02 92101849

Green pass rafforzato e mascherina ffp2 obbligatori

 

 

 

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