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… E LA CHIAMANO ESTATE.

… E LA CHIAMANO ESTATE.

Lo so che sapete che fa caldo. La ragione per la quale il mio mese preferito è novembre è che non è già più autunno ma non è ancora inverno. Poi, ancora, non hanno acceso le luminarie del Natale (a proposito di transizione ecologica!). Questo sarà un pezzo rinfrescante o, quantomeno, vuole provarci. Per godervelo a pieno dovete fare un piccolo esperimento. Innanzitutto, dovete chiudere gli occhi e pensare che non esistano cose come: la guerra in Ucraina, le strette di mani grondanti sangue con personaggi meravigliosi come il principe saudita e l’autarca turco in cambio della soddisfazione di esigenze energetiche e geopolitiche, il west nile virus che viene trasmesso dalle zanzare (non preoccupatevi troppo… l’esperto ha detto che basta non farsi mordere! Sono sempre stupefatto dalle dichiarazioni di questi specialisti ma io non sono uno scienziato  … e forse non è luglio e non ci sono 40 gradi all’ombra), che il Covid non è finito continua a mutare e gli scienziatoni si dividono (ancora … strano vero?) in quelli che vorrebbero che circolasse e quelli che ci vogliono chiudere a tripla mandata nuovamente e sottoporci a quindici dosi di vaccino Pfizer, che il CEO di Pfizer si lamenta che non sono sufficientemente veloci ad approvargli i farmaci (ancorché i suoi trial sono stati oggetto della madre di tutti gli scandali e l’FDA sia sotto processo da parte di una Corte federale negli USA su come siano stati validati i suoi risultati), che c’era un Putin filantropo e benefattore prima e un Putin cattivissimo oggi (boh… io ricordo le sparizioni di oppositori politici e dissidenti, gli assassini di giornalisti, Londra contaminata col polonio, i finti attentati degli indipendentisti ceceni, la Cecenia, l’incarcerazione degli oligarchi critici senza accuse e senza processo, l’avventura in Georgia e potrei continuare … il Putin buono di prima su cosa si basa? Una volta ha fatto attraversare una vecchietta?) e, infine, la crisi di governo. Fatto? Benissimo. Ora aprite gli occhi e una birra gelata, sdraiatevi sul divano in modo da risultare spalmati e ricominciate a leggere.

Ora è finalmente estate! Eh sì … perché non era ancora uscito il super tormentone musicale di Baby K. Ero preoccupatissimo che avessero avuto dei problemi a scongelarla dalla crio-stasi. Come sapete, lei viene ibernata da ottobre a fine aprile per poi uscire con la nuova hit dell’estate. Quest’anno canta, addirittura, con Mika. Il pezzo si intitola Bolero. Il testo contiene mirabili liriche come: se il bianco e nero è ancora una sfumatura, tutta l’estate che manca è in una goccia di vino che bagna le labbra, la notte ci muove … Ovviamente, gli altri campioni del genere erano già in attività da un paio di mesi. Infine, segnalo che i due pezzi dance di Sanremo 2022 che avevo battezzato sarebbero esplosi quest’estate sono esplosi. Dargen D’Amico e Ana Mena stanno spopolando tra i lettini di Bellaria! Sono stato facile profeta!

E’ partito il Jova Beach Party! Tutti felici in spiaggia a godere delle canzoni del santone o ex santone che dir si voglia. Tutti contenti! No? Ah sì, ci sono questi ambientalisti rompicoglioni che considerano che lo show in spiaggia abbia un impatto eccessivo e che vada fermato. Ma il Jova crede solo in una grande chiesa che va da Finale Ligure a Santa Teresa (di Gallura) e va avanti. Com’è possibile che il guru e il suo pubblico siano nefasti per l’ambiente? Dai … sono eterei. Tanto stiamo tornando al carbone come nel XIX secolo, quindi state quieti.

