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sei un artista, attore, doppiatore, cantante, musicista, strumentista, etc

Devi sapere che, grazie ai cosiddetti “Diritti Connessi”, ogni volta che una tua interpretazione/esecuzione (anche da artista non primario) GIÀ REGISTRATA e trasmessa da un’emittente radio o TV, ti spetta un equo compenso.

sei un artista, attore, doppiatore, cantante, musicista, strumentista, etc

PER INFO: R.A.S.I. Tel. +39.06.94359833 / Fax +39.06.94364413 Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
(sono previste convenzioni per le agenzie di rappresentanza degli artisti)

CONTRIBUTI DEL "MINISTERO DELLA CULTURA" PER I LAVORATORI DELLO SPETTACOLO DAL VIVO E DEI SETTORI DEL CINEMA E DELL’AUDIOVISIVO

E’ stato pubblicato l’Avviso Pubblico relativo al D.M. 10 giugno 2022, relativo al riparto di quota parte, pari ad euro 40.000.000 per l’anno 2022, del fondo di cui all’articolo 89 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020 n. 27, in favore dei lavoratori dello spettacolo dal vivo e dei settori del cinema e dell’audiovisivo.

Le domande potranno essere presentate utilizzando unicamente i modelli predisposti e resi disponibili sulla piattaforma FUSonline, accessibile dal sito internet del Ministero della cultura (www.beniculturali.it), dal sito internet della Direzione Generale Spettacolo (www.spettacolodalvivo.beniculturali.it) e al seguente link: Piattaforma FUSonline.

LE DOMANDE DOVRANNO PERVENIRE ENTRO E NON OLTRE LE ORE 16 DEL 22 LUGLIO 2022.

Si specifica che le credenziali di accesso alla piattaforma FUSonline saranno rilasciate al momento della registrazione nella piattaforma medesima. Per quegli organismi che in precedenza hanno già inoltrato domanda/e tramite la piattaforma, le credenziali di accesso resteranno le stesse già in loro possesso. L’help desk online fornirà la necessaria assistenza tecnica.
Durante la fase di caricamento della domanda, sarà possibile chiedere informazioni scrivendo al seguente indirizzo e-mail: DG-S–SCRITTURATI SPETTACOLO DAL VIVO
Le richieste dovranno riportare nell’oggetto la dicitura D.M. 236 e all’interno i recapiti telefonici ed e-mail del mittente.

Possono presentare domanda di contributo i soggetti in possesso dei seguenti requisiti, che devono essere dichiarati, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, in sede di presentazione della domanda di contributo:

- Essere residenti in Italia; 
- Essere iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo; 
- Avere un reddito riferito all’anno 2021 non superiore a 35.000 euro; 
- Aver maturato, in almeno uno degli anni 2018, 2019 e 2021, non meno di quaranta giornate di contribuzione versata o accreditata al Fondo pensioni dei lavoratori dello spettacolo; 
- Avere, nell’anno 2021, un reddito prevalente derivante dall’esercizio delle attività lavorative per le quali è richiesta l’iscrizione obbligatoria al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo; 
- Non essere titolari di trattamento pensionistico diretto a carico di gestioni previdenziali obbligatorie, dei trattamenti di cassa integrazione, nonché percettori dell’indennità di disoccupazione involontaria e dell’indennità di assicurazione ALAS.


Ai fini dell’accesso al contributo, la domanda deve essere presentata, firmata a pena di esclusione, dal soggetto interessato, unitamente a copia del documento di riconoscimento in corso di validità, utilizzando unicamente i modelli predisposti e resi disponibili sulla piattaforma on-line della Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo, accessibile dal sito internet del Ministero della cultura (www.beniculturali.it) e dal sito internet della Direzione Generale Spettacolo (www.spettacolodalvivo.beniculturali.it); 

Nella domanda, i soggetti interessati riportano, con autocertificazione ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445: 
a) il possesso dei requisiti sopraindicati; 
b) il numero delle giornate di contribuzione versate o accreditate al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2021;
Al fine del ricevimento farà fede esclusivamente l’avviso di avvenuta ricezione, inviato da parte dell’Amministrazione che il sistema informativo genererà in automatico al termine della compilazione della modulistica on-line. 
Ogni soggetto ammissibile può presentare una sola domanda ai sensi del presente avviso. 
La domanda dovrà recare nell’apposita sezione, il numero di IBAN intestato al soggetto richiedente.

