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Teatro Menotti “Far finta di essere sani”

 

In occasione delle celebrazioni per il ventennale della scomparsa di Giorgio Gaber, il Teatro Menotti Filippo Perego, ospiterà una serata dedicata all’artista meneghino il 13 dicembre p.v.

L’evento realizzato in collaborazione con ITsART, 3D Produzioni, Fondazione Giorgio Gaber e il Comune di Milano – avrà inizio alle 19:30 con la proiezione del documentario “Gioele Dix in: il mio Gaber – inediti e altre note”, preceduto dai saluti dell’Assessore Sacchi in compagnia di Gioele Dix, del Presidente della Fondazione Gaber Paolo Dalbon, dei rappresentanti di ITsART e della Produzione 3D nonché con alcuni protagonisti del documentario.

A seguire il premiatissimo spettacolo teatrale “Far finta di essere sani”, prodotto e realizzato dal Teatro Menotti, sul testo di Giorgio Gaber e Sandro Luporini con la regia di Emilio Russo. 

TEATRO MENOTII

Via Ciro Menotti, 11 20129 Milano

Tel. 0236592538

https://www.teatromenotti.org

https://www.instagram.com/teatromenotti/

https://www.facebook.com/teatromenotti

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di alcuni classici di Giorgio Scerbanenco

 

 

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L’ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO

L’ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO OSPITE DELLA 78a STAGIONE DEI POMERIGGI MUSICALI 2022/2023

Sul podio Gábor Takács-Nagy, artista amico dell’istituzione milanese, per un programma con Le Ebridi di Mendelssohn, la Sinfonia n. 99 di Haydn e la Sinfonia n. 39 di Mozart

Milano, Teatro Dal Verme

giovedì 10 novembre – ore 10 In anteprima

giovedì 10 novembre – ore 20 concerto

sabato 12 novembre – ore 17 concerto

Per scaricare la cartella stampa

https://www.dropbox.com/sh/04pv5i2wk6ini8c/AAAZrrc2HJU2M8S6cQj3VsOoa?dl=0

Annualmente la Stagione dei Pomeriggi Musicali, soprattutto durante i mesi più intensi di attività come organico ufficiale della stagione Opera Lombardia presenta al pubblico del Teatro Dal Verme una o più compagini ospiti con le quali intreccia rapporto di scambio e collaborazione a livello nazionale.

Ospite della 78a Stagione 2022/2023 è l’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano, orchestra fondata dalle due province autonome nel 1960, protagonista dei concerti in programma giovedì 10 novembre (ore 10 e ore 20), quindi sabato 12 novembre (ore. 17). Sul podio un direttore molto apprezzato dagli appassionati e “amico” dei Pomeriggi Musicali, l’ungherese Gábor Takács-Nagy, che guiderà la compagine trentina in un programma che si apre con Le Ebridi di Felix Mendelssohn-Bartholdy, la Sinfonia n. 99 di Franz Joseph Haydn e la Sinfonia n. 39 K543 di Wolfgang Amadeus Mozart.

“Le sinfonie in programma – scrive Raffaele Mellace nelle note per il programma di sala. – condividono la tonalità d’impianto di Mi bemolle maggiore, che con i suoi tre bemolli in chiave è stata riletta tra Sette e Ottocento nell’ottica del sublime, tra simbologie trinitaria (Bach, Clavier-Uebung III), massonica (Mozart, Il flauto magico) ed eroica (Beethoven, Terza sinfonia, Concerto “L’imperatore”). Nel concerto odierno, aliena da simbologie specifiche, la tonalità promana un’aura grandiosa e solare, che emerge folgorante, per contrasto, dall’ouverture, nel remoto si minore, su cui si alza il sipario. Die Hebriden (“Le Ebridi” o “La grotta di Fingal”) esprime la dimensione, fondamentale nella vita di Mendelssohn, del viaggio come straordinaria esperienza formativa. Per il musicista, e talentuoso acquerellista, l’incontro con paesaggi e civiltà, espressione di natura e cultura, diventa occasione per tradurre in suoni la risonanza interiore di tali esperienze in un animo estremamente ricettivo. Tema dell’ouverture è la fascinosa evocazione marina dello spettacolo sublime del selvaggio arcipelago scozzese. […] Composta a Vienna, […] in vista del secondo viaggio londinese, e presentata appunto a Londra, sotto la direzione dell’Autore stesso, il 10 febbraio 1794, la Sinfonia n. 99 di Haydn è uno dei lavori più maturi dell’intera storia del genere. […] Scritta forse per un'ipotetica occasione concertistica che probabilmente non si realizzò, la Sinfonia in Mi bemolle maggiore K. 543, compiuta il 26 giugno 1788, coniuga in termini altamente originali la grandiosità d’un disegno di neoclassico nitore, dal carattere spiccatamente pubblico e dall'eloquenza immediata e aperta, con i tratti più raffinati di uno stile maturo dedito a un ideale artistico personale, appartato rispetto ai gusti della committenza. Un ideale di bellezza apollinea straordinariamente remoto dalla situazione contingente in cui versavano le sorti di Mozart, ormai lontano dall'effimero idillio con la società viennese che l'aveva illuso pochi anni prima».

