Il potere della distrazione: intervista a wLOG
20 punti è l'ultimo singolo di wLOG, un cantautore milanese unico nel suo genere, in grado di riportare in musica gli aspetti della vita quotidiana a cui spesso non prestiamo attenzione; in particolare, l'ultimo singolo racconta dei momenti di distrazione sotto un punto di vista nuovo: quando l'attenzione ci abbandona la realtà si tinge di nuovi colori ed entriamo in una dimensione inesplorata.
Perché quello che vale lo lascia in fondo.
Lei scarabocchia sopra e fa cornici a un momento
Abbiamo deciso di intervistarlo per scoprire qualcosa in più su di lui e sul suo progetto musicale:
Come ti sei avvicinato al mondo della musica e com’è nato il tuo progetto musicale?
Scrivere canzoni e suonare la chitarra è una cosa che mi porto dietro fin da piccolino. Diciamo che è stata prima la mia coperta di Linus e poi è diventato una vera e propria necessità fisiologica. Il progetto è nato dopo alcuni provini di fine 2017 dove ho fatto ascoltare le nuove canzoni e gli arrangiamenti a una serie di artisti e manager. Ho capito che avevo in testa dei sound e delle idee che potevano arrivare. Scrivo cose molto diverse l’una dall’altra. Posso dire che ad oggi avete sentito davvero solo un accenno. Vi prometto che nei prossimi mesi vi stupirò.
Perché “wLOG”?
wLOG è prima di tutto un acronimo secretato che mi porto dietro da molti anni. Poi in matematica è la prova applicabile a tutte le casistiche ma che si fonda su un caso speciale. Diciamo che mi sento un po' come quel caso speciale, in una vita che comunque applica le sue leggi inesorabilmente su tutto e tutti.
La tua musica racchiude tante influenze diverse: quali sono i tuoi principali artisti di riferimento?
Non credo di avere un vero e proprio riferimento. Ascolto di tutto da sempre, ma so che le mie cose sono peculiari, spontanee e solo mie.
I tuoi pezzi sono spesso autobiografici: quale consideri, tra quelli già pubblicati, il tuo più intimo e personale?
Un colpo solo e Amsterdam Arena.
“20 punti” tratta di un tema particolare e delicato: a cosa ti sei ispirato?
20 Punti dice che le distrazioni e le disattenzioni non sono un limite, ma una potenzialità. Viviamo in un mondo sempre più creativo. C’è bisogno di sogni e meno ancoraggi a valori gretti e vetusti.
Mi sono ispirato ad un ricordo di una ragazza. Un ricordo nitido che è riemerso alla vista di un regalo che era il gioco Shangai.
Perché hai deciso di abbandonare Milano per trasferirti nelle Valli Bergamasche? La tua creatività ne ha beneficiato?
Sono tante le ragioni sia endogene che esogene. Diciamo che prima di tutto non ho resistito al richiamo della natura e della voglia di esplorarmi in una condizione di isolamento. Sono sensibile e recepisco tutto in modo molto amplificato. Quassù è il paradiso dell’ispirazione…
Hai altri pezzi in uscita? Vuoi darci qualche anticipazione?
Certo! Ho finito ieri il prossimo brano che sarà l’inizio di una serie di brani nuovi con un sound ormai ben definito. Diciamo che sono suoni quali evoluzione di Naftalina e Ossido. Ci sarà una forte fusion tra parte acustica, parte rock e parte elettronica. Il cantato sarà complesso e non scontato. Le linee melodiche immediate, di cuore, ma spiazzanti. I testi analizzeranno al microscopio aspetti della vita che spesso sfuggono...
BIOGRAFIA
wLOG è il più atipico dei cantautori che si possa immaginare. Dietro questo nome un po’ complicato da scrivere, ma davvero facile da pronunciare c’è uno tra i più misantropi personaggi della scena indie italiana, che ha mollato la caotica Milano per il suo studio in montagna, nel Parco Orobico in Val Seriana. I suoi brani, tra it-pop, dance ed elettronica, un po’ punk e un po’ prog, sono malinconici, autobiografici, la maggior parte delle volte piuttosto tristi sui quali è impossibili stare fermi.
Quando può, wLOG “ruba” un tram a Milano, e lo riempie di gente scatenando una vera e propria festa itinerante dove si suona, si balla e si beve, un mondo sospeso che, non appena si scende dal tram, scompare alle nostre spalle. Ed è successo già tre volte: una vera e propria festa con il nome di Partyamo.
Sperimentatore, alla ricerca costante di nuovi suoni e sound. La struttura melodica delle sue canzoni rifugge il “già sentito” o richiami ad altre linee note. I testi, i concept, le metriche, le musiche, sono frutto di ispirazione personale e di approfondimenti intimi: “Pubblicare mi ha fatto stare davvero bene, scrivo tantissime canzoni e sento di avere tante cose da dire. Credo che questa cosa finirà con me, non prima di me.”
Gli ultimi brani in sequenza sono “Un colpo solo”, “Indiani d’America”, “Naftalina”, tutti inseriti nelle playlist Indie Italia e Scuola Indie di Spotify. A luglio 2020 è uscito l’Ep “Nisba”, a ottobre ha pubblicato il brano “I Canini di Vlad” e a dicembre “Ossido”, che a breve sarà accompagnato dal videoclip.
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Blog: Rocktargatoitalia.eu
Di: Nadia Mistri