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Paolo Musto

Paolo Musto

Milano, grande jazz a Mare Culturale Urbano venerdì 27 gennaio con The New Trio di Paolo Pellegatti

La formazione composta dal batterista milanese, da Giancarlo Porro al sax e da Yazan Greselin all’organo hammond protagonista di un imperdibile concerto in Cascina Torrette
 
 
MILANO - Un pezzo di storia del jazz italiano in scena a Mare Culturale Urbano: venerdì 27 gennaio, sul palco di Cascina Torrette, in via Gabetti 15, si esibirà The New Trio, formazione composta da tre formidabili musicisti quali Paolo Pellegatti alla batteria, Giancarlo Porro al sax e Yazan Greselin all’organo hammond. In scaletta brani originali di Pellegatti (tratti dall’album “Pablito’s Way”) e alcune composizioni di grandi jazzisti quali Cedar Walton, Herbie Hancock e McCoy Tyner, ma non solo. Il concerto inizierà alle ore 21.30 (ingresso 15 euro, biglietti in prevendita su www.mailticket.it/manifestazione/2Q35/pablito-s-way---the-new-trio).
Paolo Pellegatti è un maestro della batteria, un musicista di livello internazionale che si è formato ed è cresciuto artisticamente alla scuola di Enrico Lucchini e grazie agli insegnamenti di Ed Kaspick e Joe Hunt, frequentando inoltre il Berklee College of Music di Boston. Nel corso della sua lunga carriera ha collaborato con alcuni mostri sacri del jazz mondiale, tra cui Chet Baker, Dizzy Gillespie, Bob Berg, Joe Lovano e Lee Konitz, e della scena nazionale, da Enrico Rava a Franco Cerri, da Enrico Intra a Claudio Fasoli, solo per citare alcuni nomi. Sua l’idea di creare, nel 2000, La Drummeria, una super band di batteristi con Ellade Bandini, Walter Calloni, Maxx Furian e Christian Meyer.
Giancarlo Porro, sassofonista e clarinettista di grande talento, ha fatto parte della band del mitico Capolinea di Milano ed è stato tra i fondatori della  Big Band Jazz Class. Attualmente milita nella JW Orchestra diretta dal multistrumentista e arrangiatore Marco Gotti. Numerose le sue collaborazioni anche con i big del pop e della canzone d’autore italiana, da Adriano Celentano a Ornella Vanoni, da Mina a Fabrizio De Andrè, da Antonello Venditti a Francesco Guccini, da Enrico Ruggeri a Roberto Vecchioni. Nel 1992 ha condiviso il palco con Steve Wonder, al Palatrussardi di Milano, nell’unica data italiana del “Natural Wonder tour”. 
Infine, Yazan Greselin, diplomatosi a pieni voti in Pianoforte e Pianoforte jazz, ha approfondito negli ultimi anni lo studio dell’organo hammond, diventandone un virtuoso. Tra le sue collaborazioni in ambito jazzistico spiccano quelle con musicisti del calibro di Flavio Boltro, Stefano Di Battista, Antonio Onorato, Gianni Cazzola, Gigi Cifarelli e Antonello Salis e con nomi internazionali come Alex Sipiagin, Klemens Marktl e Rudy Royston.
 

L’ORAZIO di Müller, dal 26 gennaio in prima assoluta al PACTA Salone con la regia di Giovanni Battista Storti

Heiner Müller

L’ORAZIO

Dal 26 gennaio in prima assoluta al PACTA Salone per la regia di Giovanni Battista Storti

 

La sezione New classic presenta al PACTA Salone di Milano dal 26 al 29 gennaio 2023 L’ORAZIO di Heiner Müller, in prima assoluta con la regia di Giovanni Battista Storti, anche in scena con Lorena Nocera e Gilberto Colla. La produzione Teatro Alkaest in coproduzione con PACTA . dei Teatri affronta una storia per raccontare un dilemma difficilmente risolvibile: può un eroe, riconosciuto da tutti come lo strenuo difensore della libertà dei suoi concittadini, essere al contempo un assassino? 

