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Il nuovo singolo di Detto Ferrante Anguissola

In Radio e in tutti i Digital Stores

“CHISSA’”

Il nuovo singolo di Detto Ferrante Anguissola

 Pubblicato dall’etichetta: Terzo Millennio Records

Gli occhi del cantautore, straordinario novantenne, hanno visto le macerie, la morte, il dolore, la fame, l’orrore della guerra.

“CHISSÀ” è il suo grido d’amore universale per la vita e per la pace.

“CHISSÀ” è una canzone che parla apertamente di speranza in un periodo tristemente incerto, fragile, post pandemico, di forte crisi energetica, economica e di  una nuova guerra che bussa alla porta.

Cosa mi dirai tu quando ti abbraccerò

E nessuno riuscirà a parlare

Ma solo i nostri palpiti.

Parleranno solo le nostre emozioni

E la parola non servirà.

Erede della grande scena cantautorale europea, Detto Ferrante Anguissola è un personaggio tutto da scoprire.  La sua vita potrebbe ispirare un romanzo.

Ha vissuto la guerra, ha visto le città distrutte e le loro ricostruzioni. Ha visto cambiare le usanze, le abitudini, le modalità , il linguaggio e lo straordinario  sviluppo tecnologico.

Nel 1951 circa a soli 19 anni, cinque anni dopo la fine  della II guerra mondiale, parte  in autostop con la sua chitarra  nei tre anni durante le vacanze  per conoscere l’Europa e gli europei  intrattenendo ogni sera  con il suo repertorio di canzoni tanti giovani europei negli Ostelli della gioventù nei quali si ferma a riposare.

Quando detto Ferrante racconta delle  esperienze della sua vita si rimane incantati.

 Ha vissuto a Londra intristita dalle vicende belliche, dalle carte annonarie e dallo smog cantando e suonando nei ristoranti italiani e nei pub londinesi.

Dopo 5 anni, si laurea in chimica industriale pronto a dare una mano al padre nella sua azienda chimica in difficoltà (in realtà avrebbe voluto continuare a suonare e cantare e diventare ingegnere elettronico). Purtroppo pochi anni dopo l’azienda chiude per un grave dissesto costringendolo  a affrontare i problemi relativi  soprattutto alla propria piccola  famiglia nata nel frattempo. Anni dopo dovrà  anche accantonare il sogno di seguire le orme di altri cantautori che pur avendo un bel  mestiere hanno scelto la musica come l’avvocato Paolo Conte.

Infatti sceglie di  assicurare ai suoi la sicurezza di un mestiere, pur rimanendo sempre legato alla chitarra ed al pianoforte sia per se stesso che per gli altri, ma senza arrivare ad esibirsi pubblicamente.

Curioso e viaggiatore, velista e istruttore di vela alla famosa scuola di Caprera, è un pioniere della comunicazione, del suono e delle telecomunicazioni grazie a Exhibo Spa, la società che fonda a soli 26 anni con due amici fiorentini. 

Entra come socio di minoranza, ma poi come Presidente e AD  guida l’azienda per oltre 50 anni. Con Exhibo Spa cerca  nel mondo e diffonde prodotti elettronici innovativi e sconosciuti in Italia come i  famosi microfoni e i sorprendenti radiomicrofoni prodotti  fin dal 1958 da Sennheiser  Elettronick GMbH  che rappresenta in Italia e con i quali conquista la RAI ,  le antenne Kathrein  per le stazioni base della Radio mobile GSM, per polizia, taxi, servizi etc, e i rivoluzionari cavi coassiali Kabelmetal per i potenti trasmettitori TV e per le giovani radio libere.

Per il Festival di Sanremo  si impegna  personalmente  su richiesta della Direzione della  RAI alla migliore installazione dei microfoni  Sennheiser sul palco, in armonia  con i  tecnici della Rai di Torino, per i cantanti che sarebbero diventati famosi!

Infine riesce con successo a collegare la Torre di Controllo del nuovo Aeroporto Milanese di Linate sul grattacielo Pirelli con i piloti degli aerei in arrivo, risolvendo un grave problema di comunicazione, irrisolto fino a quel momento.

