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Articoli filtrati per data: Aprile 2021

"DONALD TRUMP IS MY BOYFRIEND", il videoclip dei THE ERRORIST

Su  YouTube

"DONALD TRUMP IS MY BOYFRIEND”, 

il videoclip dei THE ERRORIST

 

  Guarda il video: https://youtu.be/kZghskA-saE

 

Il duo milanese composto da MATTEO BOGONI e ANTONIO SPITALERI riconferma la collaborazione con la cantante NINA ECHO riproponendo la squadra vincente del suo debutto “Hangover”, l’etichetta Olandese Freaky Sounds Amsterdam e Divinazione Milano in veste di editori e promoter.

Il brano sembra voler sfidare il mondo, dipingendo un “Distopic Movie” con uno dei personaggi più controversi, DONALD TRUMP

… Abbiamo lasciato il bosco onirico di HANGOVER in favore di un brano più concreto, un pezzo sarcastico che va contro l’allineamento politico, fotografando un momento storico difficile. Il brano lascia alla domanda:  Who fights against? … THE ERRORIST.

Le distorsioni sintetiche che rimandano ai primi Prodigy e la voce magnetica di Nina Echo sono la base per la definizione di un sofisticato brano Electro-POP dove si concretizza una sorta di antipersonificazione della relazione tra sesso e potere.

La regia del video e la copertina del singolo sono firmati da Atto Belloli Ardessivisionario Direttore artistico di FuturDome, il museo indipendente e Factory creativa che ha ridefinito la fruizione dell’arte a Milano, riattualizzando il concetto di Arte Totale introdotto dal movimento Futurista

Il set è stato creato negli spazi espositivi del museo in una sorta di transitorietà atemporale, dove gli oggetti disseminati negli ambienti, diventano elementi di un enigma in perfetta simbiosi con le sonorità della band che mixa pop e musica elettronica. 

Il video ritrae una misteriosa Marylin, celebre amante segreta dell’ex presidente americano Kennedy o perfetta alter ego di Donald Trump, circondata tra i lampeggianti dell’F.B.I e incalzata dai flash dei fotografi che scandiscono il beat del singolo. 

Una inquietante e avvincente parabola che vede la diva simbolo della storia americana, trasformarsi nel leader del Partito Repubblicano statunitense che lotta contro sé stesso, imprigionato nelle proprie ossessioni, come un antieroe che combatte contro il Deep State e il Main Stream.

BIORAFIA

Dietro al nome THE ERRORIST si celano le figure di Antonio Spitaleri e Matteo Bogoni, entrambi sound designer producers immersi nell’urban jet set di Milano.

Il primo, milanese d’adozione, sviluppa inizialmente la sua vena creativa dietro le quinte di molti teatri con il gruppo Animanera; il secondo invece, nato e cresciuto a Verona, è un fonico che disegna suoni con sintetizzatori modulari. 

Nel maggio 2020 esce il loro singolo di debutto “HANGOVER”, il cui videoclip viene presentato in anteprima su Rolling Stone Magazine. 

NEL WEB: 

YOUTUBEhttps://www.youtube.com/channel/UCclRCzlN5ctG80vej8DiIow

SPOTIFYhttps://open.spotify.com/artist/2kkPSiNKi58iZISHibM8If

FACEBOOKhttps://www.facebook.com/Theerrorist-111637510549539/

INSTAGRAMhttps://www.instagram.com/theerroristproject/?hl=it

 

 

ELEONORA CORSO – GIULIA VILLANI

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Ufficio Stampa, Radio, Tv, Web & Social Network 

Via Andrea Palladio n. 16 - 20135 Milano 

Tel. 02 5831 0655  mob. 3925970778

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https://www.youtube.com/watch?v=kZghskA-saE

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WOW Spazio Fumetto riapre al pubblico da sabato 1° maggio

Con il nuovo DPCM sono state autorizzate moltissime riaperture e finalmente anche i luoghi della cultura possono ripartire. La buona notizia di oggi è che sabato 1° maggio riapre WOW Spazio Fumetto. 

La riapertura 

Sarà possibile visitare questa fucina di cultura da martedì a venerdì dalle 15:00 alle 19:00 (mercoledì 2 giugno compreso) e  sabato e domenica dalle 14:00 alle 19:00. Per ovvi motivi gli ingressi sono contingentati e nei weekend è quindi obbligatorio prenotare il proprio biglietto sul sito di Abbonamento Musei Lombardia, registrandosi gratuitamente o accedendo all'Area Utente del sito.