La scienza fa una scoperta straordinaria! E’ ufficiale: Sars Cov 2 nella sua ultima variante Omicron è un fan sfegatato dei Maneskin. E’ stato allarme per il loro concerto al Circo Massimo! Eh sì … gli studiosi hanno scoperto che all’amico Sars non piacciono i Green Day, odia i My Chemical Romance, dà di stomaco quando sente i Guns, trova desueti gli Stones, troppo raffinati i Greta Van Fleet, troppo pop gli Imagine Dragons, complicati i Placebo ma adora i Maneskin. Mah … misteri della microbiologia! Come ho detto, non sono uno scienziato e mi devo fidare!

Un’altra buonissima notizia! Paola e Chiara tornano insieme. La reunion è stata celebrata al concerto di Max Pezzali, dove le due sorelle si sono esibite insieme. Capite? Questa cosa è più importante di un’eventuale riappacificazione dei fratelli Gallagher … Poi Pezzali, per non essere da meno, gioca il carico da cento. Una riunione degli 883? Si può fare! Ora sì che mi si sono aperti i chakra. Tutti e sette. Non vedo l’ora di veder tornare a vedere zampettare Repetto sul palco … Sono pieno di speranze e nostalgia!

Infine, tornando a fare i seri, domenica 17 luglio scorso, presso la Corte d’Onore del Palazzo Sormani a Milano, Giulio Larovere con Enrico Meloni (chitarra), Andrea Vismara (basso), Cristian Francioni (tastiere) e Giovanni Zacchetti (batteria) hanno suonato live Road Sweet Home. Il disco, che ho recensito qui a settembre 2021, parte dal diario di viaggio dell’ hippie John Knewock in fuga per evitare di finire dentro alla Sporca Guerra in Vietnam. Giulio oltre a cantare e suonare la chitarra ritmica, ci porta dentro e fuori da ogni pezzo, tra una battuta e il racconto di quello che stava occorrendo a John come farebbe un esperto trovatore. L’esecuzione dei suoi musicisti è impeccabile ma non mancano i momenti emozionanti. Io stesso su Rain mi commuovo. Ad un certo punto, si commuove anche lui … Questo album e questo ragazzo meritano ogni fortuna.

Fine dell’esperimento. Ora potete tornare a pensare che state vivendo nel migliore mondo possibile e che tra poco sarete in spiaggia col culo pieno di sabbia, nelle orecchie Farfalle di Sangiovanni e sulla testa un Sole feroce che più feroce non si può … Attenti, però, non fatevi pungere! La chiamano estate e ci sono le zanzare.

di Paolo Pelizza

© 2022 Rock targato Italia

 

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MARIO RISO con super band MOVIDA feat REZOPHONIC

ROCK TARGATO ITALIA

I concerti

EDIZIONE SPECIALE estate 2022

Milano 29 e 30 luglio al Legend Club

Mario Riso (batteria Movida), Gianluca Battaglioni (Chitarra Movida), Giovanni Frigo (chitarra movida) + Amerigo Vitiello (voce dei Rezophonic), Giuseppe Fiori (basso Rezophonic)

Il 29 e 30 Luglio al LEGEND CLUB DI MILANO si svolgerà un’edizione speciale di Rock Targato Italia, due giornate colme di incontri e concerti (Ingresso Gratuito)

Con il Patrocinio della Regione Lombardia Assessorato Autonomia e Cultura.

Protagonista della serata del 29 luglio MARIO RISO con una super band di valore assoluto formata da musicisti delle band MOVIDA e REZOPHONIC, praticamente una parte importante della storia del rock indipendente italiano.

Una jam session da incorniciare imperdibile.  

Una serata magica a Rock Targato Italia 2022 per uno spettacolo rock di forza e qualità, ma anche un segnale di speranza forte poderoso, per tutti coloro che hanno sofferto la pandemia, il tempo sospeso, vietato fare musica, i concerti e, d’ incontrarci.