Le risorse disponibili saranno ripartite tra tutti i richiedenti ammessi al contributo per un ammontare pari all’80 per cento del valore ottenuto moltiplicando la media delle retribuzioni imponibili ai fini del versamento dei contributi previdenziali relativi agli anni 2018, 2019 e 2021 per la media del numero di giornate di contribuzione versate o accreditate al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo negli anni 2018, 2019 e 2021. Il valore della media delle retribuzioni imponibili da utilizzare nel calcolo di cui al periodo precedente non può in ogni caso eccedere il doppio del minimale giornaliero contributivo stabilito annualmente dall’INPS.

Per la determinazione e l’erogazione del contributo, la Direzione generale Spettacolo del Ministero della Cultura si avvarrà di una apposita Convenzione stipulata con l’INPS, attraverso la quale saranno acquisiti i dati e le informazioni necessari per l’istruttoria e la determinazione del contributo teorico spettante, nonché per le verifiche e i controlli dei requisiti.
Nel caso in cui il totale teorico dei contributi, calcolati secondo le modalità precedenti, fosse superiore alla disponibilità delle risorse disponibili, la Direzione generale Spettacolo provvederà al ricalcolo proporzionale del contributo per ciascun beneficiario. 
L'Amministrazione potrà procedere a verifiche amministrativo-contabili, anche a campione, ai sensi dell’articolo 71 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, per accertare la regolarità delle domande di contributo, anche accedendo alla documentazione conservata presso il soggetto beneficiario.

Nel caso in cui la documentazione o i dati forniti all’atto della presentazione della domanda contengano elementi non veritieri, sarà disposta, con provvedimento del Direttore generale Spettacolo, la revoca del contributo assegnato, con recupero delle somme eventualmente versate, maggiorate degli eventuali interessi e fatte salve le sanzioni di legge


Per gli ARTISTI MANDANTI, la RASI resta a disposizione per informazioni e/o l’eventuale recupero della propria posizione contributiva al numero 06 94364413 dalle ore 09.30 alle ore 12.00 dal lunedì al venerdì escluso i giorni festivi.
 

Ai sensi e per effetti del T.U. sulla Privacy (D.Lgs 196/03), del Regolamento europeo 679/2016 – GDPR, del Decreto di Adeguamento -Dlgs. N.101/2018,  La informiamo che titolare del trattamento dei dati è Rete Artisti Spettacolo per l’Innovazione Via Po 43 – 00198 Roma.
I Suoi dati saranno trattati (anche elettronicamente) soltanto da incaricati autorizzati, esclusivamente per dare corso all'invio della newsletter e per l’invio (anche via e-mail) di informazioni relative alle iniziative della R.A.S.I..
Gli indirizzi e-mail di questa mailing list provengono dall'indirizzario della R.A.S.I., da richieste di iscrizione alla newsletter pervenute al nostro recapito oppure da elenchi e servizi di pubblico dominio pubblicati in internet, da dove sono stati prelevati.

Per altre informazioni potete consultare il nostro sito web www.reteartistispettacolo.it

blog www.rocktargatoitalia.eu

 

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A OMAR PEDRINI la TARGA Premio Speciale STEFANO RONZANI

I PREMI DI ROCK TARGATO ITALIA EDIZIONE 2022

 È stata assegnata a OMAR PEDRINI la Targa del premio dedicato a STEFANO RONZANI di Rock Targato Italia  edizione speciale Estate 2022 che sarà consegnata durante le giornate di Rock Targato Italia 2022 in programma al LegendClub di Milano in data 29 e 30 luglio

OMAR PEDRINI

… “Non ha bisogno di presentazioni. Un artista che ha vissuto almeno tre vite senza perdere mai il desiderio di giocare con il rock e la poesia.” Roberto Bonfanti (Scrittore. Artista)

Parallelamente al concorso dedicato agli artisti emergenti che culminerà con due giornate di musica e incontri al Legend Club di Milano il 29 e 30 luglio, in questa calda estate Rock Targato Italia rinnova anche la tradizione di assegnare delle Targhe Speciali agli artisti che si sono distinti nel panorama della musica italiana per qualità, coraggio e sensibilità.