La buona notizia è che la mostra Amazing. 80 (e più) anni di supereroi Marvel è stata prorogata fino al 1° agosto : la straordinaria storia della Casa delle Idee dal 1939 ai giorni nostri, in un'esposizione ricca di tavole originali, manifesti, gadget e albi d'epoca.

Il campus estivo

Torna anche quest’estate, seguendo le disposizioni relative all’emergenza sanitaria, il Campus Estivo di WOW Spazio Fumetto: da giugno a luglio vi aspettano attività divertenti e lezioni di fumetto pensate per bambini e ragazzi dai 7 ai 13 anni!

Il campus è organizzato in presenza negli spazi del museo, con l'utilizzo anche degli spazi esterni per le attività ludiche. Da fine aprile sono aperte le preiscrizioni, non vincolanti, per iniziare a ricevere maggiori informazioni.

Per info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

L'anno di Dante  

Fino a domenica 16 maggio è visitabile alla Galleria Civica di Monza la mostra Con Dante nel fumetto! Da Topolino a Geppo a Go Nagai: un viaggio a fumetti tra la vita del Sommo Poeta, di cui quest’anno ricorrono i 700 anni dalla morte, e la “Divina Commedia”.

L’esposizione, curata da WOW Spazio Fumetto e promossa dal Comune di Monza, è aperta da lunedì a domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00. Nei weekend è necessaria la prenotazione, telefonando allo 039/366381 (dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 15:30). Mostra a ingresso libero.

 

Blog: rocktargatoitalia.eu

Eleonora Corso 

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Il videoclip del nuovo singolo dei GAZE OF LISA

su YouTube

BILANCIA

Il videoclip del nuovo singolo dei  GAZE OF LISA

Guarda il videoclip: https://youtu.be/5rGXdGbSegQ

Pubblicato dall’etichetta: Terzo Millennio Records

 

Da mercoledì 21 aprile sarà disponibile su YouTube il videoclip di “Bilancia””, il nuovo singolo musicale dei Gaze of Lisa.

Figure appena abbozzate, nessuna raffigurazione tradizionale e personaggi senza volti si muovono sulle note di “Bilancia”.

Emanuele Taccardi, produttore del videoclip, sceglie uno sfondo color pastello in cui le figure, illustrazioni totalmente in digitale, si animano come vigili burattini attenti alle parole del brano disegnando il messaggio dei Gaze of Lisa:

Non è concepito che se ti piace il mare può essere anche che non sappia nuotare

Per il giovane trio di Matera le idee, il modo di fare e di vivere possono essere un connubio di tante cose, un “equilibrio” tra aspetti diversi; così in uno sfondo bidimensionale e statico, un irrealistico protagonista cammina, in apparente equilibrio, su un filo sospeso tra due rocce e subito dopo, una bilancia stilizzata oscilla, altalenando uno dei dilemmi da sempre più contestati: quello tra cuore e cervello.

Ma per i Gaze Of Lisa “non tutto è estremo, esistono anche le vie di mezzo” e non è necessario prendere una posizione, così come ogni spettatore è libero di avere una propria e personale chiave di lettura.

Biografia

I Gaze of Lisa sono una band originaria di Matera nata nel 2016 e composta da Pierdomenico Niglio (batteria, voce ed elettronica), Carmelo Fascella (chitarra, voce, live coding) e Damiano Niglio (basso, cori e sintetizzatore). 

Il loro sound, assimilabile al genere Indie elettronico, è caratterizzato dall’unione di questa sonorità e il rock.

Nel 2018 esce l’Ep “Hidden”, autoprodotto, in lingua inglese e stilisticamente influenzato dalle sonorità del Synth Pop, dell’Alternative Rock e del Funky riuscendo ad ottenere ottime recensioni su giornali e riviste come Traks, Musica Zero, La Gazzetta del Mezzogiorno e Rock Garage. Per la promozione dell’Ep la band si esibisce in eventi e locali tra Basilicata e Puglia. 

Nel 2019 si esibiscono al festival “Matera - Suoni del futuro remoto”, organizzato dal collettivo Onyx Jazz Club. Nel 2021 è prevista l’uscita del primo album intitolato “Sinonimi Contrari”.

Nel web

Facebook: https://www.facebook.com/gazeoflisa

Instagram: https://www.instagram.com/gazeoflisa/

YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCRJv3WdWjhbQB_ZM-sKldYQ/videos

Spotify: https://spoti.fi/3qjFYRo


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Il videoclip del nuovo singolo dei GAZE OF LISA

su YouTube

BILANCIA

Il videoclip del nuovo singolo dei  GAZE OF LISA

Guarda il videoclip: https://youtu.be/5rGXdGbSegQ

Pubblicato dall’etichetta: Terzo Millennio Records

 

Da mercoledì 21 aprile sarà disponibile su YouTube il videoclip di “Bilancia””, il nuovo singolo musicale dei Gaze of Lisa.

