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UNA SERATA DI CULTURA TRA SPUNTI AUDIO-VISIVI, ARTISTICI E MUSICALI

Giovedì 1 dicembre, dalle 18.00 alle 22.00 in via Marco d’Agrate 33, inaugura la mostra con i lavori dedicati al territorio di Corvetto: i video di Bruna Ginammi Home, di Eleonora RoaroCorvetto1954 e di Giulia Roncucci Alba del cacciatore, la video documentazione Corvetto NZSD di Fiammetta Bocola ed Emma Onesti.

È presentato il progetto pittorico e relazionale di Baukje Spaltro City Sphere Corvetto, è esposto il libro d'artista Volume Errare humanum est di Rossana Baroni, Manfredo Fanti e Aky Vetere, infine Sebastian Roque Irina Ghivier presentano il loro percorso realizzato in Viafarini.work.

 

Gruppo TreTre apre i propri studi in Viafarini.work con opere di Andrea Bocca, Marina Cavadini, Lucia Cristiani, Carlo Galli, Liana Ghukasyan, Edoardo Manzoni, Silvia Mantellini Faieta, Francesca Migone, Ludovico Orombelli, Francesco Pacelli, Eleonora Roaro, Vincenzo Zancana.

 

Alle ore 21.00 concerto finale di Conserere, collettivo autogestito e autofinanziato composto da musicisti e musiciste professionisti che fanno dell’improvvisazione il centro della propria ricerca artistica. Concerto a offerta libera con Ibrida - Birra di quartiere.

 

Durante la serata sono inoltre presentate le attività avviate durante il 2022 per Corvetto NZSD, con il supporto di Comune di Milano e di Fondazione Cariplo. 

Una serata di festa con musica e i progetti per Corvetto realizzati da artisti e registi con il coinvolgimento di scuole e organizzazioni socio culturali del territorio.

 

blog www.rocktargatoitalia.eu

Mariagiovanna Monzo

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CIRANO DEVE MORIRE, UNO SPETTACOLO CONCERTO AL VORTICOSO RITMO DELLA MUSICA RAP

Dal 22 novembre al 4 dicembre

Dal martedì al venerdì h 21 – sabato h 19 – domenica h 17 presso il Teatro Vascello di Roma

Cirano deve morire

UNO SPETTACOLO CONCERTO AL VORTICOSO RITMO DELLA MUSICA RAP

Adattamento del Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand

Spettacolo vincitore del Bando Biennale College indetto dalla Biennale Teatro di Venezia 2018.

Di Leonardo Manzan, Rocco Placidi

regia Leonardo Manzan

con Paola Giannini, Alessandro Bay Rossi, Giusto Cucchiarini

musiche originali di Franco Visioli e Alessandro Levrero eseguite dal vivo da Filippo Lilli

fonico Valerio Massi

luci Simone De Angelis, Giuseppe Incurvati

scene Giuseppe Stellato

costumi Graziella Pepe

produzione de La Biennale di Venezia nell’ambito del progetto Biennale College Teatro – Registi Under 30 con la direzione artistica di Antonio Latella

produzione nuovo allestimento 2022 La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello, Elledieffe, Fondazione Teatro della Toscana

Durata: 90’

Presentazione https://youtu.be/Hb1iYic8Wk4

Cirano deve morire è una riscrittura per tre voci del Cyrano di Bergerac di Edmond Rostand. Uno spettacolo concerto con testi e musiche originali che trasforma la poesia di fine ’800 in feroci versi rap. Rime taglienti e ritmo indiavolato affrontano in modo implacabile il tema della finzione attraverso il racconto di uno dei più famosi triangoli d'amore della storia del teatro.

Cyrano de Bergerac è una storia di inganni e di morte, di fedeltà agli altri e di tradimento di sé stessi, una storia di parole che seducono e di silenzi che uccidono. È una straordinaria storia di amore e di amicizia, forse la più grande del teatro moderno. Affidata di consueto ad interpreti maturi, che vedono nel testo nient’altro che una prova d’attore, appesantita dal verso alessandrino che non ha ancora trovato, nelle traduzioni italiane, risultati precisi e leggeri, si finisce inevitabilmente col dimenticare che questa, in realtà, è la storia di tre ragazzi. Due amici e la donna di cui entrambi si innamorano. Cirano deve morire, liberamente ispirato al Cyrano di Rostand, recupera la forza poetica del testo attraverso le rime e il ritmo del rap, scelta necessaria non solo per l’espressione dell’eroismo e della verve polemica di Cirano, ma anche per rendere contemporanea e autentica, quindi fedele all’originale, la parola d’amore.

