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Book signing con Maurizio Cattelan: Giovedì 2 dicembre 2021, dalle ore 19.30

Maurizio Cattelan alla presenza del pubblico firma in esclusiva le copie della sua ultima pubblicazione INDEX (Pirelli HangarBicocca, Milano, Marsilio Editori, Venezia 2021),una raccolta inedita di tutte le sue conversazioni con altri artisti, intellettuali, creativi e personaggi del mondo dello spettacolo, realizzate nel corso di vent’anni.

Alquanto sfuggente nel rilasciare interviste, Maurizio Cattelan riveste perfettamente il ruolo di intervistatore: dal 2001 ha tenuto costantemente conversazioni con altri artisti – a volte direttamente, talvolta per interposta persona, o qualche volta in spirito – ora raccolte in un’unica pubblicazione, INDEX. Secondo volume realizzato in occasione della personale “Breath Ghosts Blind”, l’antologia riunisce oltre 130 testi apparsi originariamente su riviste e quotidiani – tra cui Flash Art, Purple Magazine, Vogue e Il Manifesto – o su cataloghi monografici e di mostre.

Presentando tutte le conversazioni in copia anastatica, mantenendone il testo e il layout originale, INDEX dà vita a un vero e proprio caleidoscopio di voci e immagini, oltre che a un album di famiglia sui generis. Come le tessere di un mosaico, le interviste concorrono a creare un ritratto unico e inedito della cultura visiva degli ultimi decenni, così come della pratica di Maurizio Cattelan e della sua ricerca sull’identità, la società in cui viviamo e il potere delle immagini.

Scorrendo i nomi degli intervistati e leggendo i testi, prende forma un coro strabiliante di voci, tra artisti giovani ed emergenti, altri affermati o passati alla storia e ormai deceduti, incluse figure creative come architetti, designer, chef, pensatori, scrittori, editori, truccatori, celebrità di Instagram o personaggi del mondo della moda e dello spettacolo.

A partire da giovedì 25 novembre è possibile pre-acquistare sull’e-shop di Pirelli HangarBicocca una delle 200 copie a disposizione per la firma:

  • La copia pre-acquistata deve essere ritirata in Pirelli HangarBicocca dalle 18.30 alle 20.30 del giorno dell’evento – giovedì 2 dicembre, e sarà firmata dall’artista in loco
  • Al ritiro della copia sarà chiesto di autenticarsi con nome e cognome di chi ha effettuato l’acquisto
  • Potrà partecipare all’evento solo chi ha acquistato la copia tramite l’e-shop di Pirelli HangarBicocca

In occasione dell’evento le mostre saranno aperte fino alle 21.30
La Certificazione verde Covid-19 è richiesta a tutti i visitatori di età superiore ai 12 anni compiuti


INDEX
Maurizio Cattelan con Marta Papini e Michele Robecchi
A cura di Roberta Tenconi e Vicente Todolí con Fiammetta Griccioli
Pirelli HangarBicocca, Milano e Marsilio Editori, Venezia, 2021

Inglese, con interviste in lingua originale (inglese, italiano, francese, tedesco, cinese)
21 × 29 cm, 672 pagine
ISBN 9788829713943
44 €

ACQUISTA ORA LA TUA COPIA: https://bit.ly/3nPB6W0

 

blog: https://www.rocktargatoitalia.eu

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024 - "Il contrario di tutto" di Antonio Chimienti

Attraverso i miei articoli abbiamo navigato in tante sfaccettature di significato che la Musica svela della vita umana. Vi invito a rileggere articoli come “Il Sacro della Musica” o “La teoria delle stringhe, lo spartito di Dio” o “Il Successo”, ma in realtà anche in molti altri, per ritrovare davvero quanto la Musica sia una manifestazione di qualche cosa di molto più profondo rispetto alla struttura di suoni o note che tutti gli riconosciamo.

Con questo articolo mi propongo di farVi realizzare quanto la nostra esistenza come esseri viventi sia legata a regole precostituite molto prima della nostra volontà e coscienza da poter pertanto essere in comune con l’esistenza di altri fenomeni naturali come ed esempio il suono (da intendersi sempre come manifestazione di energia). In altre parole, userò le note musicali, creando parallelismi con la nostra vita, per dimostrare che oltre un certo livello di coscienza, laddove sì hanno le capacità per arrivarvi, le cose e le verità assunte diventano il contrario di quello che sì era assunto come verità stessa.

In ultimissima analisi che non esiste una sola verità, ma anche il contrario della stessa verità e che quindi esiste il tutto.

Dovremmo procedere in maniera empirica e quindi dovreste procurarvi la tastiera di un pianoforte o comunque uno strumento musicale per questo articolo. Potreste anche scaricare qualche app che riproduca la tastiera di un pianoforte.

Quello che dovrete fare è suonare degli intervalli di note secondo lo schema che vi proporrò man mano lungo la spiegazione, cominciamo.