Figure appena abbozzate, nessuna raffigurazione tradizionale e personaggi senza volti si muovono sulle note di “Bilancia”.

Emanuele Taccardi, produttore del videoclip, sceglie uno sfondo color pastello in cui le figure, illustrazioni totalmente in digitale, si animano come vigili burattini attenti alle parole del brano disegnando il messaggio dei Gaze of Lisa:

Non è concepito che se ti piace il mare può essere anche che non sappia nuotare

Per il giovane trio di Matera le idee, il modo di fare e di vivere possono essere un connubio di tante cose, un “equilibrio” tra aspetti diversi; così in uno sfondo bidimensionale e statico, un irrealistico protagonista cammina, in apparente equilibrio, su un filo sospeso tra due rocce e subito dopo, una bilancia stilizzata oscilla, altalenando uno dei dilemmi da sempre più contestati: quello tra cuore e cervello.

Ma per i Gaze Of Lisa “non tutto è estremo, esistono anche le vie di mezzo” e non è necessario prendere una posizione, così come ogni spettatore è libero di avere una propria e personale chiave di lettura.

Biografia

I Gaze of Lisa sono una band originaria di Matera nata nel 2016 e composta da Pierdomenico Niglio (batteria, voce ed elettronica), Carmelo Fascella (chitarra, voce, live coding) e Damiano Niglio (basso, cori e sintetizzatore). 

Il loro sound, assimilabile al genere Indie elettronico, è caratterizzato dall’unione di questa sonorità e il rock.

Nel 2018 esce l’Ep “Hidden”, autoprodotto, in lingua inglese e stilisticamente influenzato dalle sonorità del Synth Pop, dell’Alternative Rock e del Funky riuscendo ad ottenere ottime recensioni su giornali e riviste come Traks, Musica Zero, La Gazzetta del Mezzogiorno e Rock Garage. Per la promozione dell’Ep la band si esibisce in eventi e locali tra Basilicata e Puglia. 

Nel 2019 si esibiscono al festival “Matera - Suoni del futuro remoto”, organizzato dal collettivo Onyx Jazz Club. Nel 2021 è prevista l’uscita del primo album intitolato “Sinonimi Contrari”.

Nel web

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Libro “TRATTO DA UNA STORIA VERA”

Libro “TRATTO DA UNA STORIA VERA

di Massimiliano Bissaro e Angelo Paggetti

(Autoprodotto: disponibile su #Amazon e alla biblioteca “Francesco Moro” di Santirana)

Inizio a leggere il libro “Tratto da una storia vera” appena ritirato dalla giornalaia di Dorno, alla quale gli era stato consegnato da Angelo Pagetti, uno degli autori, l’altro è Massimiliano Bissaro, parte integrante del gruppo musicale Messere vincitori di una storica edizione di Rock Targato Italia di cui sono il #Patron e #Promoter.

Ma non è per questo che vengo contattato, mi contattano perché sono anche autore della pagina facebook LomellinaLovmellina che pochi conoscono ma che curo con amore sfrenato inserendo immagini straordinarie di questa terra che ho conosciuto venendoci ad abitare.

La lettura del libro mi prende subito “Tratto da una storia vera” mi coinvolge dall’incidere naif prima e dalle storie sorprendenti che pagina dopo pagina ci fanno conoscere il dolcissimo e timido protagonista Angelo Boneschi: dal lavoro che lo impegna quotidianamente, alle problematiche esistenziali, alla spinta curiosa che lo anima fino al viaggio, surreale e carico di umanità, in Lomellina. Una metafora dei buoni sentimenti. la fragilità e la profondità dell’amicizia che, pur di breve durata, lasciano il segno che cambia la vita. Il primo viaggio è per il ragazzo la sua emancipazione e la Lomellina - con la sua storia di paesini e territori, le tradizioni, il suo dialetto - fa da corollario al percorso di Angelo accompagnato da un personaggio fantastico quell’ Elia di Mezzana Rabattone che sarà la guida perfetta per la sua crescita e uno straordinario pretesto culturale per conoscere la Lomellina

Un libro, dalla vicenda magica e sorprendentemente ben fatta che consiglio di leggere. I protagonisti sono Angelo e Elia e le loro vite, in una Lomellina di eroi normali che difendono un passato importante carico di storie di vita e di umanità da un futuro di abbandono e isolamento culturale e sociale.

