quarta edizione
Rassegna di Teatro Contemporaneo | Edizione Outdoor
venerdì 29 NOVEMBRE 2019
INAUGURAZIONE della Stagione Teatrale
presso Spazio Ranieri a Santarcangelo
ore 21:00
MARITI
lettura scenica da Husbands di John Cassavetes
con Gianluca Balducci, Francesco Pennacchia, Stefano Vercelli
adattamento di Francesco Pennacchia
coproduzione Drama/Cantharide
∙ Intervallo ∙
ore 22.15
PERSONA
lettura scenica tratta da Persona di Ingmar Bergman
con Isadora Angelini, Angela Antonini, Elena Galeotti
adattamento di Elena Galeotti
coproduzione Drama/Cantharide
Entrambi gli spettacoli fanno parte di D’umanità l’attore (progetto di rete Drama Teatro-Cantharide in collaborazione con Teatro Patalò). Uno speciale ringraziamento a Claudio Morganti.
La serata è dedicata alla Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne.
Con il Patrocinio del Comune di Santarcangelo di Romagna
→ LUOGO Spazio Ranieri, Via della Quercia 3 - Santarcangelo di Romagna (RN)
La serata sarà riscaldata dal vino offerto da Approdo Mediterraneo
→ BIGLIETTO UNICO per i due spettacoli Euro 10 | RAGAZZI FINO A 18 ANNI Euro 5 | Riduzione soci Coop
→ ABBONAMENTO a tutti gli spettacoli Euro 40 (anche la sera stessa)
→ Prenotazioni
Ufficio Santarcangelo dei Teatri Via Costa 28 tel. 0541 626185 | 338 3997613
→ INFO
Evento
www.teatropatalo.it
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FUORI STAGIONE è Un progetto a cura di Teatro Patalò in collaborazione con Santarcangelo dei Teatri e il Comune di Santarcangelo di Romagna, con il contributo della Regione Emilia-Romagna.
MARITI
lettura scenica da Husbands di John Cassavetes
Tre amici. Il quarto, uno di loro, è morto. La scomparsa improvvisa e prematura del loro amico apre una voragine, provoca una crisi di valori in cui questo terzetto di mezza età precipita. Tre seri professionisti diventano quindi tre goliardi molesti e ubriachi che, rimanendo insie- me, per un impulso di ribellione verso qualcosa che non riescono a definire, decidono di mandare al diavolo tutto. Mogli, figli, lavoro, per un momento non esistono più. Solo per un momento però. Niente è definitivo, tutto ricomincia.
Nel 1970 John Cassavetes realizza Husbands. Questo film ed altre perle della sua filmografia, come Shadows, A woman under the influence, Faces, Minnie & Moskovitz, mettono in luce le contraddizioni dei vin- coli sociali più importanti della società occidentale contemporanea, come l’amicizia, la famiglia, la coppia, e fanno del geniale cineasta greco-statunitense, il capostipite del cinema indipendente americano. La lettura, tratta dal film, vuole esserne un’esplorazione.
PERSONA
lettura scenica tratta da Persona di Ingmar Bergman
“Non ho composto una sceneggiatura nell’accezione comune. Quello che ho scritto mi pare assomigli piuttosto al motivo di una melo- dia che, con l’aiuto dei miei collaboratori, dovrò strumentare durante il corso del mio lavoro. Su molti punti sono insicuro e uno poi mi è completamente oscuro. Ho infatti scoperto che il tema da me scelto è molto vasto e che quello che ho scritto o aggiunto nel film definitivo (pensiero terribile!) Non potrà che essere estremamente arbitrario. Per questo motivo invito la fantasia del lettore a servirsi liberamente del materiale che io metto ora a disposizione”.
Questo l’incipit di Ingmar Bergman alla sceneggiatura di Persona ed è con grande riconoscenza che seguiremo il suo consiglio servendoci del suo testo per farne una lettura in teatro.
PERSONA: l’etimo latino di Persona è quello di “maschera teatrale”. Per metonimia, poi, persona ha assunto il significato di “uomo dietro la maschera” e quindi “uomo”.
Un’acclamata attrice teatrale, Elisabeth Vogler, durante una rappre- sentazione dell’Elettra smette all’improvviso di recitare in preda a un inspiegabile desiderio di ridere. Da quel momento Elisabeth decide di non parlare più. Ricoverata in una clinica psichiatrica, la donna pare non avere alcun tipo di disturbo e risulta evidente che il suo mutismo è una scelta. La dottoressa che l’ha in cura, capisce la natura della sua decisione e preferisce non farla restare in clinica proponendole di trascorrere del tempo nella sua casa al mare insieme a una giovane infermiera, Alma, che avrà il compito di assisterla.
Leggere in teatro significa fare una scelta, ascoltare l’alternarsi dei pieni e dei vuoti che le parole portano e comportano, del grado di tensione e attenzione che la lettura può sostenere; poi c’è la relazione; gli attori si ascoltano e leggono per essere ascoltati e perché la parola evochi movimento, corpo, spazio.
Nel nostro caso non è l’episodica il fuoco, ma alcune scene tratte dalla prima sceneggiatura del 1964, dialoghi per attrici, e certo non potremo imitare Liv Ulmann e Bibi Andersson o nessuna delle meraviglie del cinema, per questo c’è sempre il film, bellissimo.
Il teatro però ci dà un’altra possibilità: leggere una drammaturgia tratta da quella sceneggiatura tentando di comunicare a chi ci ascolta il nostro pensiero, per quanto disorientante e fallimentare, attraverso le nostre voci, i silenzi, i respiri, una melodia. Le voci si muovono tra il giorno e la notte, la città e la casa sul mare. Come in un sogno affiora- no colori e linee confuse, irresponsabili.
E ci siamo noi tre, attrici appunto, con il desiderio di far vibrare chi ascolta. Il nostro è un piccolo lavoro incompiuto: lettura di frammenti da Persona di Ingmar Bergman.
BLOG: www.rocktargatoitalia.eu