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la formula di dio - MARCO CESATI CASSIN

LA FORMULA DI DIO

ALLA RICERCA DELLE PROVE DELLA VITA DOPO LA VITA MARCO CESATI CASSIN

"Chiariscimi quel dubbio che nasce quando un uomo muore, alcuni infatti dicono: esiste ancora; altri dicono: non esiste più. Proprio questo, da te ammaestrato, io vorrei comprendere." - Tratto da Katha Upanishad testo sacro induista risalente al V secolo a.C.

Parla in prima persona, La formula di Dio, il nuovo libro di Cesati Cassin, perché la ricerca di una prova dell’esistenza dell’aldilà è prima di tutto per l’autore un fatto personale. Un’esigenza intima e profonda, molto concreta e umana, che sorge in lui nel momento in cui all’improvviso gli viene strappata sua madre. Ci vogliono 15 anni di ricerche prima che una medium in Inghilterra gli consenta di comunicare con lei, dandogli la prova inequivocabile dell’esistenza di un’altra dimensione. Da quel momento le indagini dell’autore si moltiplicano, e con gli studi anche la raccolta di testimonianze di chi ha vissuto al confine con la morte, di chi ha effettuato o assistito a canalizzazioni o ha sperimentato esperienze extrasensoriali.

Partendo dal lavoro incompiuto che Einstein effettuò nei suoi ultimi anni di vita per ricercare «la formula di Dio» questo libro “ vuole rintracciare le prove dell’esistenza della vita dopo la vita, poiché Dio significa appartenere al Tutto, all’Uno, alla continuità della vita e alla sua continua trasformazione. Perché – come scrive l’autore - nulla si distrugge e il nostro percorso non potrà terminare mai.”

Attraverso la letteratura sul tema e il racconto di esperienze personali o di vissuti di persone a lui vicine, Marco Cesati Cassin accompagna il lettore in un affascinante viaggio alla scoperta delle origini della vita e della vita dopo la morte.

MARCO CESATI CASSIN (Milano, 1961) è uno scrittore e ricercatore nel campo del destino, delle coincidenze e della sfera spirituale. Tiene conferenze e seminari in tutta Italia. Per Sperling & Kupfer ha pubblicato, fra gli altri, Non siamo qui per caso e Presenze positive.

 

 

 

Blog: Rock targato Italia 

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ROCK TARGATO ITALIA #28 LA COMPILATION della XXXII edizione

ROCK TARGATO ITALIA #28

LA COMPILATION della XXXII edizione

 Ascoltala su Spotify: https://spoti.fi/3JzWx5h

Fin dal 1987 il contatto umano è stato uno dei punti che ha caratterizzato la vera essenza di Rock Targato Italia. Nonostante i mille problemi, uniti all’impossibilità di abbracciarsi e suonare dal vivo, nel 2021 la manifestazione rock ha scelto di non fermarsi davanti alle avversità, portando avanti la sua missione: dare voce a un gran numero di artisti provenienti da ogni angolo dello stivale.

Dunque, come da tradizione, anche la trentaduesima edizione di Rock Targato Italia arriva al proprio culmine con la pubblicazione della compilation, che raccoglie le migliori scoperte di questa annata del concorso accanto ad alcuni interessanti ospiti, creando così uno spaccato vivo del fermento che continua ad agitarsi nel sottobosco musicale del nostro Paese, con un incrollabile entusiasmo e un desiderio enorme di ritornare sui palchi. (Roberto Bonfanti, scrittore -artista)

La compilation è pubblicata dall’etichetta discografica Terzo Millennio Records

Tracklist:

CIRCUS PUNK “Messico”

(Lombardia)

Sono in due ma fanno casino per cinque, macinando riff graffianti con la strafottenza di chi vive su un palco ed è cresciuto a birra e rock’n’roll. Divertenti e sfacciati, sono i vincitori dell’ultima edizione di Rock Targato Italia.

DESHEDUS “Lady Butterfly”

(Lazio)

Da una band dall’anima prog, una canzone imprevedibile e liberatoria capace di unire l’approccio chitarristico del rock a un senso di malinconica leggerezza dal retrogusto pop.

GAZE OF LISA “Divinamente”

(Basilicata)

Un brano trascinante da ballare in una discoteca rock anni ’90. Fra le ombre danzanti degli anni ’80 e l’approccio alternativo del decennio successivo.

GINTSUGI “Blind”

(Piemonte)

Minimalismo sonoro, atmosfere crepuscolari, una teatralità irrequieta e un fascino da fiaba gotica tanto ipnotica quanto imprevedibile. Un progetto che punta il proprio sguardo decisamente oltre confine.

LEMURI, IL VISIONARIO “La Strada degli Spiriti”

(Lazio)

La dimostrazione che si può essere pop in modo immediato e radiofonico senza rinunciare all’eleganza, alla cura per i dettagli e alla costruzione di un progetto interessante anche dal punto di vista concettuale.

MAGRITTE “Lyme”

(Valle d’Aosta)

Ci sono stati gli anni ’90 del pop alternativo, delle distorsioni che incontrano la melodia, delle tensioni emotive e dei testi introspettivi. Per fortuna ogni tanto qualcuno rievoca quello spirito e quei suoni.