Dopo aver letto il libro “Tratto da una Storia vera” ero così stimolato dal racconto e tanto incuriosito che sono andato a Mezzana Rabattone a visitare i luoghi ben descritti dagli autori Angelo Pagetti e Massimiliano Bissaro… Un viaggio nella memoria e nella storia di una Lomellina LovMellina che amo intensamente e da oggi ancora di più.

Francesco Caprini

blog www.rocktargatoitalia.eu

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E’ disponibile la nuova compilation ROCK TARGATO ITALIA 1997 -1999

E' disponibile la nuova compilation

ROCK TARGATO ITALIA 1997 -1999

A cura di Roberto Bonfanti (scrittore, musicista)

Pubblicata dall’Etichetta Terzo Millennio Records

Ascolta su SPOTIFY: https://spoti.fi/3gqh7dg

Anno 1997. “Tabula Rasa Elettrificata” dei C.S.I. esordisce sul mercato conquistando un inaspettato primo posto nelle classifiche di vendita ma nel giro di tre anni la band imploderà, schiacciata forse anche dalle tossine di un tour trionfale. Può essere questo il simbolo delle enormi contraddizioni degli ultimi tre anni del millennio scorso, se si parla di rock italiano.

Sono anni convulsi, quelli fra il 1997 e il 1999, e il fatto che proprio nel 1997 Mina, la voce per antonomasia della musica italiana, decida di reinterpretare “Dentro Marylin” degli Afterhours (cambiando solo il titolo in “Tre volte dentro me”) suona in quei giorni come la consacrazione di un intero movimento. Sono gli anni in cui i Bluvertigo conquistano MTV, i Subsonica fanno ballare l’Italia intera con una performance travolgente al Festival di Sanremo, i Negrita stringono un bizzarro sodalizio con Aldo, Giovanni e Giacomo e diventano così la colonna sonora di uno dei maggiori successi cinematografici del decennio, “Acida” dei Prozac+ si trasforma in un vero e proprio tormentone radiofonico,  Carmen Consoli inizia a collezionare successi e persino i 99 Posse conquistano spazi importantissimi con il loro rap impegnato, così come gli Almamegretta con le loro contaminazioni fra elettronica e atmosfere mediterranee o i Casino Royale.

Sono anni in cui il combat folk di band come i Modena City Ramblers o la Bandabardò riempie le piazze. Anni in cui è facile vedere sia su VideoMusic (che nel frattempo diventa TMC2) che su MTV intere trasmissioni dedicate alla musica italiana capaci di dare spazio anche ad artisti come gli Estra di Giulio Casale, gli Elettrojoyce di Filippo Gatti, gli Ottavo Padiglione di Bobo Rondelli, i Pitch o tanti altri, oltre ai nomi già citati ormai lanciati ben oltre i confini dell’underground.

Sono anni in cui il concertone del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma si trasforma ogni volta in una vera e propria vetrina in diretta sulla TV nazionale per antonomasia per il meglio della scena. Anni in cui esordiscono artisti importanti come Cristina Donà, Marco Parente, gli Scisma di Paolo Benvegnù, i Virginiana Miller, Cesare Basile, i Soon, i Quintorigo, i Linea 77, i C.O.D. e i La Sintesi di Lele Battista, tanto per fare solo i nomi più in vista.

Sono anni in cui c’è fame di musica, di contaminazioni, di suoni diversi e di contenuti importanti. Ma sono anche gli anni in cui, proprio in virtù dell’enorme visibilità ottenuta dall’intero movimento in ogni sua forma, le etichette iniziano a pretendere sempre di più dai propri artisti scatenando la richiesta ossessiva che diventa l’incubo di ogni band: “serve un singolo”. Un aumento di pressioni che porta, per esempio, i Massimo Volume a venire duramente attaccati dai loro stessi fan dopo un album come “Club Priveé” o i Marlene Kuntz a sviluppare un particolare rapporto di amore e odio con la parte più integralista del proprio pubblico.

Sono gli anni in cui Stefano Ronzani (1996) lascia questo mondo ricevendo una serie lunghissima di meritatissimi tributi dall’intera scena musicale (ricordiamo, fra gli altri, “Il giorno di dolore che uno ha” di Ligabue o “Vola piano” dei Timoria, entrambe a lui dedicate). Gli anni in cui Edda, sopraffatto dai suoi demoni, abbandona i Ritmo Tribale e sparisce completamente dalla circolazione. Gli anni in cui Francesco Renga dice addio ai Timoria e Piero Pelù lascia i Litfiba diventati ormai un vero e proprio fenomeno di costume.