La rassegna Rock Targato Italia ha ottenuto il Patrocinio della Regione Lombardia Assessorato Autonomia e Cultura

Il premio speciale è dedicato al giornalista Stefano Ronzani tra i più geniali e anticonformista della scena italiana. Curioso, preparato ed attento osservatore delle tendenze musicali, Stefano Ronzani (collaboratore di Tutto Musica e Mucchio Selvaggio), è stato tra i fondatori di Rock Targato Italia e per 10 anni direttore artistico della manifestazione Rock Targato Italia

Il 29 e 30 luglio nelle giornate clou dell’estate rock milanese al Legend Club, Rock Targato Italia, la targa dedicata a Stefano Ronzani, un riconoscimento alla carriera che va all’artista che ha saputo coniugare cultura, creatività e senso della partecipazione sociale con lo spirito indagatore e sperimentale tipico della filosofia di vita di Stefano Ronzani, sarà consegnata a OMAR PEDRINI  che proprio sul palco di Rock Targato Italia ha mosso i suoi primi passi artistici nella storica prima edizione del 1987.

 

Seguite il programma e i candidati alle Targhe  Rock Targato Italia Edizione 2022

su www.rocktargatoitalia.it

https://www.rocktargatoitalia.eu/k2/k2-categories/notizie/item/3534-miglior-album-2022.html

https://www.rocktargatoitalia.eu/k2/k2-categories/notizie/item/3536-artista-rivelazione-2022.html

https://www.rocktargatoitalia.eu/k2/k2-categories/notizie/item/3537-migliore-etichetta-2022.html

 

Francesco Caprini

Divinazione Milano S.r.l. 

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Roberto Sarno, protagonista a Rock Targato Italia

Chi sono i protagonisti della compilation ROCK TARGATO ITALIA #28?

Ascolta su Spotify: https://spoti.fi/3JzWx5h

ROBERTO SARNO “Anima grida”

Fra atmosfere liquide, arrangiamenti curati incentrati su un’elettronica composta e un testo meditativo scandito con aria assorta: così si compone una via elegante verso un’idea introspettiva di pop d’autore.(Roberto Bonfanti, artista, scrittore)

Roberto Sarno Intervista Rock Targato Italia

Partiamo con una piccola presentazione: come ha origine il tuo percorso musicale e come si è sviluppato fino a oggi?

Ho cominciato a suonare la chitarra quando ero adolescente e a 20 anni ho pubblicato il mio primo disco con i DIVE, ho suonato in giro per l’Italia e negli anni a seguire ho partecipato a molti altri progetti, prima come chitarrista, poi anche come autore, compositore, cantante e produttore artistico. Ad un tratto ho abbandonato tutto e ho dedicato la mia vita ad un nuovo lavoro e a mettere su famiglia.

Poi, dopo una pausa di circa 15 anni, ho sentito la necessità di ricominciare a fare musica e scrivere canzoni. Ho fondato i QUIGOH e con loro ho pubblicato due dischi, poi ho preferito continuare a pubblicare da solo, per quanto Marco Mafucci mi abbia sempre seguito anche nel progetto ROBERTO SARNO. Marco, oltre ad essere un amico con il quale condivido da sempre i gusti musicali, è un musicista speciale con cui mi consiglio per le scelte relative al progetto.

Come nasce un tuo brano? Che importanza hanno le parole all'interno della tua musica? E di cosa parlano le tue canzoni?

Nella maggior parte dei casi tutto ha inizio nella mia intimità, capita che alcune idee particolarmente ossessive e ricorrenti improvvisamente escano fuori, attraverso le mie mani sulla chitarra e una penna su un foglio.

Dedico attenzione alle parole e credo che talvolta possano essere molto più potenti ed evocative della stessa musica. Ad ogni modo cerco sempre di evolvermi nella narrazione e vorrei poter scrivere con più semplicità.

Le mie canzoni sono il racconto di quello che vivo, anche se talvola mi perdo ad immagiane qualcosa che non ho vissuto realmente.

Anima Grida è il mio primo approccio con un tema di carattere sociale e mi auguro di avere anche in futuro la forza e la sensibilità per avvicinarmi ad altre cose di questo tipo. Il tema dell’ambiente è molto di moda, non è facile essere originali, ma spero che le mie parole possano arrivare a toccare il cuore delle persone.

Per realizzare il video ho chiesto ad Andrea Liguori, un dei fondatori della Stonks Production, di enfatizzare la narrazione e di esplicitare il tema che ho trattato. Mi appassiona sempre molto collaborare con ragazzi molto più giovani di me, hanno un punto di vista diverso e costruttivo col quale mi confronto con grande interesse.

Quali sono gli artisti che più stimi nella scena italiana contemporanea?