 

Roma e Alba sono in guerra tra loro e, per evitare la carneficina di una battaglia tra eserciti, scelgono i propri rappresentanti affinché si affrontino in un duello mortale, alla fine del quale l’Orazio uccide il Curiazio e Roma sottomette la città rivale. Il Curiazio era fidanzato alla sorella dell’Orazio e quest’ultimo, sdegnato dal pianto della giovane in lutto per l’amato, non esita a ucciderla. La comunità affronta un dilemma difficilmente risolvibile: può un eroe, riconosciuto da tutti come lo strenuo difensore della libertà dei suoi concittadini, essere al contempo un assassino? Rivisitando il mito, il grande drammaturgo Heiner Müller restituisce in modo lucido e appassionato il dramma che ogni società si trova ad affrontare nel tentativo di affermare la Verità.

 

“Heiner Müller si cala nella contraddizione con la vista acuta del semiologo e la freddezza del chirurgo – spiega il regista Giovanni Battista Storti -. Nel corso del dramma, ogni azione compiuta, ogni motivazione sottostante, ogni opinione espressa dai cittadini, viene presa in considerazione, analizzata, valutandone i pro e i contro, nel tentativo di accertare la verità ed emettere una sentenza definitiva. Grazie al linguaggio poetico di Müller e alla sua avvincente regia degli eventi, ci ritroviamo tutti, attori e spettatori, a essere gli artefici di un vero e proprio processo dal vivo, in altre parole, diventiamo concretamente gli artefici di un rito civile chiamato Teatro. Ed è grazie al teatro che una vicenda antica ci pone dinanzi a domande vere e necessarie: in che misura siamo disposti a rinunciare alla giustizia in cambio di protezione? Qual è il percorso che ci permette di giungere a una verità condivisa?”. 

 

In scena tre attori, una donna e due uomini, affiancati dal musicista e cantante Thomas Umbaca, si alternano nella narrazione della vicenda rivolgendosi direttamente allo spettatore per una ri-evocazione oggettiva. Con una struttura ritmica ben definita, un flusso costante di significati e immagini trascina attori e spettatori. I costumi rimandano a epoche tra loro diverse, a indicare tre figure di rappresentanti della comunità degli spettatori e al tempo stesso tre personaggi appartenenti alla memoria. 

 

L’OPERA

Prima rappresentazione assoluta: Berlino, Schiller Theater, 1 marzo 1973, regia di Hans Lietzau. Scritta alla fine degli anni ’60, insieme a Filottete e Mauser compone il trittico dei drammi didattici alla Müller: “I drammi didattici, in qualunque modo li si consideri, contrariamente alle parabole hanno una struttura da tragedia, cioè mettono in questione il mondo e non pretendono di essere delle risposte” (H. Müller in “Der Spiegel”, n. 19, 1983). Müller ripercorre l’antica leggenda del duello tra Orazi e Curiazi, inscenando una vicenda in cui il principio dialettico brechtiano pare incepparsi, e consegna al pubblico tutte le contraddizioni in essa contenute, esortandolo a farsi carico della ricerca di una possibile, e sempre provvisoria, soluzione. 

 

Heiner Müller (1929-1995), il più grande drammaturgo tedesco del Novecento dopo Bertolt Brecht, è stato per oltre un ventennio uno degli autori più rappresentati sui palcoscenici internazionali. Nato in un villaggio della Sassonia meridionale e figlio di un militante socialista perseguitato dai nazisti, trascorre la giovinezza nella Germania hitleriana. A guerra conclusa riesce a passare nella Zona di Occupazione sovietica (SBZ), quello che sarà il futuro territorio della DDR, e nel 1951 si trasferisce a Berlino Est, dove inizia a scrivere recensioni per alcune prestigiose riviste letterarie. Le sue prime opere teatrali risalgono alla metà degli anni cinquanta. Nel 1961 la prima e unica messa in scena di Die Umsiedlerin oder Das Leben auf dem Lande (La contadina sfollata o La vita in campagna) scatena una ridda di polemiche e reazioni negative, con il conseguente divieto di ulteriori rappresentazioni e l’espulsione di Müller dall’Unione degli Scrittori, in cui verrà riammesso soltanto nel 1988, all’apice della sua fama mondiale. È l’inizio di un rapporto complesso e tormentato con le autorità della DDR, che induce lo scrittore alla riscrittura delle opere shakespeariane e dei classici del mito (tra le quali L’Orazio). In seguito, le sue opere teatrali riscuoteranno crescenti consensi nella Germania occidentale e in tutta Europa, con numerosi premi e riconoscimenti letterari. Müller è anche autore di poesie e saggi, ma soprattutto è uno dei più lucidi interpreti dei travagliati destini del proprio Paese, prima e dopo la svolta del 1989. Membro dell’Accademia delle Arti di Berlino Est, nella Germania riunificata è direttore del celebre Berliner Ensemble fino alla sua morte, sopraggiunta nel 1995.

