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estro: fuori il video di "angeli e demoni"

ESTRO: ONLINE IL VIDEOCLIP DI "ANGELI E DEMONI"

Dalla regia di Enrico Acciani, online il videoclip di "ANGELI E DEMONI", nuovo brano della band ESTRO distribuito da Artist First e disponibile in digital e streaming al seguente link https://estro.lnk.to/AngelieDemoni .

Il video gioca con le figure dell’angelo e del demone alternando inquadrature individuali a scene di musica live. Girato tra un classico music club e in un monastero secolare, abbiamo voluto rappresentare, con una rosa che brucia nelle mani di un demone, la fine di un rapporto e l’animo di chi lo vive. La scelta dei colori non è casuale ed è stata fatta per evidenziare, anche visivamente, la scissione tra il razionale e l’irrazionale. La rosa che simboleggia il peso psicologico causato dalla rottura, non fa altro che rafforzare il concetto che tutti a un certo punto della nostra vita siamo costretti a sbarazzarci di qualcosa di importante per voltare pagina.

Il brano arriva dopo i buoni riscontri del singolo "BABY" che ha superato i 300 mila streams su spotify e le 200 mila views su YouTube. La band di 4 componenti è caratterizzata da un sound moderno e pop e dalla peculiarità di avere tre voci lead diverse tra loro.

Angeli e Demoni è una ballad dark pop che parla dell' esigenza di comunicare Il dolore e la sofferenza della separazione. Luce e buio, vittime e carnefici ed appunto angeli e demoni. Il sound del brano mescola Indie Pop, Dark Pop, rock e Alternative.

La cellula originale del gruppo nasce nel 2011, il gruppo è formato da Andrea alla batteria, Maurizio voce e chitarra, Simone voce e basso, Gianluca voce e chitarra. Nel 2019 si qualificano come finalisti di un concorso nazionale dedicato ad Ivan Graziani, e poi vengono decretati vincitori nazionali del “Premio Pigro 2019” con il loro brano inedito “Il vuoto dentro” nella finale svoltasi presso Casa Sanremo durante la settimana del Festival; lo stesso anno sono ospiti di Red Ronnie durante il suo show in diretta nazionale. Il comune di Bari conferisce un’onorificenza artistica alla band per il risultato conseguito a Sanremo. A Luglio 2021 pubblicano il loro primo singolo “BABY” facente parte della nuova produzione musicale della band, superando le 200 mila views su youtube e oltre 300 mila streams su spotify.

Regia: Enrico Acciani
Autori: Gianluca Ladisa, Simone Maremonti,
Maurizio Petruzzelli, Andrea Toriello
Registrato presso: Lucy Recording Studio
Prodotto da:  Simon Hewson
Mix e Mastering: Tempoxso

 

Blog: Rock Targato Italia

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CREPUSCOLI D’AGOSTO.

CREPUSCOLI D’AGOSTO.

“Il diavolo è un ottimista

se crede di poter peggiorare

gli uomini.”

Karl Kraus

Sul balconcino davanti allo spettacolo dei cieli, del lago sottostante e del verde dei boschi che culminano in nude rocce rosso-brune, assisto a tramonti bellissimi dai colori sfumati che vanno dal rosa al rosso e che dipingono la realtà di sogni e suggestioni. Ormai, è ufficiale: il Trentino è sempre più il mio Tibet, il luogo dove ricarichi le batterie in mezzo alla bellezza, una bellezza reale, anche cruda. Forse anche difficile da capire per chi fa il turista. E’ una realtà in cui ci si deve immergere, una realtà dalla quale farsi adottare.

Mentre guardo la luce lasciare il posto alle ombre della notte incombente non posso non pensare che tra quattro ore e mezza, una giovane donna in un posto molto lontano ma che, ora più che mai, ci pare vicinissimo, si siederà anche lei a guardare il crepuscolo. Intorno a lei ci sarà suo marito che le terrà la mano e gli altri suoi familiari. Lei ha ventisette anni, è donna ed è la sindaca di una cittadina dell’Afghanistan. Tutti i giorni, aspetta che la vengano a prendere e la uccidano. Perché il tema non è “se” ma solo “quando”.

E’ il crepuscolo della ragione quello di chi ha abiurato a lottare per la civiltà contro la barbarie, di chi pensa che con i tagliagole si possa ragionare, di chi ha chiesto a questi criminali “farete i bravi?” e i talebani hanno risposto “certo, signor Presidente! Parola di lupetto”. Probabilmente, si sono sbellicati dalle risate. Eppure per difendere quel diritto e quei diritti, per esportare quei principi, si è mobilitata tutta la comunità internazionale, la NATO, le Nazioni Uniti. Viene da chiedersi, cosa sia cambiato dopo vent’anni. Come si fa a spiegare a chi ha faticosamente ottenuto il riconoscimento di appartenere alla comunità degli esseri umani, che deve tornare ad avere il valore di una capra e accettarlo di buon grado, pena tortura e morte.