Seguo molto la scena italiana, se non altro per curiosità, ma gli artisti che maggiormente mi rapiscono si trovano principalmente oltremanica e oltreoceano.

Trovo interessante la scrittura di qualcuno, come ad esempio la narrazione di Giorgio Poi, ma credo che in generale l’attuale ondata di cantautori sia un po’ troppo ripetitiva rispetto agli anni ’70 e ’80 caratterizzati da Dalla e De Gregori. Talvolta sembra che giochino su un target di ascolto che, per età, ha saltato quell’epoca a piè pari.

Gli artisti italiani contemporanei che preferisco, soprattutto dal punto di vista musicale, si fermano ai Verdena, agli Afterhours, ai primi Marlene Kuntz e qualcos’altro qua e là.

Raccontaci un aneddoto particolarmente significativo sul tuo percorso musicale.

Te ne racconto brevemente un paio che per certi versi sono collegati tra loro.

Alla fine degli anni ’80 con i DIVE eravamo piuttosto lanciati, ma quando ci furono rubati tutti gli strumenti dopo un concerto a Milano e l’etichetta discografica aveva dovuto chiudere per problemi legati alla droga, tutto si è interrotto bruscamente…!

Nel 2020 ho avuto un mucchio di riscontri positivi in merito alla mia ultima pubblicazione “Prova Zero” e si stava riaprendo seriamente la possibilità di suonare un po’ in giro, ma con il Covid tutto si è fermato di nuovo…!

Guardandoti attorno, al di là della musica, qual è la tua visione dell'Italia di oggi?

Quello che più mi preoccupa è il panorama politico. Da troppo tempo il nostro paese è dilaniato da governi improponibili e ad oggi è rimasto ben poco di buono.

Abbiamo potuto osservare gli avvenimenti durante questi ultimi due anni drammatici, quando ha prevaricato l’arte di arrangiarsi, quando hanno straripato nelle piazze i deleteri estremismi di strumentazione politica. Putroppo molto di questo si basa sull’ignoranza, sulla superficialità delle persone, sull’assenza del senso critico e civico. Si segue chi è bravo ad alzare la voce, la falsa e frammentaria informazione e talvolta l’istinto guidato dalla paura.

La parte migliore che vedo la trovo nei giovani, nella loro fame di ricostruire. È auspicabile un rapido ricambio generazionale, che però si basi su contenuti di spessore, non è più accettabile l’autocelebrazione del nuovo fine a se stesso che alla fine promuove come sempre interessi personali.

Ad esempio cito un movimento politico/NON politico come Friday For Future o anche Extinction Rebellion.

Naturalmente non alludo solo al tema dell’ambiente, ma al sociale in genere. Spero di poter veder il giorno in cui i giovani fanno propria una rivoluzione civica e culturale. Una rivoluzione non violenta per costruire basi solide per le generazioni future.

Spingo i miei figli all’estero per studiare, per fare esperienze ed eventualmente anche per progettare le loro vite, ma nonostante tutto amo il nostro paese, non vorrei essere altrove e faccio di tutto per rispettarlo e realizzare qualcosa di buono.

Sogni, ambizioni o progetti per il tuo futuro?

In generale vorrei tornare a viaggiare, ad avere un po’ di tempo per cazzeggiare. Ho la fortuna di avere dei figli straordinari, ma che sono in una fase critica della vita, ovvero quando si fanno i giochi con gli indirizzi formativi che orientano il futuro e da genitori stiamo facendo il possibile per supportarli.

In merito alla musica sto lavorando ad un nuovo album, ma credo che vista la mia dedizione perfezionistica e il tempo limitato che ho a disposizione, ci vorrà ancora un bel po’.

Ho acquistato alcune nuove strumentazioni, soprattutto elettroniche, e vorrei potermi dedicare maggiormnete a sviluppare delle idee, ma per il momento mi sto limitando a usare una minima parte delle potenzialità che queste offrono.

Spero inoltre di avere sempre l’opportunità di aprirmi a nuove conoscenze e a sviluppare nuove collaborazioni per il futuro.

Fin dal 1987 il contatto umano è stato uno dei punti che ha caratterizzato la vera essenza di Rock Targato Italia. Nonostante i mille problemi, uniti all’impossibilità di abbracciarsi e suonare dal vivo, nel 2021 la manifestazione rock ha scelto di non fermarsi davanti alle avversità, portando avanti la sua missione: dare voce a un gran numero di artisti provenienti da ogni angolo dello stivale

 

  1. rocktargatoitalia.eu

 

 

 

Francesco Caprini

 

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TRA BARON SAMEDI, APPRENDISTI STREGONI E PIFFERAI MAGICI.