Grazie alla conoscenza di inglese, francese e il tedesco visita annualmente le mostre internazionali di elettronica più importanti come a Hannover, Hong Kong, Las Vegas, Tokyo, Seoul, Berlino per cercare i nuovi prodotti che i suoi clienti gli chiedevano di reperire (a chi legge ricordiamo che senza il prezioso aiuto di internet sconosciuto e apparso solo alla fine degli anni ottanta, era quello un  lavoro di relazioni  molto impegnativo fino a quel momento)

Negli anni ’70  appaiono le prime radio libere, e Detto Ferrante organizza a Venezia nel 1979 sotto l’egida di Unesco  AUDIO79 una scuola di tecnica del suono frequentata da alcune centinaia di musicisti e operatori delle neonate Radio Libere. Solo la sensibilità di un cantante e musicista come lui poteva avere la capacità di capire l’importanza del suono, ossia la qualità della voce che deve viaggiare fino a chi l’ascolta inebbriato.

Nel 1978 pubblica il suo primo LP: Poligrafici, Pensionati, Trombai e Santi. Le canzoni mostrano uno spietato e ironico sguardo alla società e ai problemi sociali dell’epoca, alcuni tutt’ora presenti.

Detto Ferrante Anguissola nasce a Cremona da una storica famiglia di Piacenza che annovera tra i suoi antenati Sofonisba Anguissola pittrice italiana cinquecentesca , la prima artista a diventare famosa in Europa come prima pittrice al mondo. Si impegna da 35 anni con successo alla ricerca dei suoi dipinti dispersi, non firmati o attribuiti a importanti pittori.

Il nonno materno e la madre gli trasmettono l’amore per la musica fin da piccolo. Scrive il primo brano a 17 anni “I Fiumi di Lombardia” al quale segue “I pioppi” un omaggio a quegli alberi molto cari al cantautore e ambedue i brani sono contenuti nell’ultimo album “E la voce va”.

Continua a  suonare e a cantare, invitato e ripetutamente richiesto a intrattenere  nelle feste

con un repertorio ricco, gli ospiti delle famiglie delle città nelle quali ha risieduto Cremona, Piacenza, Firenze, Bologna, Porto San Giorgio, Milano e tante all’estero, in campagna e al mare.

Finalmente dopo oltre 50 anni di impegnativo e duro  lavoro  alla guida di Exhibo si ritira per dedicarsi alla musica. Dopo qualche anno pubblica l’album “A Occhi Aperti” incentrato su tematiche ecologiche e sociali.

Oggi arrivato a 90 anni, Detto Ferrante Anguissola ha potuto dedicarsi interamente alla sua passione: essere cantautore e dimostrare che l’età non è un ostacolo, anzi al contrario, pubblicando il secondo CD E la voce va con l’etichetta Terzo Millennio Records.

Il disco è disponibile in fisico presso Terzo Millennio Record, Milano tel 348….. e in digitale su Spotify, Youtube e simili   e raccoglie le poesie cantate che raccontano la bellezza della vita, la grande cultura del nostro Mediterraneo che ci unisce, ma anche i drammi che esso nasconde come nel drammatico brano “Requiem per un marinaio ombra” sul Cargo Seagul mandato a fondo nel Canale di Sicilia nel 1974.

FRANCO SAININI

Divinazione Milano S.r.l. 

Ufficio Stampa, Radio, Tv, Web & Social Network 

Via Andrea Palladio n. 16 - 20135 Milano 

Tel. 02 5831 0655  mob. 3925970778

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Programma Completo Rock Targato Italia Edizione Estate 2022

Artisti, Relatori. Orari

Milano 29 e 30 luglio 2022 

dalle ore 15:30

ingresso gratuito

Anche nel 2022 ROCK TARGATO ITALIA, la rassegna che fin dal 1987 ha segnato più di ogni altra la storia della musica alternativa italiana, non si ferma ma, al contrario, si rilancia con un’edizione speciale interamente estiva il 29 e 30 luglio con due giornate colme di incontri e concerti dal pomeriggio nella magica cornice del LEGEND CLUB di MILANO. Due giornate che vedranno la partecipazione di numerosi artisti, produttori discografici, musicisti, giornalisti e molto altro.

Rock Targato Italia, giunto alla trentatreesima edizione, è organizzato dall’Associazione Culturale Generazione Europea con il supporto a livello nazionale dell’Ufficio Stampa e Comunicazione Divinazione Milano della logistica e ospitalità del LegendClub Milano e la partecipazione del media Televisivo RockerTV.

RockerTV realizzerà interviste di approfondimento musicale agli ospiti e artisti.

