Menu

Candidati alle “TARGHE” Rock Targato Italia 2022

Parallelamente al concorso dedicato agli artisti emergenti, le cui iscrizioni si chiuderanno il 6 luglio e che culminerà con due giornate di musica e incontri al Legend Club di Milano il 29 e 30 luglio, in questa calda estate Rock Targato Italia rinnova anche la tradizione di assegnare delle Targhe Speciali agli artisti che negli ultimi dodici mesi si sono distinti nel panorama della musica italiana per qualità, coraggio e sensibilità.

Con il Patrocinio della Regione Lombardia Assessorato Autonomia e Cultura

Così il 29 e 30 luglio, nelle giornate clou dell’estate rock milanese al Legend Club, Rock Targato Italia consegnerà anche tre targhe all’autore del miglior album dell’anno, all’artista rivelazione e all’etichetta che in quest’ultimo periodo si è maggiormente distinta, a cui se ne aggiunte altre due dedicate al miglior live e al miglior libro scritto da un musicista e una terza, dedicata a Stefano Ronzani, riconoscimento alla carriera.

Novità 2022!! Seguite sui social le attività degli artisti e scoprite chi sono i protagonisti delle Targhe Rock Targato Italia edizione 2022.

Chi sono? e che genere propongono i candidati che lo staff di Rock Targato Italia ha selezionato? Partecipate alla votazione online che il pubblico potrà esprimere sul sito ufficiale di Rock Targato Italia: https://bit.ly/3QXLUOz

Di seguito annunciamo

MIGLIOR ALBUM:

ALESSANDRO FIORI - "Mi sono perso nel bosco" (42 Records)

Canzone d’autore, pop e psichedelia accompagnano una scrittura delicatissima e poetica.

ALIA - "Io so come sei riuscito a sopravvivere senza gli altri" (RadiciMusic)

Un disco pop raffinato e moderno venato di malinconia e di una poesia garbata e sincera.

ALTERIA - "Vita imperfetta" (VRec)

Una frustata rock tutta al femminile. Energia, rabbia e desiderio di urlare la propria verità.

DIAFRAMMA - "Ora" (autoproduzione)

Suoni asciutti, approccio rock e la poetica inconfondibile di Federico Fiumani. Non serve altro.

MARIO PIGOZZO FAVERO - "Mi commuovo, se vuoi" (Dischi Soviet Studio)

Fra canzone d’autore dolente, romanticismo decadente, malinconie alcoliche e ombre letterarie.

RANCORE - "Xenoverso" (Universal)

Un viaggio in chiave rap in un futuro distopico. Quando la musica diventa letteratura e filosofia.

ARTISTA RIVELAZIONE:

BARABBA

Ombre e disillusione in un progetto moderno e personale a cavallo fra urban e new-wave.

CIGNO

Un artista imprevedibile che rimescola le carte fra inquietudini attuali e incubi “timburtoniani”.

CIRCUS PUNK

Rock’n’roll, schegge di blues elettrico, punk, sudore e tanta voglia di non scendere mai dal palco.

EMILY BREVA

Fra pop, blues e rock contemporaneo con tanta voglia di raccontarsi in modo sincero e diretto.

IL PEGGIO È PASSATO

Un approccio smaccatamente pop personale e ironico che nasconde un retrogusto agrodolce.

IL VUOTO ELETTRICO

Un pugno in faccia in chiave noise fra chitarre taglienti e una voce che snocciola inquietudini.

MIGLIOR ETICHETTA:

42 Records

Dischi Soviet Studio

I Dischi Del Minollo

Fiori Rari

Trovarobato

VRec Label

A queste tre targhe si sono aggiunte quella per il miglior live, che è stata assegnata a Giancarlo Onorato per l’affascinante tour “Liturgie”, e quello per il miglior libro scritto da un musicista, che è andata a Pieralberto Valli per il coraggioso romanzo “Il nodo”. Lo speciale premio alla carriera, che da quest’anno sarà intitolato al giornalista Stefano Ronzani, andrà infine a Omar Pedrini che proprio sul palco di Rock Targato Italia ha mosso i suoi primi passi artistici nella storica prima edizione del 1987.

