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ALBERTO FORTIS, ospite della Rassegna Talenti Invisibili

21 e 22 gennaio 2023 Milano dalle ore 15:00 alle ore 18.00

I talenti delle persone:  Musica, Letteratura e Sport – Performance – Incontri

RASSEGNA DISABILITA’ INVISIBILE

MILANO CON IL CUORE IN MANO.

Alberto Fortis conferma la partecipazione alla rassegna: Sarà dei nostri con la sua sensibilità e professionalità domenica 22 gennaio alle ore 15.00

Alberto Fortis, artista dalla carriera straordinaria, autore di brani che sono entrati nell'immaginario collettivo con la forza e la potenza di veri capolavori. Alberto conquista rapidamente l’affetto del pubblico con canzoni come “La sedia di lillà”, “Il Duomo di notte”, “Milano e Vincenzo”, “Settembre” e “La neña del Salvador” che lo consacrano tra i grandi protagonisti della musica italiana.

Alberto FORTIS è ambasciatore UNICEF a tutela dei bambini della popolazione nativo-americana Navajo, testimonial di A.I.S.M. (Associazione Italiana contro la Sclerosi Multipla) e di City Angels (Associazione umanitaria di volontariato sociale).

Apre la seconda giornata della Rassegna Disabilità Invisibile alle ore 15,00

Programma Completo www.milanoinmusica.it

Appuntamento al Circolo Culturale Bentivoglio, Via Bellezza 16  Milano   dalle ore 15 alle ore 18

Ingresso Gratuito

FRANCO SAININI

Divinazione Milano S.r.l.

Ufficio Stampa, Radio, Tv, Web & Social Network

Via Andrea Palladio n. 16 - 20135 Milano

Tel. 02 5831 0655   mob. 3925970778

e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

web: www.divinazionemilano.it

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IVAN COTTINI: RASSEGNA DISABILITA' TALENTI INVISIBILI

21 e 22 gennaio 2023

Rassegna Dis/Abilità, In/visibile:

I talenti delle persone Musica, Letteratura e Sport

Circolo Culturale Bentivoglio

Via Bellezza 16 Milano

Dalle ore 15.00 alle 18,00

Programma completo www.milanoinmusica.it  Ingresso Gratuito

Sabato 21 gennaio, ore 16,00, appuntamento imperdibile con un artista di rara sensibilità. Alla sua seconda presenza alla Rassegna Disabilità Talenti Invisibili. con una intervista in diretta su instagram

Ivan Cottini: biografia, età, Amici  

Nato nel 1984, Ivan Cottini è un ballerino e modello marchigiano. Ha iniziato la sua carriera nel programma di Maria De FilippiAmici. A 27, purtroppo, ha scoperto di essere affetto da sclerosi multipla. Come raccontato da lui stesso, tempo poco tempo e tutto per lui si è sgretolato. La sua fidanzata di allora lo ha lasciato ed è stato costretto a lasciare il lavoro. Dopo il primo periodo di depressione, ha deciso di assumere un atteggiamento positivo nei confronti della malattia ed è diventato un esempio per tutti quelli che ne soffrono. 

Oggi, Ivan ha una figlia, Viola, e una compagna e nonostante la sua sclerosi multipla sia particolarmente aggressiva, non ha smesso di dedicarsi al ballo

Ivan Cottini: storia, malattia 

Da quando ha scoperto di avere la sclerosi multipla, Ivan si è mobilitato per aiutare i giovani nella sua stessa condizione, il più delle volte arresi di fronti alla malattia. Grazie al suo intervento, però, molti hanno reagito positivamente. Ivan fa inoltre parte della AISMAssociazione Italiana Sclerosi Multipla, con la quale spesso organizza eventi di beneficienza e incontri nelle scuole per sensibilizzare sul tema.  

Il suo impegno è stato talmente grande che è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella.  

Ivan Cottini: Sanremo 

Nell’edizione del Festival di Sanremo 2020Amadeus ha scelto personalmente Ivan per partecipare alla trasmissione come ospite. Il conduttore era stato, infatti, attratto dalla sua storia dopo averlo visto nel programma di Milly CarlucciBallando con le Stelle, dove si era esibito.  

Aveva dichiarato Cottini in quell’occasione: 

SARÀ UNA GRANDE FATICA PER ME ESSERE SUL QUEL PALCO PERCHÉ LA MALATTIA STA PROGREDENDO E NON MI DÀ TREGUA MA VOGLIO ESSERE LÌ E ACCETTARE L’INVITO E SARÒ A SANREMO PER MOSTRARE CHE TUTTO È POSSIBILE SE LO SI VUOLE, E CHE LA MENTE NON CONOSCE DISABILITÀ. QUANDO BALLO NON MI SENTO MALATO ED È IL MIO MODO DI PRENDERE LA SCLEROSI MULTIPLA A CALCI. IO, DOPO CHE HO BALLATO, STO BENE “DI TESTA” ANCHE SE FISICAMENTE SONO DOLORANTE. E SE SI STA BENE DI TESTA SI VINCE SU TUTTO, MALATTIE COMPRESE. È QUESTO IL MIO GRANDE SEGRETO

La rassegna “DIS/ABILITÀ, IN/VISIBILE, I TALENTI DELLE PERSONE - Arte, Musica, Sport - quando un linguaggio trasversale diventa inclusione sociale, partecipazione e condivisione” è ideata e organizzata dall’ Associazione Culturale Milano In Musica

Giunta alla IV edizione, la rassegna è realizzata in collaborazione con: Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Milano, Circolo Culturale Bentivoglio, GDS Gruppo Sportivo Dilettantistico non vedenti Milano ONLUS e la Fondazione Pomeriggi Musicali.