ALTRE NOVITÀ ASSOLUTE

a) Premio Sennheiser

Il premio messo in palio dalla storica azienda sarà consegnato alla band CIRCUS PUNK

b) Rete Artisti Spettacoli per l’Innovazione.

Con la partecipazione a Rock Targato Italia - il più importante rock contest nazionale impegnato nella continua scoperta e diffusione di realtà musicali innovative - la R.A.S.I.  intende informare   i giovani artisti sui diritti connessi, oltre a non farli sentire soli, assistendoli ed indirizzandoli soprattutto durante i primi passi. Bandi e concorsi compresi.

Rock Targato Italia 2022 ha il Patrocinio della Regione Lombardia.

Programma:

  • Concerti elettrici e performance acustiche
  • Incontri
  • Premi Artistici

Venerdi 29 luglio 2022

Area Esterna

ore 15:30

INCONTRI

Consegna Targa "Una Vita per la Musica"

Incontro/dibattito/musicale con MIMMO PAGANELLI

 

Direttore Artistico della società EMI Italiana (Vasco Rossi, Francesco Guccini, Franco Battiato). Ospite Marco Di Noia che si esibirà con una strana chitarra/tastiera dal nome “Artifact" accompagnato da Lorenzo GhiriNGhelli che l’ha inventata.

ore 16:30

INCONTRI

Chi sono i collezionisti?

Incontro con Arch. CARLO LECCHI

 

Fondatore e presidente dell’AVI – Associazione Vinile Italiana – Cultura Costume Collezionismo. Parlerà di hobby e collezionismo e del valore affettivo dei memorabilia musicali. AVI - Associazione Vinile Italiana – cultura - costume - collezionismo viene fondata da Carlo Lecchi, presidente, architetto Simonetta Bonfadini e Milo Goy direttore di testate giornalistiche e ceo di Art Relation, nasce ufficialmente il 22 marzo 2017 con l’evento al Mondadori Megastore di Piazza del Duomo a Milano dal titolo “ritorno al Vinile, moda o trend”. Associazione senza fini di lucro la cui mission è di trasmettere, far conoscere il piacere dell’ascolto della musica su vinile, promuovendo direttamente o partecipando a eventi di musica e Cultura.

ore 17:00

INCONTRI

Consegna Targhe:

"Miglior etichetta 2021" I DISCHI DEL MINOLLO

 "Premio Sennheiser" ai CIRCUS PUNK

"Premio Miglior Live" a gianCarlo Onorato

 "Premio Stefano Ronzani" a OMAR PEDRINI

ore 17:40

INCONTRI

"Dai suoni alla carta"

PIERALBERTO VALLI, dopo aver ricevuto la targa "Miglior libro scritto da un musicista 2022", dialogando con ROBERTO BONFANTI e accompagnandosi con qualche canzone in chiave acustica, presenta "Il nodo", il romanzo che gli è valso il premio: una storia ambientata in un futuro distopico che, con uno stile tanto lucido quanto evocativo, dà corpo all’incubo del transumanesimo e riflette sul senso umano del dolore.

ore 18:30

INCONTRI

Concerto acustico della band I FASTI

 

 

 

Sala Concerti:

 

 

ore 21:00

CONCERTI

FRAGMENTS OF SORROW + SUNSET AVENUE (selezione RockerTv)

ore 21:20

CONCERTI

FARORSO

Ore 21:40

CONCERTI

MINIMO VITALE

Ore 22:00

CONCERTI

CIRCUS PUNK (vincitore RTI 32 ed)

Ore 22:25

CONCERTI

IL PESCE PARLA (vincitore RTI 31 ed)

Ore 23:00

CONCERTI

MARIO RISO con MOVIDA e REZOPHONIC

Sabato 30 luglio 2022

 

 

 

Area Esterna

 

 

ore 15:30

INCONTRI

Consegna Targa "Una Vita per la Musica" a MAURO PAOLUZZI
Incontro con Mauro Paoluzzi produttore musicale (Gianna Nannini, Patty Pravo, Roberto Vecchioni) Un incontro dibattito all’insegna della professionalità artistica musicale e storia della musica italiana.

 
Ospite con intervento musicale dell’artista Ilaria Argiolas (cantautrice).