Teatro Dal Verme

giovedì 20 ottobre ore 10.00 in anteprima

giovedì 20 ottobre ore 20.00

sabato 22 ottobre ore 17.00

Orchestra Haydn di Bolzano e Trento

Direttore Gábor Takács-Nagy 

 

Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809 - 1847)

Le Ebridi (Ouverture da concerto in si minore per orchestra, op. 26)

Allegro moderato. Animato in tempo

Franz Josef Haydn (1732 - 1809)

Sinfonia n. 99 in mi bemolle maggiore, Hob:I:99

Adagio; Vivace assai

Adagio

Minuetto: Allegretto e Trio

Finale: Vivace

Wolfgang Amadeus Mozart (1756 - 1791)

Sinfonia n. 39 in mi bemolle maggiore, K 543

Adagio, Allegro

Andante con moto

Minuetto e trio. Allegretto 

Finale: Allegro 

Orchestra Haydn di Bolzano e Trento 

L’Orchestra Haydn si è costituita nel 1960 per iniziativa dei Comuni e delle Province di Bolzano e di Trento. Il suo repertorio spazia dal barocco ai contemporanei. L’Orchestra Haydn ha preso parte a diversi festival internazionali, apparendo in Austria (a Bregenz, a Erl, al Mozarteum di Salisburgo e al Mu-sikverein di Vienna), Germania, Giappone, Italia (al Maggio Musicale Fiorentino, alla Sagra Musicale Umbra di Perugia, al Rossini Opera Festival di Pesaro, ad Anima Mundi di Pisa, al festival MiTo SettembreMusica di Milano e Torino e alla Biennale Musica di Venezia), negli Stati Uniti d’America, in Svizzera e in Ungheria. Sul suo podio sono saliti, fra gli altri, direttori quali Claudio Abbado, Riccardo Chailly, Jesús López-Cobos, Sir Neville Marriner, Riccardo Muti, Sir Jeffrey Tate. Dopo la quasi trentennale guida di Andrea Mascagni, alla direzione artistica si sono avvicendati Hubert Stuppner, Gustav Kuhn, Daniele Spini e Giorgio Battistelli (dal 2021).