Lo spettacolo trova la sua espressione nella forma del concerto, con musiche originali dal vivo e intrepreti sempre sul palco e sempre a favore di pubblico. Una scelta estetica precisa che trova il suo fondamento nella natura performativa del protagonista (il primo atto dell’opera di Rostand si apre in un teatro).

Lo spettacolo isola il triangolo d’amore dalle vicende collaterali della trama e affronta la trama retrospettivamente, per far emergere da essa i significati universali. È una resa dei conti tra i tre protagonisti, i due morti e l’unica sopravvissuta, Rossana, che non riesce a liberarsi dei fantasmi che hanno distrutto la sua vita con l’inganno di un amore impossibile, ma che allo stesso tempo le hanno donato gli unici momenti di felicità, con la forza della fantasia.

 

blog www.rocktargatoitalia.eu

 

Mariagiovanna Monzo

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Gli ascolti di dicembre 2020.


articolo di Roberto Bonfanti

  "…c'è il coprifuoco, e pensare che all'inizio sembrava quasi un gioco. […] Per sistemare la situazione c’è stato un programma alla televisione. […] poi hanno dato severe istruzioni, di stare calmi, di stare buoni.” (Edoardo Bennato).
Poche settimane fa è uscita una raccolta di Edoardo Bennato. Riascoltare alcune sue vecchie canzoni in questi giorni è spiazzante: è incredibile come il suo mondo di fiabe libertarie, a oltre quarant’anni di distanza, suoni drammaticamente attuale. A volte mi domando quanti, fra gli attuali portabandiera della musica italiana, avranno la stessa forza di continuare a rimanere del tempo.

Giorgio Canali è una delle poche certezze che ci restano e continua a esserlo anche con “Venti”, il nuovo album freschissimo di pubblicazione: un lavoro lungo, abrasivo e dolente figlio delle inquietudini e delle assurde contraddizioni di quest’ultimo anno. Venti canzoni in cui l’ex chitarrista dei C.S.I., mischiando rock, punk, canzone d’autore e un pizzico di folk con il suo stile ruvido e inconfondibile, ci sbatte in faccia le sue verità da mente libera sempre pronta a sfuggire a ogni etichetta e il suo sguardo intransigente, arrabbiato e deluso sul mondo e sulla realtà contemporanea. Un disco che colpisce come un pugno nello stomaco ma suona come una boccata d’ossigeno.

Forever”, l’album che segna l’esordio solista di Francesco Bianconi, è un lavoro che, nel bene o nel male, difficilmente potrà lasciare indifferenti. Dieci canzoni crepuscolari, dai toni drammatici e dagli arrangiamenti raffinati incentrati su pianoforte e archi, che vanno a comporre un mosaico sonoro monolitico illuminato da alcuni lampi poetici intrisi di un intimismo crudo e diretto. Un lavoro che ci presenta un Bianconi diverso da quello a cui siamo abituati, capace di lasciare da parte il suo lato più narrativo per mettersi a nudo come mai ha avuto modo di fare nel corso del suo percorso con i Baustelle.

Agli Zen Circus non smetterò mai di invidiare la capacità di mantenere costantemente viva la propria sana genuinità da adolescenti ribelli degli anni ’90. “L’ultima casa accogliente”, la nuova prova discografica del gruppo, rappresenta sicuramente l’episodio più cupo della discografia della band o, quanto meno, quello in cui Appino e compagni vanno a scavare nel modo più doloroso e disilluso fra i drammi familiari e le incertezze umane che da sempre accompagnano la loro scrittura. Nonostante questo però il gruppo non scalfisce minimamente la propria identità, la propria freschezza e il proprio approccio genuinamente rock.

Non è facile scrivere canzoni pop che raccontano momenti quotidiani di attacchi d’ansia e depressione ma anche di continuo desiderio di rinascita. “Farmaci”, il nuovo ep del giovane Qualunque, riesce a farlo in modo accattivante attraverso cinque canzoni dalle melodie immediate, dalle sonorità da cantautore indie contemporaneo e dalla scrittura tanto intrigante e sincera quanto sfaccettata. Canzoni dal gusto agrodolce che dietro una patina di leggerezza indie-pop riescono a raccontare con spontaneità e apparente semplicità storie intrise di intima fragilità.

La violenza della luce” è il disco con cui Gianluca De Rubentis, che molti ricorderanno come una delle menti del duo Il Genio, sembra avere trovato la quadratura pop del suo percorso solista. Otto canzoni basate su un pop tanto immediato quanto elegante e ricco di sfumature ombrose. Un pop che non disdegna qualche carezza alla canzone d’autore ma soprattutto ama lasciarsi affascinare dal lato più ricercato e meno nazionalpopolare degli anni ’80 italiani. Un pop ben congegnato, riflessivo, garbato, evocativo e intimista al punto giusto.