 

PACTA SALONE

Dal 26 al 29 gennaio 2023                                                                                    New Classic

L’ORAZIO                                                                                                           prima assoluta

di Heiner Müller 

regia Giovanni Battista Storti 

con Gilberto Colla, Lorena Nocera, Giovanni Battista Storti 

musiche dal vivo Thomas Umbaca (el. Piano, loop station)

installazione Marcello Chiarenza e Marco Muzzolon

disegno e partitura luci Fulvio Michelazzi (AILD)

costumi di Caterina Villa

produzione Teatro Alkaest in coproduzione con PACTA . dei Teatri

 

Durata 50’

 

INFORMAZIONI GENERALI

Dove siamo: PACTA SALONE via Ulisse Dini 7, 20142 Milano

MM2 P.zza Abbiategrasso-Chiesa Rossa, tram 3 e 15, autobus 65, 79 e 230

Per informazioni: www.pacta.org - tel. 0236503740 - mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. -Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Orari spettacoli: da giovedì a sabato ore 20.45 | domenica ore 17.30 – VERIFICARE SUL SITO GLI ORARI

 

Orari biglietteria: via Ulisse Dini 7, 20142 Milano

dal lun al ven dalle ore 12.00 alle ore 15.00 e dalle ore 17.00 alle ore 19.00 | nei giorni di programmazione, 1h prima dell’inizio dello spettacolo 

Acquisto biglietti: www.pacta.org e Circuito Vivaticket (online, telefonicamente e nelle prevendite fisiche)

Prezzi biglietti: Intero €24 | Rid. Convenzioni, CRAL e gruppi (min. 10 persone) €16 | Under 25/over 60 €12 | gruppi scuola €9 | 

SPETTACOLO + APERITIVO (drink e stuzzicherie) presso Majuda, via dei Missaglia 13, Milano (lun-sab h 7-21): 19€ 

 

Il Marcos Quartet in concerto a Mare Culturale Urbano, a Milano, martedì 24 gennaio per la rassegna “il jazz a mare”

MILANO - Per il terzo appuntamento di gennaio della rassegna “il jazz a mare”, organizzata da Mare Culturale Urbano e Rest-Art/Novara Jazz negli spazi di Cascina Torrette, a Milanomartedì 24 gennaio si esibirà il Marcos Quartet, formazione composta da Francesco Chiapperini (clarinetto, sax, flauto), Alberto Zanini (chitarra elettrica), Luca Pissavini (contrabbasso) e Filippo Sala (batteria).
Marcos è un progetto dedicato all’omonimo subcomandante messicano e, più in generale, al desiderio di lottare per la libertà e l'uguaglianza, che nasce dall’assenza di ogni tipo di discriminazione. Le composizioni della band provengono dalla musica black, ma allo stesso tempo sono contaminate da sonorità rock e free jazz, senza tralasciare le ispirazioni che provengono da altri mondi, a cominciare dalle terre africane.
Come sempre, il concerto inizierà alle ore 21.30 e il biglietto di entrata ha il costo simbolico di un euro.
Giovedì 31 gennaio sarà in programma l’ultimo concerto del mese della rassegna “il jazz a mare”: sul palco di Mare Culturale Urbano si esibirà l’Homelife trio guidato dal contrabbassista Tito Mangialajo Rantzer.
 
 
“IL JAZZ A MARE” - MARE CULTURALE URBANO
Cascina Torrette, via G. Gabetti 15, 20147 Milano. 
Tel: 0245071825. On line: maremilano.org
Inizio concerti: ore 21.30.
Ingresso: biglietto di 1 euro (acquistabile in cassa, sull’app Dice e sul sito dice.fm).
 