E’, anche, il crepuscolo cerebrale di quelli che sostengono che non sia più un problema nostro, che abbiamo combattuto contro il terrorismo e, adesso, che siamo più al sicuro non ci riguarda. Peccato, che il ricercato numero uno per terrorismo, tale Khalil Haqqani è stato acclamato dalla folla (degli studentelli coranici) mentre passeggiava per Kabul.

Bisogna, anche, discernere … lì non abbiamo più interessi. Strano che su quel paese di gente dura e di grandi montagne, ci si siano fiondati Cina e Russia senza perdere un attimo. Sembra che sia ricco da un punto di vista minerario (oltre all’oppio che è da sempre l’oro dei taleban) e, da un punto di vista geo-politico, averci un piede dentro sia strategico. Poco importa, se per ottenere qualche risultato di realpolitik si stringono le mani di conclamati assassini. Poco importa, se i talebani non sono (per la maggior parte) afgani … Quindi, il nuovo Presidente americano, quello di questa grande fuga, ha detto una cosa sbagliata: non è una guerra civile della quale ci si possa disinteressare ma una guerra di aggressione alla quale non si doveva arrivare. Magari, potevamo anche evitare  di riempire di soldi governi corrotti che hanno lasciato il popolo senza protezione, per poi scappare all’estero a godersi il malloppo. Non so se essere più indignato per la stupidità dimostrata o per la codardia acclarata.

Faccio, anche, rilevare che la prima cosa che hanno fatto gli studenti coranici entrando a Kandahar, è stato di prendere possesso della più importante emittente radiofonica della regione, per costringerli a smettere di trasmettere musica. Sembra che faccia venire una insana voglia di libertà che proprio non va bene.

E’ il crepuscolo del coraggio, il tramonto della giustizia. Se la situazione non fosse così terribile, farebbe molto ridere vedere le potenze internazionali, le più imponenti macchine belliche del pianeta scappare come cuccioli durante un temporale. Ma questo è quanto e, finito questo agosto, non ci si penserà più … abbiamo altri problemi. Tipo la pandemia che sta ripartendo, nonostante i vaccini.

E, sempre, durante uno di questi tramonti estivi, la Storia ha, purtroppo, smentito Ronnie Wood. Un paio di anni fa, commentando la pronta guarigione di Mick Jagger da un problema cardiaco aveva battezzato sé stesso e gli altri Stones, immortali. Invece, Charlie Watts ci ha lasciato. Aveva ottant’anni. Era il più “regolare” della banda, impermeabile alle lusinghe delle groupies, delle conigliette di Playboy, degli eccessi. Mick Jagger era solito dirgli che essere nei Rolling Stones e non vivere da rollingstoner era un peccato. Charlie era così. Innamorato di sua moglie e del jazz. Insomma, era un batterista in prestito alla più formidabile, longeva ed iconica band rock della storia. Efficiente, solido ed efficace faceva il suo da motore musicale del gruppo.

Oggi, che mancano pochi giorni alla fine del mese, sono costretto a darvi conto di un altro lutto. Dopo lunga malattia, si è spento Alberto Gaviglio, flautista, chitarrista, paroliere e fondatore de la Locanda delle Fate, gruppo prog piemontese. Ai suoi familiari, amici e colleghi di band, le nostre condoglianze. Alberto è stato  un grande e significativo musicista, dentro alla migliore parte della storia della nostra musica.

di Paolo Pelizza

© 2021 Rock Targato Italia 

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Knives, l'ultimo grido dei Red Roll

Knives” è il nuovo singolo dei Red Roll in uscita venerdì 18 giugno, un brano registrato a Monza e prodotto da Pietro Foresti.
 

Presente la sensazione di un grande buco nero? Di qualcosa che non puoi controllare? Quel senso di sconfitta?


Kinives è una canzone scritta in un momento personale di grande difficoltà, uno di quei momenti in cui ti domande se il mondo se la sia presa con te e soprattutto se e quando si riuscirà a vedere la luce di nuovo. E così il grido di una chitarra, di una voce e di una batteria cresce in un climax fino alla sua rottura, veloce e inaspettata come quella di un vaso, contenitore di una delicata rosa bianca.  

Le "Knives" sono infatti le lame che senti dentro in un momento difficile, sono il rumore metallico, pungente e stridulo che ti invade e ti riempie in quel momento di solo silenzio. Solo una ragazza, giovane ballerina, riesce a muoversi delicata come quella rosa bianca, sulle corde di questo dolore, per poi cadere lasciandosi rialzare dalla musica. 

I Red Roll sono una band Alternative Rock band della provincia di Bologna, composta da Passo (voce e chitarra), Jhonny (batteria), Leo (chitarra e voce), and Cesi (basso), che emerge nella scena musicale per il suo suono eclettico.

Ispirati da band come Biffy Clyro, Foo Fighters, Muse, Placebo e con tanti anni di musica alle spalle i Red Roll fanno confluire nel progetto le loro personali influenze stilistiche fondendole in un nuovo tutto, difficilmente etichettabile in modo netto all’interno dei confini di un solo genere.

 

Blog: Rock Targato Italia

Giulia Villani

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