   Mentre il mondo implacabilmente continua a giocare allo stesso gioco con il rinnovo del lancio di missili da parte del dittatore nordcoreano (d’altra parte era tempo che non se lo cagava nessuno), con il rischio di una guerra nel civilissimo oriente della cara vecchia Europa teatro di una simpatica escalation anni Sessanta, con la pandemia che è finita oppure no, con i vaccini sicuri oppure no (tanto che dopo il conclamato PfizerGate, si sta procedendo in USA con una class action contro la Food and Drug Administration costretta a fornire l’intera documentazione entro otto mesi da una Corte di Giustizia del Texas), mentre su Marte c’è un traffico di rover che nemmeno in tangenziale durante l’ora di punta, anche quest’anno c’è Sanremo. Inevitabile come sempre. Inesorabile e lunghissimo come, oramai, è tradizione.

Anche quest’anno, Amadeus ha compiuto almeno tre miracoli! Avvisate Bergoglio, prego! Lo vogliamo santo subito.

Primo miracolo ha introdotto lo spirito vitale, in almeno quattro artisti che pensavamo non fossero più tra noi. Novello Baron Samedì rivitalizza Gianni Morandi, Iva Zanicchi, Rettore e Massimo Ranieri. Potere del voodoo, queste vecchie glorie si difenderanno alla grande. La Zanicchi è ancora in voce e non ha perso la sua verve interpretativa, Morandi (forse era Frankenstein non il voodooo) risulta “jovanottizzato” più ragazzo fortunato che eterno ragazzo, Rettore si diverte in un duo al femminile con Ditonellapiaga (davvero? C’è già Sanremo … metterci anche il dito …) e Massimo Ranieri canta una canzone di spessore sui migranti esaltando le sue grandi doti di interprete e quelle di uomo di teatro.

Secondo miracolo. Da apprendista stregone ha portato sul palco cantanti poco ispirati, poco precisi nel seguire il tempo e poco in voce. Incredibile, lo hanno seguito tutti … sembrava di stare in un karaoke non ad un festival di musica … vabbé, avete ragione voi, uno l’ha anche ammesso di non beccare tutte le note. Amico mio, almeno qualcuna? Su, fallo per noi. Tra l’altro l’artista in questione ha un album in testa alle classifiche in Italia. Non vincerà ma questa è l’ennesima dimostrazione che chi vota a Sanremo non spende soldi per la musica.

Terzo miracolo. La settantaduesima edizione è anche quella, in cui il grande Amadeus oltre a battere tutti i record di ascolti, ci trascina (moderno?) pifferaio magico da una cosa straordinaria all’altra.

Peccato che Fiorello fa sempre la stessa cosa e, magari, la battuta sui no vax se la poteva risparmiare visto il clima che ancora si respira. Peccato che le discoteche e i locali da ballo sono chiusi e sui pezzi di Ana Mena e Dargen D’Amico invita il pubblico a scatenarsi … A proposito, dei due artisti testé citati, non vincono nulla ma ce li ritroveremo implacabili nel device del nostro vicino d’ombrellone a Cattolica questa estate (andrò in montagna), in attesa che risveglino anche Baby K.

Peccato che il monologo di Drusilla Foer è arrivato alle due di notte … Per seguirla ho dovuto farmi rianimare. Grandissima personalità e sempre impeccabile nei suoi interventi anche nella presentazione degli artisti, ha una marcia in più delle altre co-conduttrici. Bello il suo discorso sull’unicità di ognuno di noi. Alla fine, canta anche e se la cava meglio di molti in gara.

Peccato che il grande tennista, bravo ed elegantissimo, fosse la persona più monosillabica e laconica del mondo. Ridateci l’ipertrofico e sovrabbondante Ibra! Un po’ di sovrumana presunzione ci è mancata. L’altra sportiva ciclista, arriva, addirittura, con un regalino per il conduttore ed è molto più spigliata. Ovviamente, viene liquidata frettolosamente ed in platea mentre il laconico numero sei del mondo occupa per interminabili minuti col nulla, il palco.