Mauro Paoluzzi, tra gli altri artisti con cui ha collaborato in varie occasioni vi sono: Antonello Venditti, Franco Fanigliulo, Adamo, Mango, Mimmo Locasciulli, Loredana Bertè, Renato Pareti, Scialpi, Bluvertigo.

ore 16:10

INCONTRI

Concerto acustico di ANDREADIECI (cantautore) con Davide Castelli (chitarra)

ore 16:25

INCONTRI

Concerto acustico di LOGAN (cantautore)

ore 16:40

INCONTRI

Consegna Targhe
"Miglior Album 2021" BACHI DA PIETRA
"Miglior Album 2022" ALTERIA
"Miglior Etichetta 2022" DISCHI SOVIET STUDIO
"Artista Rivelazione 2022" IL PEGGIO È PASSATO

ore 17.10

INCONTRI

Incontro con PAOLO PELIZZA (Musica e Letteratura)
Le canzoni come tutti sappiamo hanno il testo … quanto pesa il testo? Dipende. Per i cantautori vale più della musica. Dal Lieder alla musica leggera: il Re degli Elfi e De André, gli Afterhours e Bennato. Pound e la rivelazione sul fatto che la poesia sia più vicina alla musica più che alla letteratura. Ezra Pound scrive anche un pamphlet sugli intervalli in musica illuminante. Alcuni testi che sono diventate canzoni di successo.
Da Coleridge a Steinbeck.

I cantautori americani Guthrie, Seeger e Dylan.
Il Nobel … Dylan ha mai fatto letteratura?

ore 17:30

INCONTRI

concerto acustico della band AYMARA

ore 17:50

INCONTRI

concerto acustico del duo US

ore 18:10

INCONTRI

concerto acustico della band DINAMIKA

ore 18:30

INCONTRI

incontro con ROBERTO MAFREDI ospite LEMURI IL VISIONARIO

Roberto Manfredi e Lemuri il Visionario presentano un racconto sulla scena musicale italiana degli ultimi trent'anni. Da VIDEO MUSIC a oggi. Dal libro Talent Shop (DAI TALENT SCOUT AI TALENT SHOW) di Roberto Manfredi che racconta come è cambiata la musica, la discografia e la stessa fruizione musicale in Italia e dalla pluriennale attività artistica di Lemuri il Visionario, dal punk al prog, dalla dance e dalla canzone d'autore, nasce un racconto che unisce il talk show e la musica live degli ultimi trent'anni.

ore 19:10

INCONTRI

concerto acustico di LEMURI IL VISIONARIO (cantautore)

 

 

 

Area Concerti

 

 

ore 21:00

CONCERTI

concerti delle band LUCAS LOPEZ, ATWOOD, BREAK ME DOWN

 CHE COS’E’ ROCK TARGATO ITALIA?

Rock Targato Italia dal suo debutto nel lontano 1987, vanta risultati importanti, come ad esempio, il successo ottenuto da artisti emersi grazie al lavoro di scouting svolto durante le varie edizioni: Litfiba, Ligabue, Timoria delle prime edizione, successivamente Subsonica, Giulio Casale, infine Zibba, le Vibrazioni, con realtà più vicine a noi i Circus Punk di Milano.

Rock Targato Italia ha costruito e valorizzato una scena musicale ai tempi sconosciuta, realizzando una filiera innovativa - dalle produzioni discografiche ai concerti, video e sostegno promozionale agli artisti.

Rock Targato Italia è un innovativo network di comunicazione tra artisti, etichette, promoter, giornalisti, canale personalizzato YouTube, comunicazione fisica e liquida.

https://www.youtube.com/channel/UC0rqO2XRmJVI-FyOKLQxC4Q

https://www.facebook.com/groups/RockTargatoItalia

LA FILOSOFIA DELLA FINALE NAZIONALE DI ROCK TARGATO ITALIA 2022

Il nostro nuovo obiettivo è più che mai, nel tempo post pandemico, un momento di riflessione e ricerca per provare a riprogettare il futuro della musica e delle arti in maniera innovativa, fluida con sensibilità diverse rispetto al mercato.

Non solo festival, dunque, ma un laboratorio di incontri e musica, per approfondire territori, nuovi spazi e orizzonti possibili.

Ripensare e riProgettare con maggiore forza e professionalità la rete dei musicisti, la necessità di trovare collaborazioni e condivisioni con altre realtà artistiche, associazioni di settore qualificate, interagendo in progetti culturali per dare maggiore voce e risonanza ad artisti e operatori.