MIGLIOR LIVE: GIANCARLO ONORATO

Un artista dalla sensibilità sopraffina e dallo sguardo chirurgico capace di scavare con eleganza fra spirito e carne, elevando il primo senza dimenticare la seconda.

MIGLIOR LIBRO SCRITTO DA UN MUSICISTA: PIERALBERTO VALLI – “Il Nodo” (Gagarin Edizioni)

Un romanzo distopico che, con uno stile lucidissimo, ci racconta l’incubo del transumanesimo e il senso umano del dolore.

PREMIO STEFANO RONZANI: OMAR PEDRINI

Non ha bisogno di presentazioni. Un artista che ha vissuto almeno tre vite senza perdere mai il desiderio di giocare con il rock e la poesia.

 

Francesco Caprini

Divinazione Milano S.r.l. 

Ufficio Stampa, Radio, Tv, Web & Social Network 

Via Andrea Palladio n. 16 - 20135 Milano 

Tel. 02 5831 0655 mob. 3925970778

e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

web: www.divinazionemilano.it 

 

Leggi tutto...

A gianCarlo Onorato la TARGA MIGLIOR LIVE per l’affascinante tour “LITURGIE”

I PREMI DI ROCK TARGATO ITALIA EDIZIONE 2022: TARGA MIGLIOR LIVE

E’ stata assegnata a gianCarlo Onorato la TARGA MIGLIORE LIVE per l’affascinante tour “LITURGIE”

gianCarlo Onorato nell'ultimo anno ha fatto una bellissima serie di concerti molto particolare, suonando con strumenti accordati a 432Hz, in posti inusuali (spesso in piccole chiese), alternando canzoni sue e cover e mischiando il rock con diverse forme di spiritualità e diverse culture”

gianCarlo Onorato “Un artista dalla sensibilità sopraffina e dallo sguardo chirurgico capace di scavare con eleganza fra spirito e carne, elevando il primo senza dimenticare la seconda.” Roberto Bonfanti (Scrittore Artista).

foto di Francesca Collio 

 

Francesco Caprini

Divinazione Milano S.r.l. 

Ufficio Stampa, Radio, Tv, Web & Social Network 

Via Andrea Palladio n. 16 - 20135 Milano 

Tel. 02 5831 0655 mob. 3932124576  3925970778

e-mail:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

web: www.divinazionemilano.it 

Leggi tutto...

Intervista a GINTSUGI, protagonista a Rock Targato Italia

Chi sono i protagonisti della compilation

ROCK TARGATO ITALIA #28?

GINTSUGI con il brano "Blind"

Ascolta su Spotify: https://spoti.fi/3JzWx5h

Disponibile in tutti web stores

    

GINTSUGI “Blind”

Minimalismo sonoro, atmosfere crepuscolari, una teatralità irrequieta e un fascino da fiaba gotica tanto ipnotica quanto imprevedibile. Un progetto che punta il proprio sguardo decisamente oltre confine.(Roberto Bonfanti, artista, scrittore)

INTERVISTA

- Come nasce un vostro brano? Che importanza hanno le parole all'interno della vostra musica? E di cosa parlano le vostre canzoni?

Dipende. A volte da un motivo che emerge spontaneamente, a volte dopo tanto lavoro, sperimentando, ma è molto più raro... I brani che preferisco nascono dai sogni, dove trovo figure che mi cantano dei motivi tutti pronti; oppure nel momento tra veglia e sonno, poco prima di addormentarsi. In maniera intuitiva quindi. Però spesso questi momenti sono preceduti da tanto lavoro, e poi emergono come per magia. Le parole sono importantissime nella mia musica, sono almeno il 50 per cento del brano. Cerco di sintetizzare delle immagini, e prendo ispirazione dalla poesia. Prendo tempo per cercare le parole giuste, quelle che aprono l'interpretazione a diversi significati. Mi sembrerebbe proprio un peccato buttare delle parole casuali su una melodia. Mi piacerebbe poi poter dire, di questi tempi dove lo slogan la fa da padrone, che le mie canzoni parlano di ciò di cui non si può discutere. Ma poi devi andare a leggere i testi, immergerti, e non hai tempo. Quindi facciamo che parlano dei punti di rottura, delle faglie della vita di ogni persona, che puoi condannare oppure trasformare, magari in una fiaba.