Roberto Bonfanti
[scrittore e artista]

www.robertobonfanti.com

 blog Rock targato Italia 

 

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ROCK TARGATO ITALIA, Nuova edizone. ai nastri di partenza

ROCK TARGATO ITALIA

LegendClub Milano inizia la Nuova Edizione

14 – 15 gennaio 2020

(Viale Enrico Fermi 98 - angolo via Sbarbaro. Milano)

Prende il via ROCK TARGATO ITALIA, il contest nazionale giunto alla XXXII edizione.

Il 14 e 15 gennaio 2020 appuntamento live al LegendClub con le selezioni regionali della Lombardia, a seguire, in primavera, le altre selezioni nei locali live della penisola. Le Finali Nazionali si svolgeranno a Milano nel periodo estivo. La rassegna è promossa in collaborazione con RADIO ITALIA ANNI’60.

L’obiettivo del concorso, dalle sue origini, è fare scouting live, sostenere e promuovere artisti sconosciuti che propongono brani propri originali.

Per i vincitori è previsto un PREMIO che consiste nella PROMOZIONE MUSICALE DI 5 MESI presso l’Ufficio Stampa Divinazione Milano e la partecipazione alla compilation di Rock Targato Italia prodotta da Terzo Millennio Records.

Da anni il contest favorisce la crescita e la professionalità di tantissimi artisti, tra i quali basti pensare a Francesco Sarcina (Vibrazioni), Manuel (Subsonica), Marlene KuntzGiulio Casale. Francesco Renga e Omar Pedrini con i loro Timoria. Recentemente i Nylon.

La scorsa edizione hanno vinto le band: EDUCTA FAIS e IL PESCE PARLA (www.rocktargatoitalia.it ), mentre la Compilation 2019 dal titolo “NECESSITÀ & VIRTÙ” è stata pubblicata da Terzo Millennio Records e presente dal 15 dicembre 2019 in tutti gli stores e su Spotify  https://bit.ly/2rX80db.

PREMI/TARGHE e CONVEGNO. Anche quest'anno Rock Targato Italia, parallelamente al concorso tradizionale, assegnerà i Premi/TARGHE alle realtà artistiche già affermate e meritevoli professionalmente e artisticamente. I premi saranno consegnati durante le Finali Nazionali previste per la prossima estate a Milano, nell’ambito del convegno su come è cambiato il mondo della discografia nel corso degli ultimi anni.

I premi assegnati la scorsa edizione sono andati a:

* miglior singolo: Giulio Casale

* miglior etichetta: Wallace Records

* miglior band: RCCM

* miglior tour: PFM (per "PFM canta De André Anniversary")

* miglior album: Francesco Di Giacomo (disco postumo)

* premio alla carriera: Piero Cassano

Appuntamento 14 e 15 gennaio 2020 dalle ore 21.30, dal LegendClub Milano. Sul palco dello storico locale si alterneranno gli artisti (band e solisti emergenti), selezionati dallo staff di Divinazione Milano, per contendersi l’accesso alle fasi successive della manifestazione fino alla finalissima lombarda prevista per la prossima primavera.

Programma serate: www.rocktargatoitalia.it

Eccezionalmente il 14 gennaio saranno ospiti gli HOTEL MONROE.

La band emiliana, ha debuttato con l’EP dal titolo “Alchemica EP” (2016), preceduto dal singolo con videoclip “Cyberia” ottenendo ottimi riscontri sul piano della comunicazione radiofonica e della critica musicale tra cui la recensione di Rockit e All Music Italia e la partecipazione negli studi di Red Ronnie alla trasmissione Optima Red Alert.

Alchemica Tour” ha portato gli Hotel Monroe a esibirsi su numerosi e importanti palchi in tutta Italia. Numerosi anche i riconoscimenti e le collaborazioni (Timothy & Ostetrika Gamberini, Divinazione Milano, Time Machine, ecc.).

Nel 2019 hanno pubblicato il loro primo album dal titolo “CORPI FRAGILI”, - prodotto da ROBERTO DROVANDI (bassista degli STADIO) – con l’etichetta discografica TWINS104/BELIEVE DIGITAL, anticipato dal singolo “Ho Visto L’Amore Cambiare Colore”.

Ufficio Stampa DIVI IN AZIONE

Via Andrea Palladio 16 – 20135 Milano

  1. 02 58310655 – 392 5970778 - 393 2124576

Francesco Caprini – Franco Sainini

 

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