Peccato che il formidabile Checco Zalone piazza una favola transfobica subito dopo che Lorena Cesarini aveva fatto (commuovendosi) un bel pezzo (forse un po’ lungo) sul razzismo con tanto di lettura de Il Razzismo Spiegato A Mia Figlia di Tahar Bel Jelloun … Come si dice in italiano? Esatto! Si dice “mandare in vacca”. Il “pezzo” finisce con l’invito a fare causa ad Amadeus e non a lui. Si rifarà con la parodia del hippopparo finto dei bassifondi dall’epico nome di Ragadi che eseguirà il pezzo “Poco Ricco” lamentandosi di avere una sola filippina a casa. Infine, chiuderà col virologo televisivo di Cellino che, finendo la pandemia, dovrà tornare in ospedale con tanto di bacio al primo tampone positivo della zona. Anche questo, abbastanza controverso. Molte delle star televisive di questi tempi, hanno precisato di non essere virologi … Mah … Viene da chiedere ma, allora, cosa fate?

Peccato che ancora si parla di Achille Lauro e David Bowie … Il performer si esibisce con un ottimo coro gospel e dà scandalo con un autobattesimo e con una toccatina ai genitali. Chissà a Cattolica come l’hanno presa …

Peccato che i Maneskin siano la prima sera. Questi ragazzi non sono sul tetto del mondo a caso e occupano completamente quel palco da dove tutto era (ri)cominciato per loro. Il problema è che agli altri (quelli in gara, ndr) restano le briciole. Due uscite per loro, una con la canzone vincitrice dell’anno scorso (quello del Festival sottovuoto) e l’altra con un’inedita versione di Coraline che termina con le lacrime di Damiano. Orribile e gratuita la pantomima di Amadeus versione autista che li va a prendere con una macchinina.

Peccato che Morandi arriva terzo portandosi per la serata dei duetti sul palco proprio lui, il Lorenzone nazionale, in arte Jovanotti. Scaltro il diversamente giovane!

Peccato che la vittoria finale fosse una formalità dall’inizio e che, ancora una volta, il sistema di voto è degno di un culto misterico. Comunque, vince Mahmood in coppia con Blanco con il pezzo Brividi. Bravi e in voce, vincono meritatamente un Festival dove a tallonarli da vicino non c’era nessuno. Da un lato, sono contento perché Mahmood mi è simpatico ed è bravo: mi sarebbe dispiaciuto che l’unica vittoria sanremese l’avesse avuta per ragioni “politiche”. Così, abbiamo riequilibrato il suo karma e il nostro. Andranno all’Eurovision Song Contest a difendere il titolo e forse apriranno anche loro un concerto dei Rolling Stones, chi può dirlo? Elisa è seconda dopo ventuno anni dalla sua prima vincente kermesse rivierasca. Dei pezzi che vincono si può dire con i latini in medio stat virtus. Terzo, il già citato Morandi jovanottizzato ed il premio della Giuria … boh … io avevo capito che c’era la sala stampa, la demoscopica 1000 (evoluta come il nuovo treno veloce: il Frecciarossa Mille) e il televoto … vabbé, misteri della fede. Dicevo il premio della Giuria va a Massimo Ranieri con Lettera al di là del Mare, meritatissimo.

A proposito di mare, in rada sulla nave dello sponsor ci sono Orietta Berti e Rovazzi … A parte, pantomime e outfit incredibili, da là non arriva nulla di interessante. Per quattro sere, ho pregato per (in ordine di apparizione): naufragio, attacco dei pirati, apparizione del Kraken e sparizione dell’imbarcazione stile Triangolo delle Bermude.

Senza voto gli amici di Maria che appaiono serenamente passando sulla gara come una piuma su uno specchio … Più emozionante, Fanta Sanremo, vinto (sembra) da Emma.

Sabrina Ferilli, co-conduttrice dell’ultima serata, risplende come una puntata di Porta a Porta dopo aver preso una tisana di camomilla e valeriana.

E comunque, volevo dire anche io: papalina e ciao zia Mara!  Anche con l’inchino di Highsnob e Hu!

Voto al festival, dieci e lode. Meglio così non si poteva ripartire! Ah, scusate! … le accuse di plagio sono già arrivate?

di Paolo Pelizza

© 2022 Rock targato Italia

PS: mi scuso con tutti i lettori per questo lungo periodo di silenzio. Ho avuto dei contrattempi e poi è arrivato il Festival, con cui ci divertiamo a scherzare sempre. Ora sono tornato e cercherò di essere più continuo. Ringrazio, tutti quelli che mi hanno cercato, stimolato e mi sono stati vicini anche durante questa lunga pausa.

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