- Quali sono gli artisti che più stimate nella scena italiana contemporanea?

Non ascolto molta musica italiana contemporanea. Mi piace l'atmosfera di un altro tempo di Andrea Laszlo De Simone. Altrimenti, io sono una che si affeziona, e poi mi riesce difficile fare spazio per cose nuove, a meno che non mi colpiscano emotivamente in modo diretto, il che è raro. Quindi continuo ad ascoltare i CCCP CSI e i Bluvertigo, lo ammetto!

- Raccontateci un aneddoto particolarmente significativo sul vostro percorso musicale.

Incontrare Victor Van Vugt e produrre con lui l'EP. Ha prodotto Murder Ballads di Nick Cave e tanti altri gruppi alternativi, e dopo averci parlato, la mia intuizione mi diceva che potevamo funzionare insieme. Gli ho scritto, mi ha risposto, ha ascoltato le demo 122 volte ed ha accettato di produrle. Abbiamo parlato tanto al telefono e via email, poi registrato a Berlino. Lavorare insieme è stata un'esperienza surreale, con alti e bassi, mi ha trasformato. Al di là dell'ottimo e raro lavoro di produzione e di mix che ha fatto, è stato anche salutare collaborare, nel senso che ora idealizzo molto meno, ho un approccio molto più semplice nell'incontro.

È stato anche molto interessante girare il videoclip con Luca Pastore, che ho scelto perché aveva diretto molti video dei Subsonica. Sono una figlia degli anni 90, di quel periodo d'oro della musica alternativa, e lì sono i miei riferimenti ed i miei interessi.

- Guardandovi attorno, al di là della musica, qual è la vostra visione dell'Italia di oggi?

Vivo un po’ in Italia, un po’ in Francia; quindi, non ne vedo la realtà ogni giorno. La mia visione dell'Italia - e del mondo - in questo momento comunque è molto caotica, molto polarizzata, e non sono affatto ottimista nei confronti delle istituzioni, né in tendenze che vedono tutto bianco da un lato e tutto nero dall'altro. Non mi convince ciò che manca di sfumature, di dubbi, ciò che deve essere sintetizzabile in uno slogan. Il punto importante per me è andare al di là delle ideologie e creare delle solidarietà, perché credo che ce ne sarà molto bisogno. 

- Sogni, ambizioni o progetti per il vostro futuro? 

Vorrei finire il mio primo album entro il 2022 e sviluppare la mia musica in live con uno spettacolo che metta in valore l'aspetto scenico e teatrale della musica - e finalmente fare concerti. Nei sogni: trovare una collaborazione che si intrecci con il mio lavoro creativo più a monte – per ora faccio molto da sola e le collaborazioni intervengono molto più tardi. E poi le sparo veramente grosse, ma i sogni sono sogni, un feat con i Placebo e uno con Pj Harvey. Sogno Brian Molko almeno due volte l'anno, mi canta delle canzoni e mi resta solo scriverle di mattina. Ho sentito dire che a volte è insonne, magari è perché è impegnato a fare concerti nella mia testa.

Altre informazioni: Gintsugi è in prima parte del duo Mansfield.Tya alla sala da concerto Belle Electrique (Grenoble) il 10 marzo; in concerto il 7 giugno all'Amperage (Grenoble); il primo album è in preparazione con il label veneto Beautiful Losers Records. 

La compilation è pubblicata dall’etichetta discografica Terzo Millennio Records

Tracklist:

CIRCUS PUNK “Messico”

(Lombardia)

Sono in due ma fanno casino per cinque, macinando riff graffianti con la strafottenza di chi vive su un palco ed è cresciuto a birra e rock’n’roll. Divertenti e sfacciati, sono i vincitori dell’ultima edizione di Rock Targato Italia.