AYMARA “L’alfiere”

(Lombardia)

Si riparte dalle origini: da un riff polveroso, una chitarra tagliente, una sezione ritmica massiccia e una voce dall’estensione non indifferente. Genuinamente rock nel senso più autentico e anni ’70 del termine.

MIRCO SALERNI “Scivolerai Leggera”

(Abruzzo)

Un ritornello diretto da cantare in coro in modo quasi liberatorio, una melodia pulita, una storia da raccontare e un approccio pop-rock radiofonico dal sapore molto anni ’90: a volte non serve altro.

GIACOMO GRASSO “49 Falene”

(Liguria)

Un mantra elettronico a bassa fedeltà stracolmo di ombre e di inquietudini, che rivela una riflessione dolorosa e spiazzante sul significato più intimo e controverso della libertà.

ROBERTO SARNO “Anima grida”

(Toscana)

Fra atmosfere liquide, arrangiamenti curati incentrati su un’elettronica composta e un testo meditativo scandito con aria assorta: così si compone una via elegante verso un’idea introspettiva di pop d’autore.

CAPATOSTA “’A capa mia”

(Campania)

L’approccio delle posse e dei centri sociali degli anni ’90 rivive in un caleidoscopio di rock, blues e approccio combat. Tantissima energia, eclettismo e una voglia irrefrenabile di mischiare le carte e non stare fermi.

LA FORMA DELLE NUVOLE “Congiunti”

(Lombardia)

Il fascino della semplicità. Due chitarre acustiche, una melodia pulita, un approccio piacevolmente surreale che richiama l’indie “da cameretta” di inizio millennio e il bisogno di dire qualcosa con leggerezza e ironia.

LOGAN LAUGELLI “Genere drammatico”

(Lombardia)

Rock d’autore in chiave minimalista. Una chitarra elettrica scandisce con toni tanto intimi quanto drammatici una serie di amare riflessioni personali frutto di uno sguardo tagliente sul mondo e su di sé.

ANDREA DIECI “Marylove”

(Lombardia)

Una canzone d’amore sognante come una ninnananna, leggera come i ricordi più dolci dell’adolescenza e fresca come un temporale che rompe la calura di una giornata estiva.

I MAMA “Giassai”

(Lombardia)

Un linguaggio musicale fresco capace di miscelare con estrema immediatezza tradizione e modernità. Con un occhio al pop, uno alla canzone d’autore, uno allo swing e uno alle nuove tendenze.

APNEA “Il giorno di ieri”

(Marche)

Il rock d’autore più introspettivo che non rinuncia però all’immediatezza e a una vena di incrollabile romanticismo. Una canzone liberatoria da cantare in coro.

  1. rocktargatoitalia.eu

 

FRANCO SAININI

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LA REPUBBLICA articolo di Manfredi Lamartina

Buone Feste !!!
24 dicembre 2020
 #LAREPUBBLICA articolo di Manfredi Lamartina
Le origini di Rock Targato Italia e la playlist dedicata al periodo 1982 - 1992 da ascoltare su Spotify https://spoti.fi/2IPB52A
 
 

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Esce la prima parte della compilation di Rock Targato Italia (1987 - 1992)

Milano, 16 dicembre 2021

Comunicato stampa 

 

 è disponibile la nuova compilation 

ROCK TARGATO ITALIA 1987 -1992 

 A cura di Roberto Bonfanti (scrittore, musicista) 

Pubblicata dall’etichetta Terzo Millennio  

Ascolta su SPOTIFY: https://spoti.fi/2IPB52A 

  

Ci sono tradizioni che non si possono perdere nemmeno in un anno atipico come il 2020, e la compilation di Rock Targato Italia sicuramente è fra queste. 

In unannata così particolare però abbiamo deciso di fare qualcosa in più, trasformando la compilation in un vero e proprio viaggio nella nostra storia. Inauguriamo oggi una serie di compilation che proveranno a raccontare la storia di Rock Targato Italia e, di riflesso, di ciò che è successo nel mondo del rock italiano dagli anni ’80 ad oggi. 

Il primo volume, in uscita proprio oggi, parte dal lontano 1987 e si conclude nel 1992 ma, in segno di continuità con il presente, si arricchisce con 3 brani extra firmati da altrettante band in gara nell’ultima edizione del concorso. 

Rock Targato Italia 1987 – 1992 

Questa storia inizia negli anni ’80. Certo, anche prima di allora nella musica italiana erano successe molte cose fuori dagli schemi: c’era stata una delle scene prog più fervide a livello mondiale, c’erano stati i primi vagiti punk, c’erano state le avanguardie, il teatro canzone e un pugno di cantautori che avevano inconsapevolmente già le stimmate della rockstar. Però è negli anni ’80 che, grazie a una serie di esplosioni apparentemente slegate fra loro, inizia a prendere forma l’idea del rock alternativo italiano così come l’abbiamo vissuto e conosciuto.  