Sono anni bellissimi, intensi e contraddittori. Anni in cui escono dischi enormi e in cui l’utopia di cambiare completamente le regole della musica italiana (e forse non solo della musica) sembra essere più che mai vicina a realizzarsi. Anni in cui quell’utopia tocca il proprio apice e al tempo stesso si brucia nel volgere di poche stagioni, fra le dinamiche di mercato introdotte forzosamente dai troppi che hanno provato a mangiarci sopra e l’eccessiva purezza d’animo o idealismo di molti dei protagonisti e di larga parte del pubblico, tanto che l’esordio dei Verdena nel 1999 suona quasi come il canto del cigno di quel sogno o quanto meno di quel modo di approcciarsi al sogno. Ma questo, ovviamente, l’abbiamo capito solo anni dopo.

 

1997-1999

C.S.I. – Unità di produzione (1997)

Afterhours – Male di miele (1997)

Bluvertigo – Fuori dal tempo (1997)

Scisma – Rosemary plexyglas (1997)

Soon – Gloria suona (1997)

Cristina Donà – Stelle buone (1997)

Casino Royale - Crx (1997)

Modena City Ramblers – Il ballo di aureliano (1997)

Virginiana Miller – Tutti al mare (1997)

Timoria – Vola piano (1998)

Bandabardò – Beppeanna (1998)

99 Posse – Quello che (1998)

Prozac+ –  Acida (1998)

Almamegretta – Black Athena (1998)

Estra – Signor Jones (1999)

Marco Parente – Karma Parente (1999)

Subsonica – Colpo di pistola (1999)

Marlene Kuntz – L’odio migliore (1999)

Negrita – Mama maè (1999)

Verdena – Valvonauta (1999)

 

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FRACESCO CAPRINI

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La Banda Osiris è pronta a ripartire con due spettacoli

Finalmente riaprono stanno riaprendo i teatri e con le giuste precauzioni si può tornare a godere degli spettacoli dal vivo. La cultura, costretta  a sospendere le sue attività per molti mesi a causa della pandemia, si rimette in moto. E anche la Banda Osiris si prepara a tornare in scena. La Banda Osiris nasce Vercelli nel 1980 dai fratelli Gianluigi e Roberto Carlone, da Giancarlo Macrì e Mario Sgotto.

La banda più piccola del mondo compie 40 anni. Per festeggiare organizza un tour di due spettacoli nelle piazze d'Italia e nei teatri. In particolare il primo spettacolo si intitola AQUADUEO ed è un omaggio all’acqua insieme al filosofo della scienza Telmo Pievani. Il secondo intitolato LE DOLENTI NOTE è descritto come un classico di eleganza ed umorismo.

Per tutte le informazioni e per acquistare i biglietti, visitate il sito ufficiale

Blog: rocktargatoitalia.eu

 

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Il ritorno dei Cara Calma

Oggi, venerdì 23 aprile, esce Altalene, che sancisce il ritorno ufficiale della band bresciana Cara Calma. Il singolo rappresenta la voce di un’intera generazione, che oggi, come mai prima d’ora, necessita di essere capita, aiutata, salvata. I Cara Calma non vedono l’ora di tornare sul palco: il climax, che esplode a metà del brano, ci riporta alle nottate felici nei locali.

Cogliendo la fine del loro “letargo”, abbiamo deciso di intervistarli:

Chi sono i Cara Calma? Com’è nato il vostro progetto artistico?

Nasciamo ufficialmente come Cara Calma nel 2017, ma tutti noi abbiamo sempre suonato in altre band precedentemente. Fabiano e Cesare suonavano nell’underground post hardcore in una band chiamata My breathing harmony, Riccardo nella scena punk e Gianluca era il frontman degli Upon this dawning, band che si è distinta non solo in Italia, ma che ha calcato palchi anche in suolo statunitense.

Provenite tutti da background musicali differenti: come avete conciliato le vostre quattro storie di vita e di musica?

È vero i background sono diversi ma la passione per il rock no, ed è proprio questo amore per le chitarre che ci ha uniti in un unico progetto e ci ha legati a filo doppio al sound dei Cara Calma.

Quali sono i vostri artisti di riferimento?