Schiacciamo il tasto bianco del DO e subito dopo la nota successiva, il RE. Noterete come le due note contigue producono un accordo assolutamente fastidioso, per niente piacevole, da interrompere subito. Sì percepisce all’istante che le due note non stiano bene insieme e che non abbiano assolutamente nulla da condividere.[1]

Solleviamo il RE e schiacciamo il tasto successivo, il MI. Qui le cose cambiano, ascoltando quanto prodotto a livello di frequenze dal DO + il MI percepiamo una certa coerenza, un piacere. Comprendiamo che le due note abbiano qualcosa da dirsi, la loro unione viene da noi accolta come una cosa piacevole, non disturbativa, coerente ed accettabile. Ora procediamo aggiungendo la quarta nota che sarà il FA. Avendo premuto il DO, il MI ed ora il FA il suono udito non ci piace; la presenza del FA viene da noi percepito come un qualcosa che non “c'entra niente”, lo scartiamo e lo cataloghiamo come una opzione non accettabile.

Finalmente le cose prendono un tono ( in tutti i sensi) veramente bello quando , avendo sollevato il dito dal FA schiacceremo la nota successiva : il SOL. Qui ci sarà una apoteosi di piacere per qualsiasi persona poiché chiaramente la somma del DO con il MI ed il SOL producono un accordo che non a caso sì chiama MAGGIORE. Il suono derivante ha tutte le caratteristiche attese: piacevolezza, senso di completezza, positività e quasi un senso evocato di felicità. Sembra la perfezione, la completezza di queste tre frequenze insieme davvero compongono sommandosi qualcosa di perfetto, ma c’è un “ma”.

Nella vita noi umani procediamo guidati da un intuito che sì interfaccia con il mondo circostante per trarre da esso l’ispirazione e le idee e le soluzioni per realizzare i nostri desideri. Il modo di procedere è secondo la nostra logica, cioè secondo l’unica percezione che possediamo: la nostra, quella propria.

Questo procedere è anche condizionato dalla nostra indole, dal nostro coraggio, curiosità o passione e molto altro, diciamo quindi da una logica che è anche fortemente caratterizzata da aspetti e caratteristiche personali. Ora torniamo al nostro accordo.

La modalità utilizzata fino a quando siamo arrivati all’accordo maggiore di DO-MI-SOL è assolutamente universale e di una logica comune a tutti. Il RE “stonava, il MI ci stava “bene” con il FA le cose non funzionavano, con l’aggiunta del SOL ci siamo sentiti a “posto”.

Moltissime persone sentendosi “a posto” qui sì fermano e non hanno alcun torto. Hanno fatto delle scelte, sanno di aver riconosciuto e scartato ciò che era sbagliato ed hanno quindi anche sperimentato il risultato di queste azioni il che corrisponde anche alla prova che hanno ben agito nel trovare il suono armonioso e perfetto per le loro orecchie, diciamo della propria “vita”. Diciamo che questa è la normalità.

Ma accade che qualcuno, particolarmente audace e curioso ( in parte e vedremo cosa sì intende per “in parte”) decida di aggiungere la nota successiva, cioè in altre parole voglia per indole non “accontentarsi” provando appunto ad aggiungere il LA ( la nota successiva al SOL). DO-MI-SOL-LA schiacciati insieme, come pure anche il DO-MI-LA non producono qualcosa di eccitante, poco meno di qualcosa di disturbante , niente di grave , ma non perfetto come l’accordo che aveva questa persona appena composto ( DO-MI-SOL). Cosa accade nella vita in questo frangente? Che sì osserva come la maggior parte delle persone di questo insieme che abbiamo definito “persone curiose” , moltissime ritornino indietro a ciò che era “meglio” premiando la sicurezza di quello che è rappresentata dalla perfezione di una accordo MAGGIORE. Solo alcuni non soddisfatti procederanno nella loro curiosità. Cosa faranno questi pochi? Lasciando il LA suoneranno il SÌ e qui accadrà una prima piccola magia. La somma del DO con il MI, il “perfetto SOL più questo SÌ producono chiaramente qualcosa di nuovo ed evocativo. In musica questo prende il nome non a caso di “SENSIBILE” dell’accordo poiché il senso energetico ricevuto dall'introduzione di questa nota crea nell’insieme delle frequenze un eccitamento, una “TENSIONE” di grande importanza. Bene qui davvero anche questa piccola percentuale di uomini Eroi meriterebbe la loro gloria come il massimo premio possibile per aver navigato fino a qui, ma qualcosa accade, cosa? Accade che davvero qualcuno con una grande sagacia ed intuizione e tutto quello che non era presente negli altri, tenta l’impossibile e dopo aver glissato sul successivo DO (giustamente in quanto inutile aggiungere due volte la stessa nota) preso da uno spirito di conoscenza e voglia di vita schiaccia il RE con questa somma risultante di note DO-MI-SOL-SÌ-RE (accordo di nona). Ora vi ricordate all’inizio quando avevamo capito che la presenza del DO con il RE era inaccettabile? Che la compresenza delle due note produceva qualcosa di veramente orribile?  Andate a rileggere questo punto!