L’esplosione più evidente parte ovviamente da Firenze dove alcuni manipoli di ragazzi folgorati dalla new-wave inglese, dal dark e dal rock americano iniziano a sperimentare strade nuove per far sposare quelle sonorità con la tradizione della miglior canzone d’autore nostrana. Nascono così i Diaframma, I Moda, di Andrea ChimentiBarbacci Neon e i Litfiba (Piero Pelù Gianni MaroccoloGhigo Renzulli, Aiazzi Ringo) e tutte le realtà lanciate dalla IRA Records. 

La seconda esplosione vitale avviene più a nord: a Berlino, dove due ragazzi reggiani sincontrano per caso in una serata anonima e decidono di ripercorrere il Brennero a ritroso per ritornare a casa e sconvolgere le regole del punk dando vita ai CCCP: un’esperienza musicale unica che apre però la strada anche a tutto il movimento post-punk emiliano, dagli Ustmamò ai Disciplinatha. 

Accanto a queste grandi esplosioni se ne susseguono altre come il movimento dei centri sociali torinesi dove iniziano a farsi le ossa alcuni dei personaggi chiave del decennio successivo e si cominciano a contaminare sonorità di ogni parte del mondo (dal rap alla musica etnica)oppure le posse, destinate ad avere grande rilevanza principalmente nel centro-sud ma in realtà attive lungo gran parte dello stivale e capaci di concentrare fortissime energie creative. Nel frattempo nelle Marche i Gang iniziano a miscelare punk, folk e impegno sociale mentre in Sicilia Denovo di Luca MadoniaMario Venuti pongono le basi per il rinnovo della sempre fertile scena catanese, tanto per fare solo qualche altro nome particolarmente significativo. 

E Milano? Milano ovviamente non fa eccezione e si prepara a diventare uno dei fulcri creativi del movimento: fra le sale prove del capoluogo lombardo nasce la Vox Pop e iniziano a muovere i primi passi artisti come gli Afterhours, i Ritmo Tribale, gli Underground Life di GianCarlo Onorato o i futuri La Crus, mentre prendono vita i primi locali rock dedicati alla musica live e sul palco del Magia si mischiano teatro canzone e sperimentazioni rock ospitando, per esempio, le prime esibizioni degli Elio E Le Storie Tese. 

È in questo contesto e per l’esigenza di provare a dare una sorta di coordinamento a tutte queste energie che nel 1987 Francesco Caprini e Franco Sainini danno vita a Rock Targato ItaliaUn festival che già l’anno successivo, per la curiosità di andare a scovare sempre nuovi talenti, si evolve in concorso con una prima edizione vinta da dei giovanissimi bresciani: i Timoria. 

Gli anni ’80 però finiscono ben presto. Nel 1990 Ringo De Palma, fino a un paio d’anni prima batterista dei Litfiba, lascia questo mondo proprio poco dopo aver ultimato le registrazioni delle parti di batteria di quello che è destinato ad essere l’ultimo album dei CCCP ma anche la scintilla primordiale di qualcos’altro. Nello stesso anno Vasco Rossi calca per la prima volta il palco di San Siro e Ligabue esordisce sbancando il Festivalbar: due eventi che danno vigore anche a un rock italiano più improntato al mainstream e che aprono le porte delle grandi radio anche ad altri. 

 

Tracklist: 

Litfiba – CafèMexcal e Rosita (1987) 

Moda – America (1987) 

CCCP – Tu menti (1987) 

Diaframma – Caldo (1988) 

Denovo – Ma che idea (1988) 

Franco Battiato – E ti vengo a cercare (1988) 

Vasco Rossi – Liberi… liberi (1989) 

Eugenio Finardi – Vil Coyote (1989) 

Elio e Le Storie Tese – Cara ti amo (1989) 

Afterhours – How we divide our souls (1990) 

Ustmamò – Vietato vietato (1991) 

Africa Unite – Politics (1991) 

Gang – Bandito senza tempo (1991) 

Timoria – L’uomo che ride (1991) 

Mau Mau – Mostafaj (1992) 

Rats – Fuoritempo (1992) 

 

Apnea – Poco prima di dormire (da Rock Targato Italia 2020) 

VRF Project – C’eravamo tanto amati (da Rock Targato Italia 2020) 

La Stazione dei pensieri – Arrivi tu (Da Rock Targato Italia 2020) 

 

Presentazione brani Rock Targato Italia 2020: 

Apnea – Poco prima di dormire 

Da Pesaro, un susseguirsi di ricordi, confidenze e desiderio di rinascita si intrecciano all’interno di una canzone sincera ed elettrica in pieno stile rock d’autore. 

VRF Project – C’eravamo tanto amati 

La fine di un matrimonio e la rovina di un uomo vengono raccontate in modo ironico attraverso una marcetta sghemba che, da Bari, prova a riabbracciare la tradizione del teatro canzone più pungente. 

La Stazione dei pensieri – Arrivi tu (Da Rock Targato Italia 2020) 

Fra chitarre rock, melodie genuinamente pop e aperture orchestrali, arriva da Milano una canzone d’amore ombrosa e immediata dal buon potenziale radiofonico. 

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