Un messaggio importante che MARIO RISO sintetizza in una ma fortissima e potente frase: Ho voglia di #COSTRUIRE

Detto da uno che nella vita ha donato sé stesso con grande entusiasmo e generosità; grande rispetto

Allora ci vediamo il 29 luglio con la voglia di fare e costruire e tutti su ROCKERTV

Per restare fedele alla propria natura, Rock Targato Italia offrirà la possibilità di esibirsi all’interno dell’evento anche ad alcune band emergenti selezionate attraverso un’edizione eccezionale del concorso le cui iscrizioni sono state appena aperte. La partecipazione è assolutamente gratuita e, per sapere come iscriversi e scoprire tutti i premi in palio, è sufficiente consultare il regolamento sulla pagina:

https://www.rocktargatoitalia.eu/regolamento.html

www.rocktargatoitalia.eu

Francesco Caprini

Divinazione Milano S.r.l. 

Ufficio Stampa, Radio, Tv, Web & Social Network 

Via Andrea Palladio n. 16 - 20135 Milano 

Tel. 02 5831 0655 mob. 3925970778

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web: www.divinazionemilano.it 

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APNEA “Il giorno di ieri” per Rock Targato Italia - INTERVISTA

 

Chi sono i protagonisti della compilation

ROCK TARGATO ITALIA #28 ?

Ascolta su Spotify: https://spoti.fi/3JzWx5h

 

APNEA “Il giorno di ieri”

 

Il rock d’autore più introspettivo che non rinuncia però all’immediatezza e a una vena di incrollabile romanticismo. Una canzone liberatoria da cantare insieme (Roberto Bonfanti)

INTERVISTA:

Partiamo con una piccola presentazione: come ha origine il vostro percorso musicale e come si è sviluppato fino a oggi?

Gli Apnea essendo cinque personalità diverse hanno avuto, negli anni, ascolti ed influenze altrettanto differenti. di fondo però è il rock che ci accomuna, dal più alternativo al più popolare. È in questo ampio ventaglio che oggi le nostre canzoni prendono forma.

Come nasce un vostro brano? Che importanza hanno le parole all'interno della vostra musica? E di cosa parlano le vostre canzoni?

I nostri brani vengono scritti fuori dalle mura della sala prove, sarebbe impensabile o estremamente difficile pensare di scrivere un brano tutti insieme. In sala prove arriva una traccia di chitarra completa, accompagnata dal testo.

Le parole sono al centro delle nostre canzoni, quello che scriviamo sono estratti di vita personali piuttosto che immaginazioni ed osservazioni su quello che ci circonda. Ognuno di noi poi musicalmente cerca di interpretare al meglio il contesto sonoro su cui far fluttuare quelle parole.

Quali sono gli artisti che più stimate nella scena italiana contemporanea?

Citare dei gruppi o singoli artisti che attirano oggi la nostra attenzione, non è facile, avendo come detto prima ascolti differenti, ma di certo apprezziamo chi oggi riesce a far musica credibile. Si riesce subito a cogliere, soprattutto nelle parole, la sincerità, il non aver timore di spogliarsi nel raccontare qualcosa di vero.

Questo a noi piace molto!

Raccontateci un aneddoto particolarmente significativo sul vostro percorso musicale.

Dopo anni passati lontani dal comporre musica, è stato indescrivibile incontrare   delle persone con cui non avresti mai immaginato di condividere tutto questo. La nascita di una nuova amicizia, la condivisione delle nostre vite, il raccontarci nelle nostre canzoni i nostri momenti più belli, ma anche quelli che ci hanno segnato profondamente, le risate quelle belle e le lacrime, che tante volte dopo aver riletto uno dei nostri testi abbiamo sfogato senza vergogna. Tutto questo per noi è straordinario e lo si può riassumere con il nostro nome, APNEA.

Guardandovi attorno, al di là della musica, qual è la vostra visione dell'Italia di oggi?

“È una domenica d'autunno e sono quasi già le sei, io che non dormo non mi sveglio, che non sto bene quasi mai, e tu ridi, che pena mi fai… e nei miei sogni ad occhi aperti vedo il palazzo del potere tremare sotto i nostri passi e aver paura di cadere, e non ridi più, che pena mi fai“. COLLETTI BIANCHI, un nostro brano, è la risposta perfetta a questa domanda.