In questo nuovo accordo scopriamo che l’impossibile diventa possibile, che quello che avevamo sentenziato come certamente da scartare diventa invece un contributo a qualcosa di eccellente, quindi rivoluzionario, inaspettato, evocativo per la sua singolarità ed insospettabile esistenza. Da qui in poi è tutta una sperimentazione ed una incredibile palestra per gli animi predisposti. Da questa palestra sono usciti i motori spaziali, la penicillina e tutte le più grandi (ri) scoperte degli uomini.

Bene l’articolo sì conclude qui perché pur nella consapevolezza che le persone non possono essere quello che non sono, la musica vi ha mostrato come l’impossibile diventa possibile in natura e di conseguenza anche nei frutti di sé stessa, e fra questi frutti noi esseri umani. Vi esorto a continuare a credere nell’impossibile poiché per coloro che lo sentono esso certamente esiste. Dovete solo concederVi la voglia di scoprirlo.

Va da sè che per coloro che conoscono questo cammino “segreto” il viaggio è talmente infinito da non poter essere raccontato.

Buona musica a tutti.

10/2021

Il Contrario di Tutto

di Antonio Chimienti

[1] Segnatevi mentalmente questo passaggio appena letto perché è la chiave di tutto l’articolo.

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Il silenzio di settembre 2021.

   Articolo di Roberto Bonfanti

  -  Passeggiavo per il centro di una cittadina ligure. Nei carrugi, appesi ai muri, c’erano targhe con frasi di De André. “Non si risenta la gente perbene se non mi adatto a portar le catene”, diceva una. “L’inferno esiste solo per chi ne ha paura”, recitava un’altra. A poche centinaia di metri da lì una cover band suonava in una piazzetta circondata da recinzioni alte più di due metri con controlli digitali all’ingresso mentre, un paio di giorni dopo, un’orchestra di liscio si sarebbe esibita in una piazza vicina con il divieto per il pubblico di ballare (che immagino sia un po’ come proiettare un film porno con il divieto di masturbarsi).

In quel momento mi è venuto spontaneo pensare al 1992, quando proprio De André, per non tradire i propri principi, rifiutò l’invito a esibirsi in quello che sarebbe stato il più monumentale spettacolo dal vivo della sua carriera (il concerto-evento insieme a Bob Dylan all’interno delle celebrazioni per i 500 anni della scoperta dell’America a cui De André, per rispetto verso le popolazioni native americane, si rifiutò di partecipare in veste di rappresentante della città d’origine di Cristoforo Colombo, ndr). Poi ho guardato il cellulare e mi ha travolto il silenzio assordante degli artisti di oggi verso la deriva sempre più asfissiante imboccata in questi ultimi mesi dal nostro Paese. Gente che ha costruito intere carriere sull’esaltare chi è “morto per la libertà” oggi considera serenamente rinunciabile ogni forma di libertà individuale. Artisti che si sono riempiti per anni la bocca di “restiamo umani” oggi chiudono gli occhi davanti a un sistema che ci spinge a guardare ogni individuo come un potenziale pericolo anziché, appunto, come un essere umano. Ex ribelli sbraitano contro chi “non rispetta le regole”. Paladini dei diritti hanno improvvisamente dimenticato anche i propri slogan più classici, da “il corpo è mio” in giù. Vecchi poeti si dimostrano capaci di azzardare qualche timida lamentela solo quando si tocca il loro orticello improvvisando discorsi da ragionieri sulla “filiera”.

Sia chiaro: non è una situazione facile. È ovvio che per molti si tratta di decidere se lavorare o meno o quanto meno di scegliere se inimicarsi o meno gli ingranaggi di quel sistema che gli permette di lavorare molto di più, ma purtroppo questo è un dilemma che nei prossimi mesi toccherà sempre più persone in modo sempre più violento e, anche per questo motivo, da determinati personaggi ci si aspetta quel pizzico di lucidità, integrità e coraggio (o almeno, se vogliamo accontentarci del minimo sindacale, inventiva nel trovare modi alternativi per esprimersi e stimolare la riflessione senza prostrarsi a ogni minimo diktat di regime) che dovrebbe valere loro la definizione di “artisti”. Per questo l’unica musica che ho sentito quest’estate e che mi sento di recensire alla vigilia di un periodo che si preannuncia ancora più drammatico è stata il silenzio assordante di un’intera classe di musicisti su tutto ciò che sta stravolgendo i pilastri del nostro vivere civile e il concetto stesso di essere umano.

Proprio De André, in un’intervista di diversi anni fa, disse testualmente: “l'artista è un anticorpo che la società si crea contro il potere. Se si integrano gli artisti, ce l'abbiamo nel culo”. E in effetti…

Roberto Bonfanti
[scrittore e artista]

www.robertobonfanti.com

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