Gábor Takács-Nagy direttore

Nato a Budapest, inizia a studiare violino a 8anni. Ancora studente dell’Accademia Liszt, riceve nel 1979 il primo premio al Concorso Jeno Hubay. Studia poi con Nathan Milstein. Per la musica da camera si perfeziona con Ferenc Rados, Andras Mihaly e György Kurtag. Dal 1975 al 1992 è primo violino e fondatore del celebre Quartetto Takács, che riceve il primo premio nei principali concorsi per quartetto d’archi: Evian (1977) e Londra (1979). Nel 1982 riceve il Premio Liszt e nel 1996 fonda il Takács Piano Trio, con cui incide in prima esecuzione i lavori dei compositori Franz Liszt e Laszlo Lajtha e l’opera completa per violino di Sandor Veress. Dal 1997 è professore di quartetto al Conservatorio di Ginevra e tiene master class in prestigiose accademie internazionali. Nel 1999 dà vita al quartetto Mikrokosmos con Miklos Pereny, Zoltan Tuska e Sandor Papp e nel 2009 la loro registrazione dei quartetti di Bartók si aggiudica il premio Pizzicato-Excellentia. Interprete fra i più autentici della musica ungherese, in particolare di Bartók, dal 2001 dedica sempre più energie e spazio alla direzione d’orchestra. È ospite di importanti orchestre internazionali: Irish Chamber Orchestra, Verbier Festival Chamber Orchestra, Budapest Festival Orchestra, Camerata Freiburg, Tapiola Sinfonietta, Toho Gakuen Orchestra. Dal 2010 al 2012 è stato Direttore Musicale della MAV Symphony Orchestra Budapest e dal 2011 Direttore Musicale della Manchester Camerata. Nel 2012 è stato nominato Direttore Ospite Principale della Budapest Festival Orchestra. Dal 2013 al 2018 è stato Principal Artistic Partner della Irish Chamber Orchestra. È professore di Quartetto all’Haute Ecole de Musique di Ginevra. Nel 2012 è stato nominato membro onorario della Royal Academy of Music di Londra e nel 2021 ha ricevuto il prestigioso premio Artist of Merit dal governo ungherese.

I concerti della 78a Stagione sono programmati come sempre il giovedì alle ore 20 e il sabato alle ore 17 al Teatro Dal Verme.

Una novità: Trenord diventa Travel partner della Fondazione I Pomeriggi Musicali e offre ai propri abbonati con la tessera “Io viaggio” lo sconto del 25% sui biglietti e gli abbonamenti.

Teatro Dal Verme

via San Giovanni sul Muro, 2 - 20121, Milano

Tel. 02 87 905 – www.ipomeriggi.it

 

La biglietteria del Teatro Dal Verme è aperta da martedì a sabato ore 10:30 – 18:30

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / tel 02 87905 201

Vendita online www.ticketone.it

 

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Pier Paolo Pasolini e Ezra Pound

 

PACTA Salone

DUE OUTSIDER MITICI

Il PACTA Salone omaggia Pier Paolo Pasolini e Ezra Pound con l’intreccio di due spettacoli nella sezione New classic dal 15 al 20 novembre

La sezione New Classic, dedicata ai grandi maestri, inizia con DUE OUTSIDER MITICI dal 15 al 20 novembre 2022: al PACTA Salone di Milano, l’intreccio di due spettacoli dedicati a Pier Paolo Pasolini e Ezra Pound, due irregolari, due anticonvenzionali.

PACTA . dei Teatri presenta: PASOLINI - IN UN FUTURO APRILE…un reading con Alessandro Pazzi sull’opera poetica a 100 anni dalla nascita e, a 50 anni dalla scomparsa, con Annig Raimondi, la prima assoluta di EZRA POUND – I CANTOS – Performance poetica in musica.

Due irregolari, due anticonvenzionali accomunati dalla scelta di mettersi in gioco in prima persona senza risparmiarsi. Quello fra Pasolini e Pound non è solo l'incontro fra due figure rivoluzionarie, sebbene idealmente antitetiche, è anche il confronto fra due poeti e fra due uomini legati da un rapporto di amore e odio, di pesanti eredità intellettuali, di conflitto e contatto.

50 anni fa scomparve Ezra Pound (1885-1972), poeta, saggista e traduttore statunitense. Fu una personalità molto controversa ma geniale. Avvicinò al modernismo uno dei più grandi autori del periodo, Thomas Stearns Eliot, che gli dedicherà la sua opera più famosa, La terra desolata, spettacolo cult di Annig Raimondi.

Cento anni fa nasceva un grande poeta del Novecento italiano: Pier Paolo Pasolini. Moravia lo definì “sacro”.

Pasolini – IN UN FUTURO APRILE

Con Alessandro Pazzi, un Pasolini privato e pubblico si racconta attraverso l’acutezza della sua poesia; brandelli di vita che emergono, affondano e riemergono.

“La forza della poesia di Pasolini sta nella lucidità del verso, nella sua parola profonda e profetica. – spiega Alessandro Pazzi - Pasolini aveva un’onestà pura, quasi religiosa, nel leggere la realtà”.