Sogni, ambizioni o progetti per il vostro futuro?

Partendo dai progetti, stiamo terminando gli arrangiamenti di nuovi brani e presto entreremo in studio per inciderli. Vorremmo farli uscire in un EP nella prossima primavera. L’ambizione più grande probabilmente è far arrivare la nostra musica più lontano possibile a più persone possibili. I sogni… beh di sogni, o desideri, ne abbiamo tanti… ma come si dice, se poi ne si parla non si avverano… quindi...

 

FRANCO SAININI

 

Divinazione Milano S.r.l. 

 

Ufficio Stampa, Radio, Tv, Web & Social Network 

 

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CIRCUS PUNK. Intervista: chi sono i vincitori della Rassegna Rock Targato Italia

Intervista CIRCUS PUNK

Chi sono i protagonisti della compilation

ROCK TARGATO ITALIA #28

Disponibile in tutti web stores

CIRCUS PUNK presenti con il brano “MESSICO ” 

Ascolta su Spotify: https://spoti.fi/3JzWx5h

CIRCUS PUNK “Messico”

Sono in due ma fanno casino per cinque, macinando riff graffianti con la strafottenza di chi vive su un palco ed è cresciuto a birra e rock’n’roll. Divertenti e sfacciati, sono i vincitori dell’ultima edizione di Rock Targato Italia  (Roberto Bonfanti, artista, scrittore)

INTERVISTA

  • Partiamo con una piccola presentazione: come ha origine il vostro percorso musicale e come si è sviluppato fino a oggi?

Come accennato nella biografia, ci siamo conosciuti in una jam session al Rock 'n Roll di Rho e ci siamo fin da subito trovati musicalmente, al punto da affittare poco tempo dopo un piccolo box dove poter suonare come e quanto volevamo senza limiti di tempo e di volume.... E da quel momento la nostra fame di musica è andata sempre crescendo spingendoci a buttare fuori quello che avevamo dentro, dopo svariati anni di cover, tribute band, collaborazioni e quant'altro. E così, nel momento in cui la pandemia ci ha chiusi tutti in casa, noi ci siamo chiusi in sala e ci abbiamo dato dentro, per così dire. Fino al momento in cui ci siamo trovati con una manciata di pezzi tra le dita e abbiamo deciso di scegliere quelli che ci sembravano i più belli e registrare un ep, Fuori Tutto, il nostro primo lavoro in studio.

In questo momento abbiamo ancora più fame di prima di esprimerci e creare... Lavoriamo sodo per un prossimo lavoro in studio.

  • Come nasce un vostro brano? Che importanza hanno le parole all'interno della vostra musica? E di cosa parlano le vostre canzoni?

Tendenzialmente un nostro brano nasce su una scrivania in disordine con una chitarra in braccio e una penna in mano... Può iniziare tutto da un'idea musicale che si trasforma in un riff di chitarra e quindi in un groove, oppure al contrario partire da un verso scritto sul quale costruire l'idea musicale del pezzo... Alcuni pezzi sono nati in sala durante jam session di ore... Insomma, non abbiamo una regola fissa, quando l'ispirazione chiama la si coglie.

Le parole sono fondamentali, sono il veicolo principale del messaggio che si vuole trasmettere. Da ciò la scelta di scrivere in italiano. Le nostre canzoni parlano della realtà vista attraverso i nostri occhi, credo siano abbastanza quotidiani, salvo qualcuno un po' più sognante. Sono sicuramente arrabbiati, a volte esasperati da questa stronza società, a volte innamorati perdutamente e a volte disillusi dall'amore... Parlano di noi, insomma, senza troppi filtri.

  • Quali sono gli artisti che più stimate nella scena italiana contemporanea?