Ascoltiamo un sacco di musica, c’è chi è più legato al grunge anni ‘90, chi ha il punk e all’elettronica, ma se dobbiamo scegliere degli artisti che amiamo tutti, solo per citarne alcuni, possiamo dire sicuramente: Mumford and sons, Biffy Clyro, The head and the heart.

Nel 2019, con l’uscita del vostro secondo album, avete calcato più di cinquanta palchi in tutta Italia: qual è il ricordo più bello legato alla vita da tour?

Di ricordi belli legati alla vita da tour ne abbiamo tantissimi e ogni data porta con se un momento importantissimo da ricordare e tenere stretto. Tra tutti forse la presentazione di Souvenir in Latteria Molloy e le aperture ai Ministri al Filagosto e ai FASK allo Strike up festival sono i concerti che più ci hanno emozionato. Ma appunto, come dicevo prima, ogni singolo data ci regala emozioni e ricordi che porteremo sempre nel cuore.

Al contrario oggi, da più di un anno, i concerti sono solo un ricordo: come avete vissuto questo momento a livello artistico e creativo?

Per una live band come noi tutto questo tempo lontano dal palco è stato molto pesante. Viviamo per i concerti e non aver al possibilità di suonare, incontrare le persone e scaricare l’energia sul palco è stato difficile. Fortunatamente, nonostante tutte le difficoltà del caso, siamo riusciti ad investire il tempo nella scrittura del nuovo disco che speriamo di potervi far sentire presto e, soprattutto, di poterlo suonare in giro come piace a noi.

La vostra musica è volta a rinnovare il rock generazionale. Cosa ne pensate della scena attuale italiana?

Pensiamo che la scena sia viva e che la gente abbia voglia di tornare ad ascoltare un po’ di sano rock’n’roll. Non a caso avevamo organizzato come festa di chiusura del tour di Souvenir un evento chiamato “Il rock è morto” al quale avrebbero partecipato un sacco di amici e amiche da tutta Italia per far sentire che, nonostante la moda del momento dica il contrario, c’è ancora chi ha voglia di imbracciare la chitarra e spaccare il palco. Purtroppo, l’evento è stato annullato per colpa del Covid ma siamo fiduciosi che si possa recuperare il prima possibile.

“Vi dico che va tutto bene, anche se cado a pezzi”: Altalene lancia un grido d’aiuto, facendosi portavoce di un’intera generazione. Andando oltre all’attuale crisi causata dalla pandemia, da dove deriva questo disagio?

Tutto ciò che siamo e tutto ciò che combattiamo è il risultato del nostro background di vita da chi è cresciuto in piccole cittadine di provincia, spesso caratterizzate, come nel più classico dei cliché dall’assoluta mentalità chiusa. Vi diremmo che a contribuire è stata solo la somma di tutte queste nostre esperienze, ma probabilmente è un disagio che ci portiamo dentro da quando siamo nati.

La musica può effettivamente rappresentare una via d’uscita, un’ancora di salvezza per questa generazione in crisi?

Per noi lo è stato ed è tutt’ora la cosa che ci salva e che ci tiene in vita. La musica per come la intendiamo è molto più di quattro note in fila; sono i palchi, le nottate post concerto, i viaggi in furgone, gli abbracci e la sensazione di sentirsi costantemente a casa anche se a mille chilometri dal nostro letto.

Quali sono le vostre aspettative e i vostri progetti per il futuro?

Le nostre aspettative sono sempre le stesse, da un anno a questa parte, ovvero che si possa tornare a calcare i palchi di tutt’Italia, rinomati o umili che siano, come non abbiamo mai smesso di fare per gran parte della nostra vita, quello è il nostro habitat, quella è la nostra casa. Nel nostro futuro c’è in progetto di far conoscere a più gente possibile i nostri ultimi lavori, perché li riteniamo essere i più maturi di tutto il nostro percorso e al tempo stesso i più intimi, di conseguenza decisamente i più importanti.

BIOGRAFIA

Insieme dai primi giorni del 2017, i Cara Calma sono Riccardo, Gianluca (ex UponThisDawning), Cesare (ex My Breathing Harmony), Fabiano (ex My Breathing Harmony e Koen). Quattro esistenze musicali diverse e distanti: mentre Gianluca calcava importanti palchi statunitensi grazie al contratto discografico con la label californiana Fearless Records, Cesare e Fabiano erano protagonisti di un interessante progetto post-hardcore spacca muri.

Un gruppo nato da quattro storie di vita e di musica, diventate una cosa sola per non abbassare mai il volume.

L’incrocio delle loro strade porta in poco più di un anno al disco d’esordio, co-prodotto da Karim Qqru (The Zen Circus): Sulle Punte Per Sembrare Grandi, uscito per Cloudhead Records / Phonarchia Dischi.