 

FRANCESCO CAPRINI

DivinazioneMilano srl

Ufficio Stampa, Radio, Tv, Web & Social Network 

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017 - Cuffie o Casse Nearfield

017 - Cuffie o Casse Nearfield

di Antonio Chimienti 

Articolo tecnico, ma utile anche a non musicisti.

Differenze di finalità ed approccio all’ascolto con le cuffie a differenza delle casse acustiche.

E’ necessaria una precisazione; sia nella famiglia delle cuffie che in quella delle casse esistono molti e troppi modelli con specifiche assai diverse fra loro per poter dire che questo articolo possa comprenderle tutte. Quindi farò riferimento in particolare a quelle cuffie e a quelle casse che solitamente vengono utilizzate come riferimento universale nell’ascolto del mix e pertanto della musica confezionata nella sua totalità.

I modelli di riferimento per quello che riguarda le casse acustiche sono: Yamaha ns10 (e successive), ADAM ( solo alcuni modelli) , Neumann, Tannoy ( vecchi modelli cono concentrico), Dynaudio (solo alcuni modelli) , Monkey Banana(Hip Hop/ Rap).

I modelli di riferimento per quello che riguarda le cuffie sono: Sony 7506, Sennheiser serie HD, AKG serie K.

Naturalmente ci saranno molti altri modelli che qualcuno di voi vorrà preferire, ma la mia esperienza si basa su questi modelli e questi sono quelli che vi posso garantire.

Inoltre in ambito cuffie ci sono ulteriori sotto specifiche per quello che riguarda la loro tipologia come per esempio l’essere chiuse o aperte o interne all’orecchio A queste differenze strutturali va sommata anche la loro impedenza(sensibilità), misurata in Ohm, che varia tra un modello di cuffia ed un altro complicando ancora di più le notevoli differenze di potenziale valutazione del loro ascolto. Ecco perché vi ho citato quei modelli in particolare.

Sia le casse che le cuffie vanno pilotate da un amplificatore che ovviamente incide sulla valutazione finale, ma mentre per le casse il problema è minore ( perché ormai sono tutte amplificate internamente nel migliore di modi dal costruttore) per le cuffie il problema persiste ed è spesso legato proprio alla impedenza espressa in Ohm a cui prima ho accennato. Comunque i modelli che ho citato sono , proprio per tutta la serie di ragioni su espresse, quelli che più di altri possono ricoprire il ruolo di riferimento della loro specie.

Ora entriamo nell’argomento: che differenze ci sono dal punto di vista pratico?

Le cuffie come sì può intuire non subiscono l’influenza dell’ambiente, le casse certamente sì.

Le cuffie sono poco ingombranti, più economiche e molto costanti ( una volta effettuato un periodo di “riscaldamento “ iniziale appena comprate).

Le cuffie hanno un ascolto costantemente uguale , indi per cui una volta che il nostro orecchio sì è abituato non ci saranno sorprese nella valutazione nel tempo del nostro ascolto.

Nel “lato oscuro” delle cuffie troviamo la loro incapacità a ricoprire tutto lo spettro armonico con eguale efficienza. Troveremo cuffie molto dettagliate per l’ascolto delle basse frequenze, ma che perdono dettaglio in alto, oppure il contrario, oppure dettagliate nelle medio ed alte. Non che , come abbiamo visto in altri articoli, le casse siano in grado di rappresentare tutto lo spettro armonico con grande successo, ma nelle cuffie questo limite risulta molto più rigido, severo, notabile, senza effetto osmotico.

Inoltre sempre nel “lato oscuro” troviamo l’affaticabilità di ascolto e in alcuni casi perdita dell’udito.

Le casse sono, rispetto alle cuffie , morbide sotto ogni aspetto. La divaricazione dei settori armonici risulta molto più naturale e pari limite nel dettagliare le parti dello spettro armonico secondo lo schema che prima ho descritto. Nelle casse tutto sembra molto più naturale e morbido.

Le casse offrono una personalizzazione della stereofonia perché le puoi spostare.

Ed in teoria le puoi anche facilmente equalizzare (cioè customizzare la risposta in frequenza) cosa che per altro si può fare anche con le cuffie, ma qui vale ancora quello che ho detto prima e cioè che risulterà difficile per via della loro rigidità.

Inoltre le casse, a differenza delle cuffie, al cambiamento di volume non perdono molto in coerenza percettiva del suono. Voglio dire che se il bilanciamento del suono ( la somma generale di quello che stiamo ascoltando, tono e esplosività dinamica) è per noi una certa cosa a volume 7… scendendo a volume 3 la nostra percezione generale non cambierà.