Sicuramente i Ritmo Tribale, che hanno di recente fatto uscire un nuovo album occupano un posto speciale nel nostro cuore... Anche i Teatro degli Orrori (che forse si sono sciolti di recente?) ci hanno tenuti con le orecchie aperte negli ultimi due anni... E come non citare i Verdena, sempre controcorrente e fedeli a sé stessi. Abbiamo avuto inoltre il piacere e l'onore di condividere il palco con due band fortissime dell'underground romano, Euno e Satanic Tapes che ci hanno pettinati per bene, fenomenali (i primi non esistono sui social, entrambe le band meritano davvero tanto soprattutto live).

  • Raccontateci un aneddoto particolarmente significativo sul vostro percorso musicale.

Ce ne sarebbero parecchi, in questo momento mi viene in mente il nostro primo concerto (suonavamo ancora con un bassista, cover), festa della birra all'aperto, emozionatissimi (credo di essermi buttata giù un litro e mezzo di vino prima di salire sul palco), occhi chiusi, cavi attaccati, è stato un concerto veramente magico cullato dalle note dei Motorhead e dei Led Zeppelin... Tutto bellissimo, compreso il momento in cui ha iniziato a diluviare forte ed era tutto così intenso che non ce ne siamo accorti e siamo andati avanti a suonare... Finché durante l'assolo in Hey Joe di Jimi Hendrix il telone che copriva il palco, gonfio di pioggia, è venuto giù... Addosso ad Antonio, che ha comunque continuato a suonare e nel mentre io che avevo ogni parte di me nel manico della chitarra non ho fatto caso al telone caduto su metà batteria... Abbiamo suonato il pezzo fino alla fine dopodiché abbiamo dovuto lasciare il palco per la troppa pioggia... Per risalirci e finire il concerto dopo dieci minuti. Ho qualche vago ricordo di quel pazzo post-serata... Ma quella è un'altra storia...

  • Guardandovi attorno, al di là della musica, qual è la vostra visione dell'Italia di oggi?

Vedo un'Italia stanca, esasperata e pazza eppure sempre un po' magica. L'Italia sarà sempre un paradosso, una terra così ricca di meraviglie e piena di bella gente, tramonti sul mare, spaghetti e mandolino e pure una bella serenata, un posto che con questi presupposti dovrebbe funzionare alla meraviglia... Eppure, non siamo ancora riusciti a gestire tutto il fuoco prorompente di questo bel Paese. “Andrà tutto bene ma c'è qualcosa che non va” ... Buffo, no? Un po' da paraculi, anche. Questa è l’Italia, per me, oggi. Paradossale, ruffiana, sfacciata, calda, sorridente e a volte un po' furba, e tante, tante volte, molto stupida. Che se le suona e se le canta da sola. E in fondo è bella come il Sole, suvvia.

 

  • Sogni, ambizioni o progetti per il vostro futuro?

Siamo partiti in grinta quest'anno con l'uscita di Fuori Tutto e per il momento stiamo cercando di farlo girare il più possibile, specialmente dal vivo... L'obiettivo è quello in effetti, concerti, concerti e ancora concerti.... Abbiamo un po' di date per ora, che speriamo di moltiplicare nel momento in cui la situazione pandemica mondiale (dei miei cojoni, scusate tanto) ci lasci liberi finalmente di girare come vorremmo... E abbiamo in cantiere un secondo album, per cui stiamo lavorando sodo... L'obiettivo è quello... Come quello di ogni rock band che si rispetti... Scrivere e suonare forte, tonnellate di concerti e distorsori che esplodono... E far sentire la nostra voce a più teste possibili!

 La compilation è pubblicata dall’etichetta discografica Terzo Millennio Records

Tracklist:

CIRCUS PUNK “Messico”

(Lombardia)

Sono in due ma fanno casino per cinque, macinando riff graffianti con la strafottenza di chi vive su un palco ed è cresciuto a birra e rock’n’roll. Divertenti e sfacciati, sono i vincitori dell’ultima edizione di Rock Targato Italia.