L’8 marzo 2019 è uscito Souvenir, secondo disco della band, portato sui palchi di tutta Italia con oltre 50 date, incluse partecipazioni a importanti festival estivi (Home Festival e Albori Music Festival solo per citarne alcuni) e aperture a Fast Animals and Slow Kids, Ministri, Omar Pedrini, I Hate My Village e Punkreas.

Il 29 maggio 2020 è uscito in distribuzione Artist First il nuovo singolo Giovani Ancora.

Nel 2021 inizia un nuovo capitolo musicale della band, con la pubblicazione del singolo Altalene.

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Di: Nadia Mistri

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Gli ascolti di aprile 2021 di Roberto Bonfanti

Gli ascolti di aprile 2021.
articolo di Roberto Bonfanti

Ogni giorno, aprendo internet, scopriamo che è la “giornata mondiale” di qualcosa, esattamente come succedeva un tempo con le celebrazioni dei santi. È come se quest’epoca moderna avesse creato una vera e propria nuova religione laica che venera cose diverse ma che di fatto copia pari pari le dinamiche sociali più becere dei culti tradizionali: si punta tutti insieme l’indice contro l’infedele di turno che non rispetta le regole del credo di massa o che mette in dubbio i dogmi imposti, si celebra la sacra ricorrenza del giorno e si sta ben attenti a non trasgredire i principi che ci rendono accettabili agli occhi degli altri adepti. Ultimamente sembra essere spuntata anche la promessa della salvezza finale. È strano, no? Ed è curioso come tutto questo stia influenzando anche il mondo della musica e della cultura.

La Rappresentante Di Lista è da sempre una realtà anomala: una band che sembra trovarsi perfettamente a proprio agio nel politicamente corretto contemporaneo ma che al tempo stesso continua a sviluppare un proprio linguaggio lontano da ogni corrente e a portare avanti uno stile personale di alta qualità. “My mamma”, il nuovo lavoro del gruppo, si presenta come un album elegantissimo in cui approccio pop, malinconia, raffinatezza d’autore, ricerca e teatralità riescono a trovare un punto d’incontro estremamente coerente e riconoscibile che rappresenta la conferma definitiva di una band che è ormai una certezza per la musica italiana e che sembra piacere potenzialmente a tutti senza però inseguire nessuno.

Fra canzone d’autore, psichedelia, introspezione, rock, venature elettroniche ed eleganza estrema si muove l’esordio eponimo di Kublai. Un concept album avvolgente, profondo, affascinante e molto personale capace di accompagnare realmente l’ascoltatore in un viaggio evocativo tanto musicale quanto letterario confezionato con una cura d’altri tempi e con riferimenti culturali per nulla banali. Una vera sorpresa che merita di essere approfondita.

Non è certo uno che si cura delle mode, Paolo Fattorini, come si può facilmente intuire già dalla scelta di cantare in latino i brani del suo “Sùstine impetum”: un ep che è in realtà solo una parte di un progetto più ampio fatto anche di altre canzoni, arte visuale e web-art. Un progetto tanto spigoloso quanto inquieto e affascinante, con il suono del basso acustico che sposa un’elettronica di classe per andare a comporre canzoni profondamente cupe che, con un’atmosfera quasi sacrale, riflettono sul presente con un’ottica decisamente fuori da ogni schema.

“1982” di rOMA è un disco punk d’autore nel senso più autentico del termine: un concentrato di riff graffianti di chitarra e desiderio di raccontare nel modo più sincero e diretto il proprio pezzetto di verità. Otto canzoni fresche, sincere e intelligenti all’interno delle quali il cantautore ebolitano, con un approccio fortemente anni ’90, intreccia momenti narrativi e riflessioni mai banali sulla vita, le relazioni, i propri sentimenti e le proprie insicurezze.

A volte anche la classicità è un modo per sfuggire agli schemi e Ivan Francesco Ballerini deve saperlo bene. “Ancora libero” è un disco di canzoni. Canzoni d’autore nel senso più puro e classico del termine. Canzoni eleganti, dalla scrittura curatissima, in cui l’autore ricama i propri pensieri con maestria e spontaneità per proiettarli in un universo musicale intimo fatto di sonorità prevalentemente acustiche e aperture orchestrali che non rubano mai il centro della scena alle parole e alla voce del cantautore.