Un reading di ascolto, dove la parola spogliata di tutto arriva intensa, forte e necessaria.

In scena una macchina da scrivere, quella che usava lui, con un foglio bianco, che rappresenta sia l’ultima poesia non scritta, sia il tremendo vuoto che la sua morte ha lasciato. Un attore da corpo alle parole mentre sullo schermo scorrono immagini e video creati per moltiplicare e accompagnare la parola. La drammaturgia attraversa le poesie e le tematiche care a Pasolini: le colpe dei padri che ricadono sui figli, la purezza innocente della gioventù e della maturità peccaminosa, la vita come atto poetico, il rapporto con la madre vista come creatura di bellezza.

Pier Paolo Pasolini (Bologna, 1922 – Roma 1975) è stato un poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, attore e drammaturgo italiano; considerato tra i maggiori intellettuali italiani del Novecento. Culturalmente versatile, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi anche come pittore, romanziere, linguista, traduttore e saggista.

Attento osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni settanta, nonché figura a tratti controversa, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della nascente società dei consumi, come anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti. Il suo rapporto con la propria omosessualità fu al centro del suo personaggio pubblico.

 Ezra Pound – I CANTOS – Performance poetica in musica

I CANTOS vogliono essere un compendio della storia e della civiltà contemporanea, un monologo-arringa composto da citazioni, dialoghi, narrazioni e canti contro quei mali, in primis Usura e Potere, che hanno distorto e stravolto i valori di un tempo. Ne I CANTOS Ezra Pound, ispirato dalla Divina Commedia, compie il rito della novecentesca discesa agli inferi con l’omaggio ai grandi classici greci e latini. A partire dall’Odissea omerica, Pound-Ulisse intraprende un viaggio solitario alla presenza di manifestazioni soprannaturali correlate a personaggi contemporanei. “L’influenza delle culture orientali, - approfondisce la regista e attrice Annig Raimondi - l’amore per Dante e Cavalcanti, il linguaggio limpido e diretto tipico dell’imagismo, la musicalità dei versi: sono alcuni degli aspetti che lo rendono un gigante della poesia e che non possono essere messi in ombra dalle sue adesioni politiche e dai suoi errori, per quanto indifendibili. Per lavorare a una trasposizione scenica di questo poema immenso ‘non si può che prenderne una parte, o meglio uno strato, per il tutto’, come suggerisce la figlia e traduttrice Mary de Racheviltz. Così ho fatto. Immagino The Cantos come la corsa di un’onda che trascina verso un ritorno al Mito e alla Luce, in una sorta di danza e contro danza tra parola, corpo, senso e suono. La performance, partendo da alcuni dei primi Cantos per poi passare a una parte dei Cantos Pisani, è organizzata secondo una partitura ritmica al fine di comporre una visione possibile dell’immenso Processo di Pound”.

Ezra Pound, nato il 30 ottobre 1885 in America a Hailey, nello stato dell'Idaho, viaggiò molto per l'Europa. Trascorse buona parte della sua vita in Italia, soprattutto a Rapallo. Svolse conferenze alla Bocconi di Milano nelle quali insistette sulla natura economica delle guerre. Nel 1945 fu arrestato dall'FBI con l'accusa di collaborazionismo con il fascismo e rinchiuso nel campo di detenzione vicino a Pisa. Fatto rimpatriare in America e dichiarato traditore, fu richiesta per lui la pena di morte. Al processo fu dichiarato infermo di mente e internato per 13 anni all'ospedale psichiatrico criminale "St. Elizabeths”. Thomas Stearns Eliot, Ernest Hemingway e molti altri tentarono di usare la loro influenza per farlo liberare. In tutto il mondo si moltiplicarono le edizioni dei suoi ‘Cantos’. Nel 1958, una volta liberato, si rifugiò presso la figlia a Merano. Il giorno 1 novembre 1972 Ezra Pound muore nell'amata Venezia.