Valuteremo meglio le alte frequenze ( e questa del mixare a basso volume è una tecnica FONDAMENTALE per ogni tecnico) perchè con l’affievolimento delle basse frequenza (dovute all’abbassamento di volume) esse verranno messe in evidenza mentre con le cuffie questo non sarà mai possibile.

Questo perché con le cuffie , potete notarlo da voi stessi, al cambiamento di volume cambia anche il tono e l’equilibrio degli strumenti. Le cuffie in questo ambito sono molto pericolose. Non cambiano solo gli equilibri, cambia proprio il suono! Un esempio: se ho appena prodotto un suono di basso sintetico in cuffia , ascoltando ad un certo volume, partendo ipotizziamo dal suono di cassa che stavo ascoltando e poi dopo 15 minuti di ascolto abbasso il volume per qualsiasi motivo… quello che dirò sarà che non mi piace più.

Nel “lato oscuro” delle casse troviamo ovviamente l’ambiente.

L’ambiente che inquina la veridicità del nostro ascolto, per cui ascoltando quello che abbiamo fatto in un altro posto per esempio in macchina non ritroveremo le stesse cose che avevamo registrato e poi l’inquinamento dei rumori circostanti( dalla ventola del computer al rumore della strada che certamente con le cuffie non si manifesterebbe.

La stereofonia nelle casse è un altro problema perché la nostra posizione mobile di ascolto rispetto alle casse inibisce il nostro controllo oggettivo.

Per quest'ultimo motivo la programmazione dei riverberi o delay, soprattutto sé di ambiente cioè non caratterizzanti di un suono o di uno strumento andrebbero sempre realizzati in cuffia.

Ci si pensa poco , ma con le casse vi è un altro problema molto subdolo che è la fase. Le due casse posizionate nell’ambiente possono creare piccole ed invisibili cancellazioni di fase su poche e distinte frequenze o al contrario battimenti ( somme ripercussive della stessa frequenza con sé stessa con il risultato di un aumento di volume solo per la stessa e di quelle simpaticamente risonanti).

Tiriamo le somme e per farlo separiamo tre distinti momenti: la produzione e il missaggio e l’ascolto.

Per la produzione le casse sono da preferire certamente per quasi tutte le frequenze ad esclusione del primo strumento utilizzato nelle basse frequenze. Sé ed esempio decido di utilizzare una cassa ed un basso predominanti nell’arrangiamento consiglio di procedere con la produzione del primo fra i due strumenti ( cassa o basso) in cuffia. Poi posso scegliere di produrre anche il secondo suono in cuffia ( sempre facendo attenzione a non variare il volume in cuffia). Poi proseguirò con le casse.

Per il missaggio devo utilizzare casse e cuffie. Con le casse ad alto volume controllo i toni degli strumenti. Ad alto volume sto tirando come degli elastici il suono per vedere sé non è per caso distorto/ stridente/ brutto/ invadente. Lo proverò  anche in combutta con altri suoni sempre per verificare che non ci siano bruttezze. Poi utilizzerò ancora le casse, ma a volume bassissimo e magari anche casse piccolissime per simulare le radioline allo scopo di valutare il bilanciamento degli strumenti, il mix vero e proprio. Controllerò che a volume bassissimo si sentano tutti gli strumenti che ho utilizzato nel missaggio. Ricorrerò anche all’ascolto in mono che mi aiuterà ancora di più per questo scopo.

Nel mezzo utilizzerò le cuffie per ogni sorta di evento di controllo: il settaggio di decadimento del riverbero, il panpottaggio stereofonico di ogni strumento, la effettiva non presenza di elementi non previsti ( doppie note , sembra incredibile ma se ne scoprono sempre in cuffia).

Le cuffie saranno utili anche per capire quanta dinamica effettivamente possiede il mix perché con le casse ed il loro volume è facile pensare che ce ne sia abbastanza , ma non è così molto spesso. Le cuffie regalano questo beneficio.

Per quello che riguarda l’ascolto: dopo esserci seduti comodi su una poltrona o sdraiati su un’amaca a cosa staremo pensando di ricorrere per tuffarci nell’ascolto del nostro pezzo di musica preferito? Ecco ci siamo risposti da soli!

blog rocktargatoitalia.it

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009 - 3D, il suono! di Antonio Chimienti

009 - 3D, il suono!

di Antonio Chimienti

Rieccoci con un articolo prettamente tecnico.

