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EUGENIO IN VIA DI GIOIA: FINALMENTE SI RIPARTE AL 100%!

DOPO UN ANNO E MEZZO CONFERMATI I 4 CONCERTI, TUTTI ESAURITI, I PRIMI IN PIEDI SENZA DISTANZIAMENTO IN ITALIA.

È stato un periodo pieno di incertezze e difficoltà ma finalmente, dopo 20 mesi, si ritorna sottopalco in piedi e senza distanziamento. 

Dopo l’esperienza a Sanremo nel febbraio 2020 ed essersi aggiudicati il Premio della Critica Mia Martini tra le Nuove Proposte gli Eugenio in Via Di Gioia erano pronti a salire sui palchi dei superclub a Torino, Bologna, Roma e Milano per quattro grandi concerti sold-out insieme ai loro fan. Ad una settimana dall’inizio dell’esplosione della pandemia aveva obbligato la band a rimandarli.

Oggi siamo emozionatissimi nel confermare che le date tutte esaurite del tour degli Eugenio In Via Di Gioia si faranno e saranno i primi concerti in Italia nel 2021 con capienza 100% in piedi nei club.

Di seguito le date confermate:

28.10.2021 TORINO, Teatro Concordia - Tutto Esaurito

02.11.2021 BOLOGNA, Estragon - Tutto Esaurito

03.11.2021 ROMA, Orion (cambio venue e doppio show) - Tutto Esaurito

09.11.2021 MILANO, Alcatraz - Tutto Esaurito

È ufficiale: Suoneremo!

Sono stati mesi lunghi e faticosi, fino all'ultimo siamo stati incerti e titubanti, ma ce l'abbiamo fatta! 

È davvero merito di un  team di persone instancabili e preparate e grazie alla fiducia e al supporto vostri siamo riusciti ad ottenere qualcosa che fino a ieri sembrava impossibile.

Tornare ad incontrarsi insieme per i nostri concerti, il nostro chiodo fisso da quando sono stati rimandati a marzo 2020. Ecco saranno quattro feste incredibili insieme. 

Ci auguriamo che possa essere un bel segnale, adesso non ha più senso attendere, serve tornare nei club a lavorare e rincontrarsi. Ci auguriamo che le Istituzioni facciano di tutto per sostenere e valorizzare questo settore, c’è ancora tanto lavoro da fare per dare risposte puntuali e vita ad una riforma che negli scorsi due anni è stata chiesta a gran voce. 

Dobbiamo rifrequentare gli spazi di cultura e dare la possibilità a tutto il settore di lavorare a pieno regime e in sicurezza, abbiamo curato il corpo,  ma adesso il nostro spirito ha bisogno di esplorare e cercare la bellezza”

Eugenio In Via Di Gioia

I biglietti precedentemente acquistati restano validi per le nuove date.

Per motivi logistici la data prevista all'Atlantico di Roma si terrà all'Orion Club.

Al fine di permettere a tutti di assistere al concerto, verranno organizzate due repliche dello stesso spettacolo, la prima alle 18:00 e la seconda alle 22:00.

Per partecipare ad una delle due repliche previste il 3 novembre 2021 all’Orion, tutti i possessori di un biglietto precedentemente acquistato per la data all’Atlantico dovranno confermare la loro presenza indicando l’orario preferito (fino ad esaurimento disponibilità) su questa pagina https://www.clappit.com/eivdg-2021/ a partire dal 27 ottobre 2021 alle ore 11.00.

Si ricorda che per accedere al concerto è obbligatorio esibire il green pass in corso di validità, un documento d’identità e sottoporsi alla misurazione della temperatura corporea tramite termoscanner. Sarà vietato l’ingresso a coloro che non saranno in possesso di green pass e/o che risulteranno affetti da patologie febbrili con temperatura uguale o superiore a 37,5°.

All’interno della venue è inoltre obbligatorio l’uso della mascherina.

ORARI

Torino, Bologna e Milano

Inizio show ore 21:00 

Roma – primo show

Apertura porte ore 16:30

Inizio show ore 18:00

Roma – secondo show

Apertura porte ore 21:00

Inizio show ore 22:00

Si consiglia di arrivare presso la venue con largo anticipo per agevolare i controlli ed evitare le code.

 

Segui su:

https://www.eugenioinviadigioia.it/ 

FB: https://www.facebook.com/EugenioInViaDiGioia

IG: https://www.instagram.com/eugenioinviadigioia/

YT: https://www.youtube.com/user/Eugenioinviadigioia

 

Blog www.rocktargatoitalia.eu

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1991: I Timoria vincono la prima edizione del Premio della Critica per i giovani al Festival di Sanremo (come nasce uno dei premi più prestigiosi d’Italia)

Link  per ascoltare L'Uomo Che Ride dei Timoria 

https://www.facebook.com/LarchivioDiFrancescoRenga/videos/649335738503026/ 

 

Quello della musica è un mondo strano. Puoi essere nel posto giusto al momento giusto e questo non basta.

