Gli ascolti di gennaio 2021. articolo di Roberto Bonfanti
- Anno nuovo… no, niente, come non detto. Meglio lasciar perdere i preamboli e andare direttamente al sodo iniziando il 2021 con la nostra abituale carrellata su qualche album italiano che vale la pena ascoltare in questo periodo.
“Tutorial” dei torinesi I Fasti si presenta come una vetrina ironica e pungente sulle piccole nevrosi di noi esseri umani del ventunesimo secolo. Otto brani in cui elettronica a bassa fedeltà e suoni distorti accompagnano una serie di riflessioni pungenti e di storie al confine fra il cinico e il surreale scandite da uno spoken word dall’incedere cadenzato che spesso esplode in ritornelli diretti come una filastrocca andando a comporre un quadretto intrigante e graffiante capace di mettere a nudo con le giuste dosi di sarcasmo e lucidità dei bei nervi scoperti della nostra società.
È un universo sonoro ombroso quello in cui si affonda “Si comincia così” di Nicola Lotto: sei canzoni suadenti, notturne ed evocative da ascoltare in totale silenzio in una stanza buia. Un lavoro che parte dal rock alternativo più intimo per accarezzare la canzone d’autore dalle tinte più cupe e andare a bagnarsi i piedi nella poesia, presentandoci un cantautore sensibile che ama lasciarsi cullare dalla malinconia e giocare in modo naturale con i lati più inquieti della propria anima.
Agnese Valle è una cantautrice raffinata capace però anche di non rinunciare alla giusta dose di leggerezza pop. “Ristrutturazioni”, il nuovo album dell’artista romana, riesce a muoversi in perfetto equilibrio fra queste due anime, alternando ballate sognanti e delicatissime costruite attorno a poche note di pianoforte con canzoni che, pur senza rinunciare all’eleganza, riescono a cavalcare melodie giocose condite con un pizzico di ironia. Un progetto fresco e intrigante che saprà attirare l’attenzione degli amanti della canzone d’autore più pura.
Quello di Marco Trentacoste è un nome che i più attenti osservatori dell’underground rock italiano conoscono bene da tempo. Dopo innumerevoli esperienze come chitarrista e produttore, l’artista milanese ha deciso, con “Consequence”, di lanciarsi in un progetto interamente a proprio nome: un album rock strumentale moderno, cupo e spigoloso che appare come la summa del tocco musicale del musicista lombardo.Un vero viaggio inquieto fra suoni distorti, loop ossessivi, tinte scurissime, trip psichedelici irrequieti e un’indole marcatamente rock.
La domanda che è difficile non porsi istintivamente la prima volta che si ascoltano gli Ho.Bo è: “ma questi sono davvero italiani?”. I paesaggi che ci si parano davanti ascoltando “A man with a guns lives here” sono infatti quelli dell’America più profonda: un immaginario che la band biellese rievoca impastando con grande padronanza blues, alt-rock inquieto, sprazzi di folk intimista e lampi di country notturno. Un lavoro affascinante capace di trasportarci realmente dall’altra parte dell’oceano.
Roberto Bonfanti
[scrittore e artista]
www.robertobonfanti.com