Il titolo rievoca la magia, il periodo alchemico in cui tutti sognavano di poter trasformare in Oro il ferro.

Già trasformare il proprio mix, la propria registrazione in qualcosa di magico…

Ecco è questo in realtà il miele che attira l’orso che è in noi, diventare magici.

E allora avanti tutta con mille plugin dalle magiche promesse.

Tra parentesi anche io non ne sono immune completamente e confesso che la decisione di scrivere questo articolo è nata proprio perché sull’onda dei tanti messaggi di amici sui social che mi invitavano ad ascoltare l’ultimo esempio di musica in 7/8/9D. Fino allo strabordante effetto , che confesso mi ha tramortito , in cui nel bel mezzo della song Trap dell’artista xxx, un bussare virtuale alla porta mi ha fatto trasalire fino allo sconcerto.

Aggrediamo l’argomento con due temi che svolgeremo : 

1) Che cosa è il suono 3D. 

2) Mi serve il suono in 3D?

Procediamo!

Che cosa è l’effetto 3D nella musica? Esso è legato alla psicoacustica nel senso che tenderebbe a replicare il calcolo che la nostra psiche effettua in automatico in base alle informazioni che il nostro apparato uditivo riceve.

 Le nostre orecchie sono due e i tempi differenti di impatto con esse da parte dell’onda prodotta da una qualsiasi fonte di suono ci fa capire la posizione della fonte. Esiste oltretutto una fase , cioè una linea di orizzonte immaginaria sulla quale il nostro cervello sa sono posizionate le nostre orecchie e da ciò riesce a considerare anche l’azimut della fonte del suono. La seconda incredibile informazione che il nostro cervello riesce a codificare è il timbro con il quale un suono dopo essere stato immediatamente riconosciuto  sta arrivando alle nostre orecchie. Subito un esempio facile facile pensate al suono della voce della nostra mamma. Apro una parentesi per un prossimo articolo sé ci fossero 100 donne che stanno urlando contemporaneamente la parola casa voi sareste in grado di riconoscere con gli occhi bendati sé fra loro è presente la vostra mamma, ma ne riparleremo. 

Ritornando al nostro esempio vostra madre sta canticchiando a 10 metri da voi , ma il vostro cervello conoscendo molto bene quale dovrebbe essere il suono vero deduce da quello che lo sta raggiungendo che lei sì trova nel bagno. Cosa gli ha permesso questa magia? Sì chiamano “PRIME RIFLESSIONI”. Sono la magia del suono in realtà. Contengono le informazioni di rimbalzo degli oggetti in prossimità della fonte. Rappresentano in una sola parola la “Realtà”.

Ecco che un coro sarà posizionato in uno stadio piuttosto che in un padiglione delle fiere semplicemente perché nello stadio manca l’informazione delle prime riflessioni legate al tetto che invece riconoscereste nel suono del coro dentro il padiglione. Per essere ancora più chiari sé non aveste mai sentito e quindi non aveste mai potuto abbinare il suono del deserto al rumore di una jeep, voi non avreste alcuna informazione su dove sì trovi la Jeep che state udendo qualora appunto fosse la registrazione di una Jeep nel deserto.

 Quando all’interno di un programma informatico sì è riusciti ed immettere delle variabili legate a queste informazioni ( prime riflessioni che dinamicamente variano il loro timbro a secondo della posizione del suono all’ interno dell’orizzonte di 360°) il suono 3D è diventato disponibile ai tecnici. Naturalmente dal 1980 più o meno in cui venne codificato il primo software le cose sono cambiate non poco perché la veridicità della simulazione è legata al dettaglio che lo spostamento del suono deve produrre attraverso infinite sfumature nel cambiamento del timbro delle sue prime riflessioni per essere credibile. Sé avete voglia di curiosare e siete ricchi procuratevi una “testa” ( in realtà è un microfono a forma di testa di manichino) Holophonica oppure più semplicemente scaricatevi gratis il plugin AMBEO Orbit della Sennheiser per fare le vostre esperienze. Hass trick, equalizzatori psicoacustici et similaria sono appartenenti sé pur più semplici a questa stessa famiglia di argomenti.

Mi serve utilizzare il 3D nel mio mix?