DESHEDUS “Lady Butterfly”

(Lazio)

Da una band dall’anima prog, una canzone imprevedibile e liberatoria capace di unire l’approccio chitarristico del rock a un senso di malinconica leggerezza dal retrogusto pop.

GAZE OF LISA “Divinamente”

(Basilicata)

Un brano trascinante da ballare in una discoteca rock anni ’90. Fra le ombre danzanti degli anni ’80 e l’approccio alternativo del decennio successivo.

GINTSUGI “Blind”

(Piemonte)

Minimalismo sonoro, atmosfere crepuscolari, una teatralità irrequieta e un fascino da fiaba gotica tanto ipnotica quanto imprevedibile. Un progetto che punta il proprio sguardo decisamente oltre confine.

LEMURI, IL VISIONARIO “La Strada degli Spiriti”

(Lazio)

La dimostrazione che si può essere pop in modo immediato e radiofonico senza rinunciare all’eleganza, alla cura per i dettagli e alla costruzione di un progetto interessante anche dal punto di vista concettuale.

MAGRITTE “Lyme”

(Valle d’Aosta)

Ci sono stati gli anni ’90 del pop alternativo, delle distorsioni che incontrano la melodia, delle tensioni emotive e dei testi introspettivi. Per fortuna ogni tanto qualcuno rievoca quello spirito e quei suoni.

AYMARA “L’alfiere”

(Lombardia)

Si riparte dalle origini: da un riff polveroso, una chitarra tagliente, una sezione ritmica massiccia e una voce dall’estensione non indifferente. Genuinamente rock nel senso più autentico e anni ’70 del termine.

MIRCO SALERNI “Scivolerai Leggera”

(Abruzzo)

Un ritornello diretto da cantare in coro in modo quasi liberatorio, una melodia pulita, una storia da raccontare e un approccio pop-rock radiofonico dal sapore molto anni ’90: a volte non serve altro.

THEFT GIACOMO GRASSO “49 Falene”

(Liguria)

Un mantra elettronico a bassa fedeltà stracolmo di ombre e di inquietudini, che rivela una riflessione dolorosa e spiazzante sul significato più intimo e controverso della libertà.

ROBERTO SARNO “Anima grida”

(Toscana)

Fra atmosfere liquide, arrangiamenti curati incentrati su un’elettronica composta e un testo meditativo scandito con aria assorta: così si compone una via elegante verso un’idea introspettiva di pop d’autore.

CAPATOSTA “’A capa mia”

(Campania)

L’approccio delle posse e dei centri sociali degli anni ’90 rivive in un caleidoscopio di rock, blues e approccio combat. Tantissima energia, eclettismo e una voglia irrefrenabile di mischiare le carte e non stare fermi.

LA FORMA DELLE NUVOLE “Congiunti”

(Lombardia)

Il fascino della semplicità. Due chitarre acustiche, una melodia pulita, un approccio piacevolmente surreale che richiama l’indie “da cameretta” di inizio millennio e il bisogno di dire qualcosa con leggerezza e ironia.

LOGAN LAUGELLI “Genere drammatico”

(Lombardia)

Rock d’autore in chiave minimalista. Una chitarra elettrica scandisce con toni tanto intimi quanto drammatici una serie di amare riflessioni personali frutto di uno sguardo tagliente sul mondo e su di sé.

ANDREADIECI “Marylove”

(Lombardia)

Una canzone d’amore sognante come una ninnananna, leggera come i ricordi più dolci dell’adolescenza e fresca come un temporale che rompe la calura di una giornata estiva.

I MAMA “Giassai”

(Lombardia)

Un linguaggio musicale fresco capace di miscelare con estrema immediatezza tradizione e modernità. Con un occhio al pop, uno alla canzone d’autore, uno allo swing e uno alle nuove tendenze.

APNEA “Il giorno di ieri”

(Marche)

Il rock d’autore più introspettivo che non rinuncia però all’immediatezza e a una vena di incrollabile romanticismo. Una canzone liberatoria da cantare in coro.