DESHEDUS “Lady Butterfly”

(Lazio)

Da una band dall’anima prog, una canzone imprevedibile e liberatoria capace di unire l’approccio chitarristico del rock a un senso di malinconica leggerezza dal retrogusto pop.

GAZE OF LISA “Divinamente”

(Basilicata)

Un brano trascinante da ballare in una discoteca rock anni ’90. Fra le ombre danzanti degli anni ’80 e l’approccio alternativo del decennio successivo.

GINTSUGI “Blind”

(Piemonte)

Minimalismo sonoro, atmosfere crepuscolari, una teatralità irrequieta e un fascino da fiaba gotica tanto ipnotica quanto imprevedibile. Un progetto che punta il proprio sguardo decisamente oltre confine.

LEMURI, IL VISIONARIO “La Strada degli Spiriti”

(Lazio)

La dimostrazione che si può essere pop in modo immediato e radiofonico senza rinunciare all’eleganza, alla cura per i dettagli e alla costruzione di un progetto interessante anche dal punto di vista concettuale.

MAGRITTE “Lyme”

(Valle d’Aosta)

Ci sono stati gli anni ’90 del pop alternativo, delle distorsioni che incontrano la melodia, delle tensioni emotive e dei testi introspettivi. Per fortuna ogni tanto qualcuno rievoca quello spirito e quei suoni.

AYMARA “L’alfiere”

(Lombardia)

Si riparte dalle origini: da un riff polveroso, una chitarra tagliente, una sezione ritmica massiccia e una voce dall’estensione non indifferente. Genuinamente rock nel senso più autentico e anni ’70 del termine.

MIRCO SALERNI “Scivolerai Leggera”

(Abruzzo)

Un ritornello diretto da cantare in coro in modo quasi liberatorio, una melodia pulita, una storia da raccontare e un approccio pop-rock radiofonico dal sapore molto anni ’90: a volte non serve altro.

THEFT GIACOMO GRASSO “49 Falene”

(Liguria)

Un mantra elettronico a bassa fedeltà stracolmo di ombre e di inquietudini, che rivela una riflessione dolorosa e spiazzante sul significato più intimo e controverso della libertà.

ROBERTO SARNO “Anima grida”

(Toscana)

Fra atmosfere liquide, arrangiamenti curati incentrati su un’elettronica composta e un testo meditativo scandito con aria assorta: così si compone una via elegante verso un’idea introspettiva di pop d’autore.

CAPATOSTA “’A capa mia”

(Campania)

L’approccio delle posse e dei centri sociali degli anni ’90 rivive in un caleidoscopio di rock, blues e approccio combat. Tantissima energia, eclettismo e una voglia irrefrenabile di mischiare le carte e non stare fermi.

LA FORMA DELLE NUVOLE “Congiunti”

(Lombardia)

Il fascino della semplicità. Due chitarre acustiche, una melodia pulita, un approccio piacevolmente surreale che richiama l’indie “da cameretta” di inizio millennio e il bisogno di dire qualcosa con leggerezza e ironia.

LOGAN LAUGELLI “Genere drammatico”

(Lombardia)

Rock d’autore in chiave minimalista. Una chitarra elettrica scandisce con toni tanto intimi quanto drammatici una serie di amare riflessioni personali frutto di uno sguardo tagliente sul mondo e su di sé.

ANDREADIECI “Marylove”

(Lombardia)

Una canzone d’amore sognante come una ninnananna, leggera come i ricordi più dolci dell’adolescenza e fresca come un temporale che rompe la calura di una giornata estiva.

I MAMA “Giassai”

(Lombardia)

Un linguaggio musicale fresco capace di miscelare con estrema immediatezza tradizione e modernità. Con un occhio al pop, uno alla canzone d’autore, uno allo swing e uno alle nuove tendenze.

APNEA “Il giorno di ieri”

(Marche)

Il rock d’autore più introspettivo che non rinuncia però all’immediatezza e a una vena di incrollabile romanticismo. Una canzone liberatoria da cantare in coro.

  1. rocktargatoitalia.eu

 

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