Puoi sputare sangue su questa storia del diventare un artista e veder sfumare la cosiddetta grande occasione.

Oppure può succedere il contrario: che dalla sconfitta venga fuori qualcosa di nuovo, di inaspettato.

È il 1991 quando la formazione dei Timoria Pedrini-Renga-Galeri-Ghedi-Pellegrini sale sul palco dell’Ariston. Sembra un po’ uno scherzo che tra i grandi nomi della musica leggera italiana tornati ancora una volta a reclamare la loro gloria – tra questi, Jannacci, Cocciante, Tozzi – ci sia quest’unico gruppo rock, presentato meccanicamente per la categoria “Novità” da Edvige Fenech come “un gruppo che rappresenta una delle più interessanti realtà del panorama musicale italiano”.

Il pezzo che hanno portato lo ha scritto Omar Pedrini e la produzione discografica è affidata all’ex Litfiba Gianni Maroccolo, con alle spalle Francesco Caprini (Divinazione Milano), Produttore Esecutivo e Ufficio stampa, e Gianni Sassi (CRAMPS) Art Director.

“L’uomo che ride”, poi inserito l’anno successivo in Ritmo e Dolore, è ispirato all’omonimo romanzo di Victor Hugo: la storia di un uomo deturpato a vita da un ghigno beffardo sul volto che non può togliersi nemmeno durante le più dure botte della vita, e così è il brano. Ironico, arrabbiato, col sapore del sangue sui denti, ma non il pezzo di un codardo.

Per tutta la prima parte Renga e soci incedono lenti, sembrano mordere il freno e tutto ad un tratto lo mollano, esplodono e poi chiudono di nuovo decrescendo. In meno di cinque minuti hanno fatto tremare il Festival più seguito d’Italia.

Solo che non basta. Forse sono loro, forse la nazione non è pronta a questo. I Timoria vengono eliminati al primo colpo dalla giuria. cosi come molti altri giovani in gara. Queste sono le regole del gioco

Eppure, non può finire così, c’è dell’amaro in bocca e non solo da parte dei giovani bresciani. Ma anche dietro le quinte, ha lavorato sommessamente per contribuire al successo di artisti e cantati: come i promoter, i produttori artistici, gli addetti stampa, un mondo intero vive e lavora all’ombra dell’artista. Nelle sale piene di giornalisti e addetti stampa qualcosa serpeggia.

”… Allora perché non fare come per le sacre figure della Sezione Campioni e attribuire un premio da parte della critica anche per la categoria Nuove Proposte?

Questa è la domanda che si pone Francesco Caprini e che diventerà la geniale e decisiva intuizione per il futuro di Sanremo.

Nasce così una storia incredibile: una proposta fatta tra il serio e il faceto, voluta e sottoposta da Caprini alla giuria dei giornalisti presenti al festival (su tutti Stefano Ronzani), che sulla strada del Premio della Critica attribuito ai BIG (vinto in quell'edizione da Enzo Jannacci) ha ritenuto importante e giusto premiare anche un artista della Sezione Giovani.

Impossibile ma vero!!

Con una grande disponibilità dell'ufficio stampa di Dalia Gaberscik e il benestare entusiasta di Aragozzini (organizzatore del Festival) si ufficializza il coronamento definitivo di quella proposta. Tutti sono entusiasti, l’idea è buona e viene accettata nel breve scorrere di un pomeriggio.

Così nasce il Premio della Critica anche per la Sezione Giovani. Nel caso dei Timoria gli esclusi della prima serata di Sanremo diventano i vincitori del primo Premio della Critica per le Nuove Proposte, venendo in qualche modo consacrati prima di riprendere a scrivere la storia del rock nostrano.

Il premio negli anni successivi diventerà molto ambito, una sorta di consacrazione artistica per il cantante o gruppo al quale viene assegnato.

La semplice intuizione di uno sveglio operatore culturale, nel momento giusto al posto giusto, con persone preparate, diventa per sempre un ambitissimo e ricercatissimo premio nella discografia italiana.  Una buona comunicazione, una storia incredibile.

Timoria in greco antico significa vendetta, rivalsa.

Quello della musica è un mondo strano, dicevamo. E chissà se i Timoria non lo avessero intuito già quando scelsero questo nome.

 

GIOVANNI TAMBURINO

Blog: https://www.rocktargatoitalia.eu/

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