  1. eu

Francesco Caprini

Divinazione Milano S.r.l. 

Ufficio Stampa, Radio, Tv, Web & Social Network 

Via Andrea Palladio n. 16 - 20135 Milano 

Tel. 02 5831 0655 mob. 3925970778 393 2124576

e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

web: www.divinazionemilano.it

Leggi tutto...

CIRCUS PUNK. Intervista: chi sono i vincitori della Rassegna Rock Targato Italia

Intervista CIRCUS PUNK

Chi sono i protagonisti della compilation

ROCK TARGATO ITALIA #28

Disponibile in tutti web stores

CIRCUS PUNK presenti con il brano “MESSICO ” 

Ascolta su Spotify: https://spoti.fi/3JzWx5h

CIRCUS PUNK “Messico”

Sono in due ma fanno casino per cinque, macinando riff graffianti con la strafottenza di chi vive su un palco ed è cresciuto a birra e rock’n’roll. Divertenti e sfacciati, sono i vincitori dell’ultima edizione di Rock Targato Italia  (Roberto Bonfanti, artista, scrittore)

INTERVISTA

  • Partiamo con una piccola presentazione: come ha origine il vostro percorso musicale e come si è sviluppato fino a oggi?

Come accennato nella biografia, ci siamo conosciuti in una jam session al Rock 'n Roll di Rho e ci siamo fin da subito trovati musicalmente, al punto da affittare poco tempo dopo un piccolo box dove poter suonare come e quanto volevamo senza limiti di tempo e di volume.... E da quel momento la nostra fame di musica è andata sempre crescendo spingendoci a buttare fuori quello che avevamo dentro, dopo svariati anni di cover, tribute band, collaborazioni e quant'altro. E così, nel momento in cui la pandemia ci ha chiusi tutti in casa, noi ci siamo chiusi in sala e ci abbiamo dato dentro, per così dire. Fino al momento in cui ci siamo trovati con una manciata di pezzi tra le dita e abbiamo deciso di scegliere quelli che ci sembravano i più belli e registrare un ep, Fuori Tutto, il nostro primo lavoro in studio.

In questo momento abbiamo ancora più fame di prima di esprimerci e creare... Lavoriamo sodo per un prossimo lavoro in studio.

  • Come nasce un vostro brano? Che importanza hanno le parole all'interno della vostra musica? E di cosa parlano le vostre canzoni?

Tendenzialmente un nostro brano nasce su una scrivania in disordine con una chitarra in braccio e una penna in mano... Può iniziare tutto da un'idea musicale che si trasforma in un riff di chitarra e quindi in un groove, oppure al contrario partire da un verso scritto sul quale costruire l'idea musicale del pezzo... Alcuni pezzi sono nati in sala durante jam session di ore... Insomma, non abbiamo una regola fissa, quando l'ispirazione chiama la si coglie.

Le parole sono fondamentali, sono il veicolo principale del messaggio che si vuole trasmettere. Da ciò la scelta di scrivere in italiano. Le nostre canzoni parlano della realtà vista attraverso i nostri occhi, credo siano abbastanza quotidiani, salvo qualcuno un po' più sognante. Sono sicuramente arrabbiati, a volte esasperati da questa stronza società, a volte innamorati perdutamente e a volte disillusi dall'amore... Parlano di noi, insomma, senza troppi filtri.

  • Quali sono gli artisti che più stimate nella scena italiana contemporanea?

Sicuramente i Ritmo Tribale, che hanno di recente fatto uscire un nuovo album occupano un posto speciale nel nostro cuore... Anche i Teatro degli Orrori (che forse si sono sciolti di recente?) ci hanno tenuti con le orecchie aperte negli ultimi due anni... E come non citare i Verdena, sempre controcorrente e fedeli a sé stessi. Abbiamo avuto inoltre il piacere e l'onore di condividere il palco con due band fortissime dell'underground romano, Euno e Satanic Tapes che ci hanno pettinati per bene, fenomenali (i primi non esistono sui social, entrambe le band meritano davvero tanto soprattutto live).