LE DATE DI GENNAIO 2023
Martedì 10/1
Max Prandi Vintage Trio
Max Prandi (chitarra, voce); Alessandro Porro (contrabbasso); Giancarlo Cova (batteria).
 
Martedì 17/1/2023
Tamashi Pigiama
Carolina Pasinetti (voce); Tommaso Lando  (chitarra); Danilo Mazzone (tastiera, basso synth); Luca Bongiovanni (batteria).
 
Martedì 24/1/2023
Marcos Quartet
Francesco Chiapperini (clarinetto, sax alto); Alberto Zanini (chitarra elettrica); Luca Pissavini (basso elettrico); Filippo Sala (batteria).
 
Martedì 31/1/2023
Homelife Trio
Tito Mangialajo Rantzer (contrabbasso); Giulio Maria Ferrari (chitarra); Dario Di Tullio (batteria).

EPOQUE pubblica il nuovo singolo "TOLONA", da ora disponibile su tutte le piattaforme digitali

ORIGINI CONGOLESI, CRESCIUTA TRA PARIGI E BRUXELLES,

DOPO IRAMAJOVANOTTI E LA COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE CON DAVINHOR,

EPOQUE

PUBBLICA IL NUOVO SINGOLO

TOLONA

DISPONIBILE DA ORA SULLE PIATTAFORME DIGITALI

Milano, venerdì 20 gennaio 2023. Sempre stilosa, glamour e pronta a portare qualcosa di nuovo sulla scena con il suo stile musicale unico e personalissimo, Epoque pubblica oggi il nuovo singolo “TOLONA”, brano dalle sonorità afro e dancehall.

 

“Tolona significa ‘lotta’ in africano malgascio. È un brano zouk (n.d.r. il genere musicale che miscela stili africani, caraibici ed europei) e racconta di un viaggio interiore, in cui ci si domanda se ha senso ancora combattere per un rapporto diventato ormai tossico o se accettare di chiudere, preservandone i bei ricordi” – racconta Epoque.

Il brano segue il successo delle precedenti uscite “Mama” con Davinhor, “Tout Va Bien”, “Aposto”, “Obligè” con Axell, “Cliché” e il singolo “Boss (Io & Te)”, successo radiofonico e da milioni di stream accumulati che ha fatto conoscere l’artista al grande pubblico.

 

 

Epoque

Janine Tshela Nzua, vero nome dell’artista di origine congolese, è nata a Torino e cresciuta tra Parigi e Bruxelles, prima di stabilirsi nel capoluogo piemontese, dove ha frequentato le scuole.

Il suo stile è personalissimo: i testi conscious, in cui mischia l’italiano con il francese e il lingala (la lingua della Repubblica Democratica del Congo), uniti a un incontro tra musicalità e ritmiche afro, danno un respiro internazionale ai suoi brani. La sua musica è spesso legata ad un messaggio e i testi parlano di storie e vicende che non riguardano solo la sua vita personale, ma anche persone o conoscenti immaginari in cui cerca di immedesimarsi per raccontare temi sociali. Fra le sue ispirazioni (e influenze musicali) ci sono grandi artiste come Mary J. Blige, Janet Jackson e Lauryn Hill ma anche personaggi ‘spartiacque’ come Naomi Campbell che hanno lasciato un segno indelebile nell’immaginario pop mondiale.

Il 7 ottobre 2020 pubblica “Petite”, il suo primo singolo ufficiale che ottiene un buon riscontro e la porta a firmare il primo contratto con una major (Universal Music Italia/Virgin Records).

Sono seguiti “Boss (Io & Te)”, successo radiofonico e da milioni di stream accumulati che ha fatto conoscere l’artista al grande pubblico, “Cliché” “Obligè” con Axell e “Aposto”, che ha avuto la sua première addirittura sull’emittente inglese BBC Radio 1Xtra.

Di recente ha duettato con Irama all’interno del suo disco nel brano “Moncherie” e con Lorenzo Jovanotti ne “La Primavera Rmx”, che Epoque ha cantato anche sul palco in una delle date del “Jova Beach Party”. Ha partecipato, inoltre, in qualità di attrice a “Autumn Beat”, il film diretto da Antonio Dikele, targato Amazon Prime Video.

 

EPOQUE

https://www.instagram.com/93epoque/

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