In realtà il 3D fine a sé stesso non è utilizzabile poiché per definizione l’impatto emotivo è posizionato al centro dell’ascolto. Basta che pensiate a quando qualcuno vi parla di fronte a differenza di quando vi parla di lato. Sé volete la sua attenzione vi ponete davanti non di lato. Sfido chiunque quindi a trovare una Hit con la voce solista posizionata in una qualsiasi posizione che non sia il centro.

Ma altra cosa è che questo centro sia avvolgente, grande, importante. Ecco, ma questa è un’altra cosa ed è legata alla spazialità del mix. Poi qualcuno maldestramente lo chiama spazialità 3D, ma tanto di cose a vanvera sé ne dicono talmente tante…..

Parliamo dunque della spazialità altresì definito “respiro” del pezzo.

Mi piacerebbe fare alcuni esempi di persona, in questo caso prenderei una macchina fotografica e scatterei due foto sempre con in primo piano voi, ma cambiando l’apertura focale in modo da avere il fondale ora a fuoco ed ora sfuocato. Oppure vi farei chiudere un occhio , vi farei avvicinare ed una bottiglia costringendovi a metterla fuoco e poi senza spostarvi guardare il muro dietro alla bottiglia… avreste di colpo la sensazione della distanza e della profondità.

Riprodurre questo nel vostro mix è possibile e basta copiare la realtà così come io ve la ho descritta in questi due esempi. Per farlo dovete semplicemente utilizzare due riverberi oppure un riverbero ed un delay. Quello che conta è aver fatto vostro il concetto. Non ci saranno infatti, o meglio io non me la sento di spacciarvele, settaggi sicuri per il riverbero ( o il delay) per raggiungere questo obiettivo della spazialità. Dovete solo fare esperienza e cercare di capire quale è la meta.

Posso e devo solo aggiungere queste due informazioni per esservi di aiuto.

Un riverbero deve essere in comune con tutto, ma proprio tutto. Infatti questo riverbero è da considerarsi l’ambiente ( la stanza) in cui sì trovano tutti gli occupanti del vostro mix , della vostra canzone. Sé utilizzerete riverberi diversi creerete un caos durante la decodifica nel cervello dell’ascoltatore. Aggiungendo invece ora più ora meno riverbero “comune” ai vari strumenti ecco che lì posizionerete più vicini o più lontani rispetto all’ascolto. 

Ora veniamo alla perla di saggezza : il secondo riverbero o delay.

Questo secondo delay o riverbero che deciderete di applicare sarà la fonte di quelle prime riflessioni che prima nell’articolo vi ho descritto.

Non è facile da utilizzare, non basta applicarlo, dovete programmarlo sul suono che vorrete e che strategicamente rifletterà l’effetto di “tridimensionalità” al brano. Fino al riverbero precedente voi applicando il primo riverbero avete dislocato gli strumenti su uno stesso piano esclusivamente longitudinario x o y ( nel caso aveste usato il pan pot a dx o sx). Con questo secondo delay o riverbero potrete collocare uno o due strumenti  sull’asse z e questo sarà il vostro cervello a dirvi come dovrà suonare il riverbero/delay.

Vi starete domandando la differenza fra riverbero e delay? Con il delay avete la possibilità di restare più in prossimità del punto focale centrale, ma per contro solitamente i parametri che avete a disposizione sono inferiori per numero di quelli presenti in un riverbero. Solitamente avete un filtro passa basso o passa alto con cui interagire. Nel riverbero invece sono presenti molti più parametri come il predelay ( questo ve lo sottolineo.. è un consiglio) nonché settaggi specifici proprio per il suono delle prime riflessioni.

Ultimo consiglio, questi suoni per meglio riuscire nello scopo è meglio che siano corti  e scanditi come una percussione o un noise oppure un chop vocal insomma corti, ma sarà sufficiente perché la loro presenza obbligherà il nostro sistema psicoacustico a riconoscere un ambiente “allargato” all’ascolto. Avrete posizionato più in là il limite della stanza ed è questo lo scopo prefissato. Siamo alle solite, nei miei articoli erutta sempre lo stesso argomento: la prospettiva. Non esisterebbe  il bianco sé non esistesse il nero, in questo articolo è la presenza di quei rumorini quasi inutili a dare il senso della spazialità.  

Gente non è facilissimo, ma ne vale la pena ed in più nel tentativo starete anche allargando il vostro modo di pensare.

009 - 3D il suono  di Antonio Chimienti

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