  • Raccontateci un aneddoto particolarmente significativo sul vostro percorso musicale.

Ce ne sarebbero parecchi, in questo momento mi viene in mente il nostro primo concerto (suonavamo ancora con un bassista, cover), festa della birra all'aperto, emozionatissimi (credo di essermi buttata giù un litro e mezzo di vino prima di salire sul palco), occhi chiusi, cavi attaccati, è stato un concerto veramente magico cullato dalle note dei Motorhead e dei Led Zeppelin... Tutto bellissimo, compreso il momento in cui ha iniziato a diluviare forte ed era tutto così intenso che non ce ne siamo accorti e siamo andati avanti a suonare... Finché durante l'assolo in Hey Joe di Jimi Hendrix il telone che copriva il palco, gonfio di pioggia, è venuto giù... Addosso ad Antonio, che ha comunque continuato a suonare e nel mentre io che avevo ogni parte di me nel manico della chitarra non ho fatto caso al telone caduto su metà batteria... Abbiamo suonato il pezzo fino alla fine dopodiché abbiamo dovuto lasciare il palco per la troppa pioggia... Per risalirci e finire il concerto dopo dieci minuti. Ho qualche vago ricordo di quel pazzo post-serata... Ma quella è un'altra storia...

  • Guardandovi attorno, al di là della musica, qual è la vostra visione dell'Italia di oggi?

Vedo un'Italia stanca, esasperata e pazza eppure sempre un po' magica. L'Italia sarà sempre un paradosso, una terra così ricca di meraviglie e piena di bella gente, tramonti sul mare, spaghetti e mandolino e pure una bella serenata, un posto che con questi presupposti dovrebbe funzionare alla meraviglia... Eppure, non siamo ancora riusciti a gestire tutto il fuoco prorompente di questo bel Paese. “Andrà tutto bene ma c'è qualcosa che non va” ... Buffo, no? Un po' da paraculi, anche. Questa è l’Italia, per me, oggi. Paradossale, ruffiana, sfacciata, calda, sorridente e a volte un po' furba, e tante, tante volte, molto stupida. Che se le suona e se le canta da sola. E in fondo è bella come il Sole, suvvia.

 

  • Sogni, ambizioni o progetti per il vostro futuro?

Siamo partiti in grinta quest'anno con l'uscita di Fuori Tutto e per il momento stiamo cercando di farlo girare il più possibile, specialmente dal vivo... L'obiettivo è quello in effetti, concerti, concerti e ancora concerti.... Abbiamo un po' di date per ora, che speriamo di moltiplicare nel momento in cui la situazione pandemica mondiale (dei miei cojoni, scusate tanto) ci lasci liberi finalmente di girare come vorremmo... E abbiamo in cantiere un secondo album, per cui stiamo lavorando sodo... L'obiettivo è quello... Come quello di ogni rock band che si rispetti... Scrivere e suonare forte, tonnellate di concerti e distorsori che esplodono... E far sentire la nostra voce a più teste possibili!

 La compilation è pubblicata dall’etichetta discografica Terzo Millennio Records

Tracklist:

CIRCUS PUNK “Messico”

(Lombardia)

Sono in due ma fanno casino per cinque, macinando riff graffianti con la strafottenza di chi vive su un palco ed è cresciuto a birra e rock’n’roll. Divertenti e sfacciati, sono i vincitori dell’ultima edizione di Rock Targato Italia.

DESHEDUS “Lady Butterfly”

(Lazio)

Da una band dall’anima prog, una canzone imprevedibile e liberatoria capace di unire l’approccio chitarristico del rock a un senso di malinconica leggerezza dal retrogusto pop.

GAZE OF LISA “Divinamente”

(Basilicata)

Un brano trascinante da ballare in una discoteca rock anni ’90. Fra le ombre danzanti degli anni ’80 e l’approccio alternativo del decennio successivo.