Chiudiamo i consigli del mese con un progetto diverso: “Cantautonomi vol.1” si può definire come qualcosa che va oltre la compilation per diventare un vero e proprio progetto collettivo. Sette cantautori diversi fra loro, ognuno con il proprio stile e le proprie peculiarità, che hanno però scelto di collaborare in modo stretto e condividere qualche pezzetto di strada, oltre alle tracce di questa prima raccolta collettiva. In quest’epoca di individualismo galoppante e distanziamento sociale, sembra qualcosa di rivoluzionario.

Roberto Bonfanti
[scrittore e artista]

www.robertobonfanti.com

 

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Lucio Dalla "E ricomincia il canto" a cura di Jacopo Tomatis

Abbiamo ricevuto dal nostro storico amico e giornalista di qualità Fausto Pirito, presenza operativa nell’ambito di Rock Targato Italia, una bella comunicazione che condividiamo con piacere nei nostri social

OGGI È UNA BELLA GIORNATA... mi sono state consegnate le copie del libro "E ricomincia il canto"... sono sinceramente orgoglioso di aver partecipato alla realizzazione di questo lavoro dedicato al caro e indimenticabile Lucio (con una mia intervista per Radio Tutto datata 1994; pag. 287)... ringrazio Marco Prato e la Casa Editrice "Il Saggiatore" per avermi "coinvolto"...  grazie FAUSTO PIRITO

Francesco come forse ricorderai, la collana Radio Tutto (in cui venne pubblicata anche una cassetta dedicata a Rock Targato Italia  fu una mia idea, che curai per quasi 2 anni... tra le altre interviste, c'erano quelle a Vasco RossiJovanottiDe Gregori e Guccini... oltre a compilation varie (come quella di RTI) a tema (ad esempio: "Ci ritorni in mente" dedicata a Battisti, con cover delle sue canzoni)...  Fausto

Felicissimo di poter sostenere e diffondere il libro dedicato al grande e straordinario artista Lucio Dalla  (Francesco Caprini – Rock Targato Italia)

Lucio Dalla "E ricomincia il canto" a cura di Jacopo Tomatis 

 https://www.ilsaggiatore.com/libro/e-ricomincia-il-canto/

Lucio, chi sei tu? Un clarinettista jazz, un beatnik, un solista ventenne a Sanremo, un cantautore, uno dei più rivoluzionari musicisti della canzone italiana, una popstar globale adorata da quattro generazioni diverse? Lucio, dove vai? Nella tua Bologna in cui non si perde neanche un bambino, a Roma dove la sera fa miracoli, tra il caos di Corso Buenos Aires, nella Napoli il cui mare luccica? Lucio, cosa salvi dei momenti colorati che tu chiami vita? I dischi con il poeta Roberto Roversi, i concerti con De Gregori Ron, le automobili delle Mille Miglia, «Caruso» cantata assieme a Luciano Pavarotti davanti a milioni di telespettatori? Ti contraddici, Lucio? Certo che ti contraddici: contieni moltitudini. E per fortuna le hai condivise con il mondo.

E ricomincia il canto è un viaggio nell’irripetibile, proteiforme, spettacolare esistenza di Lucio Dalla, narrato dalle sue stesse parole. Il ritratto di un artista che non si è mai negato ai microfoni, concedendosi generosamente a intervistatori di tutti i tipi – da Giorgio Bocca a Gianni Morandi, da Monica Vitti a Vincenzo Mollica – ed esponendosi no a mettere a nudo la sua più profonda intimità: la morte del padre a sette anni, l’intenso rapporto con la madre, i palchi calcati da adolescente autodidatta al  fianco di Charles Mingus, Bud Powell ed Eric Dolphy, i  lm con i fratelli Taviani e Mimmo Paladino, la passione per il basket, la devozione per Padre Pio, l’amore e il sesso, la creatività, la censura, le opinioni su venerati maestri e giovani esordienti – da Chet Baker ad Alanis Morissette, da Prince ai Nirvana –, le malinconie e le paure.

Curata dal musicologo Jacopo Tomatis, questa raccolta di interviste rappresenta un documento unico che attraversa i quarantacinque anni di carriera di una delle più grandi icone pop del nostro paese. Un’opera che ci ricorda che una canzone può terminare in qualunque momento, ma la sua musica continuare a risuonare: «Ma sì, è la vita che  finisce / ma lui non ci pensò poi tanto. / Anzi si sentiva già felice / e ricominciò il suo canto».

 Lucio Dalla (Bologna, 1943 - Montreux, 2012) è stato un cantautore, musicista e attore italiano.

Casa Editrice "Il Saggiatore"

blog www.rocktargatoitalia.it

 

 

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