La manifestazione gode dei Patrocini del Consiglio Regionale e dell’Assessorato Autonomia e Cultura della Regione Lombardia

L’evento sarà ripreso da RockerTV e presentato dalla giornalista Sonja Annibaldi.

Si ringrazia il Centro Diagnostico Italiano s.p.a. per la fattiva e concreta collaborazione alla realizzazione della rassegna.

Al Circolo Paolo Bentivoglio nei giorni 21 e 22 gennaio 2023 appuntamento con la musica, lo sport, la letteratura e la danza: tra incontri ed eventi spettacolari, un meraviglioso inno alla vita grazie a donne e uomini che sono riusciti a superare il loro handicap e a realizzare i loro sogni, raggiungendo livelli di alta qualità professionale.

Ufficio Stampa Divinazione Milano www.divinazionemilano.it

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Recensione di “Vincere perdendo”, romanzo di Marco V.Ambrosi articolo di Roberto Bonfanti

Abbiamo sempre conosciuto Marco Ambrosi come eccellente chitarrista dall’anima folk e la mente aperta (prima con i Rosaluna, poi con i Nuju e i La Rosta, per citare le esperienze più significative), ma negli ultimi anni abbiamo avuto modo di apprezzarlo anche come attento operatore culturale con progetti come l’antologia “L’altro allo specchio” da lui ideata e coordinata. Quello che ancora non avevamo avuto modo di approfondire (se non per un racconto pubblicato proprio nell’antologia appena citata) è il suo lato da narratore puro, che trova finalmente spazio nel suo romanzo d’esordio da poche settimane pubblicato da Leonida Editore.

“Vincere perdendo” è un libro che scorre in modo apparentemente leggero ma per nulla banale. Racconta le vicende della squadretta di calcio giovanile di un paesino ai margini della provincia calabrese nella stagione 1992/93, ma ancora di più l’intreccio di giovani vite che si snoda attorno a quell’esperienza e il modo in cui quell’annata segnerà in modo indelebile le esistenze dei protagonisti. Un racconto che riesce a restituire con grande naturalezza il profumo di quegli anni, tratteggiando benissimo il contesto sociale dell’epoca e il modo in cui lo sport, la musica e i buoni maestri possono contribuire alla crescita umana di un gruppo di giovani alle prese con la scoperta del mondo e di sé stessi.

Per chi negli anni in cui è ambientata la vicenda aveva, proprio come i protagonisti della storia narrata, fra i tredici e i quindici anni, il libro non può che avere il sapore di un piacevolissimo viaggio nel tempo per riassaporare l’epoca delle prime idealistiche prese di coscienza politiche, le prime cotte giovanili e le prime grandi scoperte musicali, ma anche per tutti gli altri il romanzo si presenta come una lettura estremamente piacevole piena di riflessioni sulle dinamiche dell’esistenza, sull’attaccamento alle proprie radici e sui concetti stessi di vittoria o di sconfitta tanto nella vita quanto su un campo da gioco.

Roberto Bonfanti
[scrittore e artista]

www.robertobonfanti.com

blog www.rocktargatoitalia.eu

 

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Recensione de “Il nodo”, romanzo di Pieralberto Valli. articolo di Roberto Bonfanti

Pieralberto Valli si conferma sempre più una mente preziosa nel panorama contemporaneo. Lo abbiamo scoperto come musicista ormai una quindicina d’anni fa come leader dei Santo Barbaro, poi ci siamo lasciati affascinare dalla ricerca sonora e poetica sempre personalissima e fortemente visionaria dei suoi lavori da solista (“Atlas” del 2017 e “Numen” del 2019), e in tempi più recenti abbiamo molto apprezzato anche il suo percorso da scrittore che, dopo “Finché c’è vita” del 2015 e “Trilogia della distanza” del 2020, si arricchisce con “Il nodo” di un nuovo importante tassello.

“Il nodo” è un romanzo che assimila molto bene gli insegnamenti dell’Orwell di “1984” e dell’Huxley de “Il mondo nuovo”, ma anche di alcuni lavori di P.K.Dick o del Bradbury di “Fahrenheit 451”, trasportandoli però in una narrazione ancora più filosofica e introspettiva. Un libro che scorre molto lento, dando un peso enorme a ogni singola sfumatura e scendendo, grazie anche al grande spazio dato alla dimensione onirica, molto in profondità nella mente e dell’animo del protagonista, finendo di riflesso col portare il lettore a guardare attraverso i suoi occhi e le sue paure inconsce le contraddizioni di un futuro distopico in cui, con un’esasperazione della tecnica che porta a una società fortemente venata di transumanesimo, tutto è studiato per apparire comodo e rassicurante.

Se con “Trilogia della distanza” Pieralberto Valli ci aveva regalato una serie di riflessioni profonde sul tema dell’allontanamento e dell’isolamento, rispecchiando l’aria che molti di noi respiravano in quel 2020 in cui il libro uscì, con “Il nodo” l’artista romagnolo compie il passo successivo, scontrandosi con un mondo in cui la tecnica ha ormai vinto sulla carne e confrontandosi con il bisogno di umanità di una fetta della popolazione ma anche con i relativi rischi. Un lavoro scritto in modo magistrale in cui non c’è nessuno spazio per la banalità o per le risposte consolatorie, ma soprattutto un libro profondamente pensato e destinato a mettere in modo riflessioni quasi mai facili da affrontare che vanno a toccare temi spinosi come il significato del dolore, il concetto di società e la natura stessa dell’essere umano.

Roberto Bonfanti
www.robertobonfanti.com

blog www.rocktargatoitalia.eu

 

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