Durante tutte le repliche, nel Foyer del teatro verrà trasmessa no-stop la videointervista dagli archivi di Rai Teche, PASOLINI INCONTRA EZRA POUND:

la testimonianza filmata dell'incontro a Venezia nell'autunno del 1968 tra Pier Paolo Pasolini, ancora giovane, e il poeta americano Ezra Pound. Un evento di portata storica, per il mondo della letteratura e della poesia, ma anche nella vita dei due intellettuali. Da una parte Ezra Pound, ormai anziano e affaticato, apparentemente indifferente al peso della vita e delle vicissitudini attraversate, dall'esperienza di detenzione nel manicomio criminale di St. Elizabeths di Washington, dalle accuse di tradimento nei confronti del proprio Paese, l'America, per appoggiare il regime fascista. Dall'altra Pasolini scrittore e regista che proprio in quegli anni iniziava a godere i frutti di un lavoro a lungo criticato. L'incontro fra due figure rivoluzionarie, sebbene idealmente antitetiche, è anche il confronto fra due poeti e fra due uomini legati a doppio filo da un rapporto di amore e odio, di pesanti eredità intellettuali, di conflitto e contatto.

PACTA SALONE

Dal 15 al 20 novembre 2022                                                                           New Classic

DUE OUTSIDER MITICI:                                                            

  • 15, 17, 18, 20 novembre

Pasolini

IN UN FUTURO APRILE…                                           

Reading sull’opera poetica di Pier Paolo Pasolini a 100 anni dalla nascita                      

con Alessandro Pazzi

progetto video Lorenzo Vergani

coproduzione PACTA . dei Teatri/PONTOSteatro

Durata 60’

  • Le repliche saranno seguite da alcuni incontri di approfondimento con i protagonisti e i maggiori esperti delle tematiche suggerite dagli spettacoli: martedì 15 novembre, Pasolini e l’eros con Giuseppe Girgenti, filosofo, e venerdì 18 novembre, Mario Bianchi, critico teatrale, con una testimonianza video su Pasolini.
  • 16, 17, 19, 20 novembre

Ezra Pound

I CANTOS – Performance poetica in musica                                          prima assoluta

con Annig Raimondi e Samuele Gamba danzatore

percorso sensoriale Fulvio Michelazzi (AILD)

musiche originali Maurizio Pisati

costumi Nir Lagziel

assistente alla regia Marianna Cossu

regia Annig Raimondi

produzione PACTA . dei Teatri

Durata 60’

Due sere vedranno susseguirsi la rappresentazione di entrambi gli spettacoli

con Biglietto cumulativo per entrambi di 16€:

Giovedì 17 ore 19.00 Pound_I CANTOS, a seguire ore 20.00 Pasolini_IN UN FUTURO APRILE
Domenica 20 ore 17.30 Pasolini_IN UN FUTURO APRILE, a seguire ore 18.30 Pound_I CANTOS

INFORMAZIONI GENERALI

Dove siamo: PACTA SALONE via Ulisse Dini 7, 20142 Milano

MM2 P.zza Abbiategrasso-Chiesa Rossa, tram 3 e 15, autobus 65, 79 e 230

Per informazioni: www.pacta.org - tel. 0236503740 - mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Orari spettacoli: da martedì a sabato ore 20.45 | giovedì ore 19.00 | domenica ore 17.30 – VERIFICARE SUL SITO GLI ORARI

Orari biglietteria: via Ulisse Dini 7, 20142 Milano

dal lun al ven dalle ore 12.00 alle ore 15.00 e dalle ore 17.00 alle ore 19.00 | nei giorni di programmazione, 1h prima dell’inizio dello spettacolo

Acquisto biglietti: www.pacta.org e Circuito Vivaticket (online, telefonicamente e nelle prevendite fisiche)

Prezzi biglietti: Intero €24 | Rid. Convenzioni, CRAL e gruppi (min. 10 persone) €16 | Under 25/over 60 €12 | gruppi scuola €9

SPETTACOLO + APERITIVO (drink e stuzzicherie) presso Majuda, via dei Missaglia 13, Milano (lun-sab h 7-21): 19€

ABBONAMENTI: AMICI DI PACTA 6 ingressi €66 – IL SALONE (4 spettacoli) €40 - CARTA TANDEM 2 ingressi a 2 spettacoli €38 – CARTA FAMIGLIA (minimo 3 persone) €24 –

Ufficio stampa per PACTA . dei Teatri

Giulia Colombo cell. 338.4737984 – e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

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