GINTSUGI “Blind”

(Piemonte)

Minimalismo sonoro, atmosfere crepuscolari, una teatralità irrequieta e un fascino da fiaba gotica tanto ipnotica quanto imprevedibile. Un progetto che punta il proprio sguardo decisamente oltre confine.

LEMURI, IL VISIONARIO “La Strada degli Spiriti”

(Lazio)

La dimostrazione che si può essere pop in modo immediato e radiofonico senza rinunciare all’eleganza, alla cura per i dettagli e alla costruzione di un progetto interessante anche dal punto di vista concettuale.

MAGRITTE “Lyme”

(Valle d’Aosta)

Ci sono stati gli anni ’90 del pop alternativo, delle distorsioni che incontrano la melodia, delle tensioni emotive e dei testi introspettivi. Per fortuna ogni tanto qualcuno rievoca quello spirito e quei suoni.

AYMARA “L’alfiere”

(Lombardia)

Si riparte dalle origini: da un riff polveroso, una chitarra tagliente, una sezione ritmica massiccia e una voce dall’estensione non indifferente. Genuinamente rock nel senso più autentico e anni ’70 del termine.

MIRCO SALERNI “Scivolerai Leggera”

(Abruzzo)

Un ritornello diretto da cantare in coro in modo quasi liberatorio, una melodia pulita, una storia da raccontare e un approccio pop-rock radiofonico dal sapore molto anni ’90: a volte non serve altro.

THEFT GIACOMO GRASSO “49 Falene”

(Liguria)

Un mantra elettronico a bassa fedeltà stracolmo di ombre e di inquietudini, che rivela una riflessione dolorosa e spiazzante sul significato più intimo e controverso della libertà.

ROBERTO SARNO “Anima grida”

(Toscana)

Fra atmosfere liquide, arrangiamenti curati incentrati su un’elettronica composta e un testo meditativo scandito con aria assorta: così si compone una via elegante verso un’idea introspettiva di pop d’autore.

CAPATOSTA “’A capa mia”

(Campania)

L’approccio delle posse e dei centri sociali degli anni ’90 rivive in un caleidoscopio di rock, blues e approccio combat. Tantissima energia, eclettismo e una voglia irrefrenabile di mischiare le carte e non stare fermi.

LA FORMA DELLE NUVOLE “Congiunti”

(Lombardia)

Il fascino della semplicità. Due chitarre acustiche, una melodia pulita, un approccio piacevolmente surreale che richiama l’indie “da cameretta” di inizio millennio e il bisogno di dire qualcosa con leggerezza e ironia.

LOGAN LAUGELLI “Genere drammatico”

(Lombardia)

Rock d’autore in chiave minimalista. Una chitarra elettrica scandisce con toni tanto intimi quanto drammatici una serie di amare riflessioni personali frutto di uno sguardo tagliente sul mondo e su di sé.

ANDREADIECI “Marylove”

(Lombardia)

Una canzone d’amore sognante come una ninnananna, leggera come i ricordi più dolci dell’adolescenza e fresca come un temporale che rompe la calura di una giornata estiva.

I MAMA “Giassai”

(Lombardia)

Un linguaggio musicale fresco capace di miscelare con estrema immediatezza tradizione e modernità. Con un occhio al pop, uno alla canzone d’autore, uno allo swing e uno alle nuove tendenze.

APNEA “Il giorno di ieri”

(Marche)

Il rock d’autore più introspettivo che non rinuncia però all’immediatezza e a una vena di incrollabile romanticismo. Una canzone liberatoria da cantare in coro.

  1. rocktargatoitalia.eu

 

Francesco Caprini

Divinazione Milano S.r.l. 

Ufficio Stampa, Radio, Tv, Web & Social Network 

Via Andrea Palladio n. 16 - 20135 Milano 

Tel. 02 5831 0655 mob. 3925970778 393 2124576

e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

web: www.divinazionemilano.it

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS

Contatti

ROCK TARGATO ITALIA
c/o Divinazione Milano Srl
Via Palladio 16 20135 Milano
tel. 02.58310655
info(at)rocktargatoitalia.it

Log In or Sign Up

Password dimenticata? / Nome utente dimenticato?